Troppe persone in attesa di trapianto e pochi organi disponibili. È questa la situazione in tutto il mondo, senza parlare delle difficoltà insite in questo tipo di operazione, prima fra tutte il possibile rigetto.
Per questi motivi, molti ricercatori stanno studiando tecniche inedite per la stampa in 3D degli organi o che comunque permettano la produzione di un organo nel giro di pochi giorni. I rischi di rigetto sarebbero annullati dal momento che si partirebbe dalle cellule del paziente stesso.
Per progettare un organo si parte inevitabilmente dallo scaffold, il modello di un organo che non è ancora in grado di funzionare in maniera autonoma. All'inizio gli scaffold venivano stampati sfruttando materiale sintetico, al quale poi venivano applicate le cellule viventi. Attorno al 2000, però, il prof. Anthony Atala, direttore del Wake Forest Institute for Regenerative Medicine, ha ...
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