Allungare la finestra temporale nella quale poter effettuare un trapianto d'organo. È questo l'obiettivo di una ricerca pubblicata su Nature Medicine da un team di scienziati del Massachusetts General Hospital di Boston, che hanno studiato un nuovo approccio in grado di migliorare la tecnica di conservazione degli organi prelevati da un donatore.
I ricercatori hanno sperimentato con successo la nuova tecnica sui topi e cercheranno ora di perfezionarla prima di applicarla all'uomo. Attualmente, la tecnologia di conservazione si basa sul rallentamento dei processi metabolici e biologici indotto dal raffreddamento dell'organo a una temperatura poco superiore a 0 gradi centigradi. Il sistema consente di preservare un cuore per 4-6 ore, un fegato per 12 ore e un rene per 24.
Ovviamente una temperatura più bassa consentirebbe un allungamento del tempo di conservazione, ma sotto gli zero ...
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