Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Admin (del 11/01/2012 @ 14:55:54, in Lettera U, visto n. 1824 volte)
Condotto che nell’embrione collega la vescica con l’ombelico, e in condizioni definitive di sviluppo si trasforma in un cordone fibroso che unisce l’apice della vescica all’ombelico. In rari casi la regressione non avviene e allora persisterà un’abnorme comunicazione tra vescica e l’esterno favorendo la fuoriuscita dell’urina in corrispondenza dell’ombelico (fistola urinaria ombelicale). Quando la regressione è parziale si riscontra, all’apice della vescica, un diverticolo o un condotto a fondo cieco che si apre all’ombelico, o cisti del legamento vescico-ombelicale. Dai residui dell’uraco possono scaturire anche tumori.
Intervento di plastica chirurgica correttivo della palatoschisi, malformazione congenita del palato.
Di Admin (del 12/01/2012 @ 11:06:40, in Lettera U, visto n. 1456 volte)
Malformazione congenita che consiste in una fissurazione del palato duro che si estende spesso fino al labbro superiore (labio-palatoschisi). I pazienti affetti da tale malformazione sono uno ogni 800-1000 nati, mentre il rischio di ereditarietà in una coppia cui uno dei genitori è portatore della lesione è di uno su cinque.
Il trattamento chirurgico della uranoschisi (uranoplastica ) consiste nella chiusura della lacuna ossea con un lembo di mucosa scolpito nel palato duro. L’intervento va eseguito fra i 2 e i 5 anni e deve essere integrato da una rieducazione fonetica (ortofonesi).
Farmaco alfalitico impiegato nella terapia d'urgenza delle crisi ipertensive e nella terapia a lungo termine dell'ipertensione arteriosa associandolo a diuretico o betabloccante.
Può determinare disturbi gastroenterici nausea stitichezza cefalea vertigini.
Sali dell'acido urico presenti, normalmente in piccole quantità, nelle urine di soggetti sani sotto forma di piccoli cristalli giallastri, visibili esaminando il sedimento urinario. L'aumento della concentrazione urinaria determina uraturia.
La mancata eliminazione da parte dei reni degli urati può portare all'accumulo dei cristalli nell'organismo e degenerare in fenomeni di gotta e calcoli renali.
Presenza di abnormi quantita di urati nelle urine. Si tratta di piccolissimi cristalli che in quantità moderate sono normalmente presenti in urine acide. Clinicamente nei casi di aumentata escrezione di acido urico si può manifestare nefrolitiasi.
Di Admin (del 12/01/2012 @ 12:06:35, in Lettera U, visto n. 1021 volte)
Composto chimico detto anche carbammide. Si presenta come un solido cristallino incolore, solubile in acqua. L’urea è presente nel sangue e nell’urina ed è il prodotto finale della degradazione metabolica delle proteine e metabolita terminale della degradazione dell’azoto. La sua sintesi avviene nel fegato attraverso una sequenza, detta ciclo dell’urea e successivamente passa nel sangue.
Un’elevata concentrazione di urea nel sangue è sintomo di disfunzione dei reni (uremia). La sostanza si diffonde attraverso le membrane del glomerulo e dei tubuli. L’elevata concentrazione nell’urina è la conseguenza dell’attivo riassorbimento tubulare di acqua e sali che supera in intensità il passaggio di urea dall’ultrafiltrato al sangue, per diffusione passiva. In caso di malattie renali l’eliminazione dell’urina è ridotta con conseguente aumento di sangue. La determinazione di urea nel sangue viene effettuata per valutare l’azoto totale non proteico (azotemia).
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