Alcune cellule di pazienti affetti da sindrome di Down mostrano danni al Dna associati a un difetto nella loro riparazione. Lo dimostra uno studio dell'Igm-Cnr e dell’Università degli Studi di Pavia pubblicato sulla rivista Mutation Research, le cui conclusioni indicano la necessità di una prevenzione precoce
La sindrome di Down, o Trisomia 21, è caratterizzata dalla presenza di una copia extra del cromosoma 21, uno sbilanciamento nel corredo genetico che risulta nell’aumento dell’espressione di alcuni geni localizzati su questo cromosoma e che si traduce poi in varie forme di disabilità intellettuale, di invecchiamento precoce, nella propensione a sviluppare una patologia simile all’Alzheimer o alcuni tipi di leucemia.
“L’anomala espressione dei geni associati al cromosoma 21 causa uno squilibrio nel funzionamento di alcune proteine che regolano il metabolismo dell’ossigeno, dando ...
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