Alla base della sclerosi multipla vi è una reazione autoimmune che, innescando un processo infiammatorio, porta alla perdita di mielina, la sostanza che riveste le fibre nervose e che facilita la trasmissione degli impulsi.
Ma un ruolo importante nel determinare la gravità di questa patologia viene svolto anche da alterazioni del metabolismo energetico dei neuroni. Una ricerca dell'I.R.C.C.S. Neuromed, svolta in collaborazione con l'Università Tor Vergata, l'Università Politecnica delle Marche e l'I.R.C.C.S. Fondazione Santa Lucia, evidenzia questo processo, contribuendo a tracciare una strada innovativa verso terapie che possano limitare l'accumularsi progressivo di danni alle strutture nervose nel corso della malattia.
Lo studio ha messo a confronto 118 malati di sclerosi multipla recidivante-remittente con 157 persone non affette da quella patologia, ma che erano comunque state ...
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