Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di bob (del 13/01/2012 @ 12:15:41, in Lettera U, visto n. 1216 volte)
Presenza di urina nella vescica o nelle vie urinarie superiori in conseguenza all’incapacità delle stesse di svuotarsi. Nel caso di vescica neurologica (ipertono dello sfintere vescicale) si instaura un reflusso vescico-ureterorenale e lentamente la funzionalità renale si compromette, inoltre, l’urina ristagnando provoca l’infezione alla vescica stessa e al rene, provocando anche gravi conseguenze per il paziente.
Un’altra situazione in cui si verifica è in seguito a un intervento chirurgico che coinvolge la vescica (per esempio laparotomie, parti e interventi uroginecologici).
Di bob (del 13/01/2012 @ 18:23:09, in Lettera U, visto n. 1454 volte)
Complesso degli organi che provvedono alla produzione e alla eliminazione dell’urina. L’apparato urinario è composto da due organi ghiandolari pari e simmetrici, i reni, che producono l’urina, e da un insieme di cavità e canali chiamate vie urinarie che eliminano l’urina.
La vescica comunica con l’esterno attraverso l’uretra.
Il tratto iniziale dell’uretra è circondato da fasci di fibre muscolari lisce che costituiscono lo sfintere interno dell’uretra che grazie alla sua contrazione impedisce all’urina di fuoriuscire spontaneamente dalla vescica.
Lo svuotamento della vescica avviene tramite un meccanismo nervoso riflesso che può essere temporaneamente inibito dai centri nervosi superiori e dalla volontà.
L’uretra si caratterizza in maniera diversa nei due sessi. Quella femminile è lunga circa 3,5 cm, decorre davanti alla vagina e sbocca nel vestibolo vaginale . L’uretra maschile è molto più lunga (circa 16-18 cm) e serve anche per l’emissione del liquido seminale. Attraversa la prostata, gli strati membranosi del perineo e infine, passa nella parte infero-posteriore del pene, percorrendolo fino alla sua estremità libera, ove essa si apre in corrispondenza della sommità del glande.
Di bob (del 13/01/2012 @ 12:56:54, in Lettera U, visto n. 1594 volte)
Pigmento biliare identico alla stercobilina presente nelle urine. Il precursore è la bilirubina che attraverso il fegato viene eliminata nella bile. Arrivata nell’intestino tenue subisce un processo di riduzione divenendo urobilinogeno, di cui si divide parte nelle feci e una parte viene assorbita dalla mucosa intestinale, torna in circolo e riportata nel fegato. A questo punto si riversa nella bile o nel rene per essere ossidato a urobilina ed espulso con le urine. Il colore scuro delle urine (ipercromiche) evidenzia un eccesso di pigmento biliare.
Di bob (del 13/01/2012 @ 13:13:10, in Lettera U, visto n. 2455 volte)
Sostanza incolore che si forma nell’intestino per azione della flora batterica. La misurazione dell'urobilinogeno sierico o urinario è utile per valutare la funzione epatica e biliare. Un aumento dell'urobilinogeno si può verificare in caso di una maggiore produzione dello stesso (per esempio in caso di emolisi), in cui il fegato non riuscendo ad espellere tutto l'urobilinogeno fa si che questo torna dalla circolazione epatica nella bile; o in qualsiasi condizione che determini un'incapacità del fegato di rimuovere adeguatamente l'urobilinogeno dal circolo portale (come nel caso di epatite o cirrosi epatica). Questo dato non può essere valutato singolarmente ma deve essere inserito in una valutazione più ampia e complessa da parte di un medico.
Di bob (del 13/01/2012 @ 13:24:02, in Lettera U, visto n. 1353 volte)
Enzima presente nelle urine, prodotto dalle cellule renali, appartiene come la streptochinasi alla categoria degli attivatori del plasminogeno. L’urochinasi si lega a un recettore delle cellule tumorali e segue il distacco di queste cellule e la successiva formazione di metastasi.
Di bob (del 13/01/2012 @ 13:52:05, in Lettera U, visto n. 1347 volte)
Indagine diagnostica che prevede un prelievo di urina effettuato, preferibilmente, direttamente in vescica per evitare che l’urina venga contagiata da possibili germi presenti sul meato uretrale o sugli organi genitali esterni. In clinica, dopo un'accurata pulizia con acqua del meato esterno ed eliminando il primo getto, l’urina viene versata in appositi contenitori sterilizzati al fine di eliminare possibili contaminazioni del campione.
In fase di analisi le urine vengono seminate su terreni di coltura per avere la riproduzione di eventuali germi presenti.
L'urografia è un esame radiologico basato sul mezzo di contrasto che permette di esplorare l’apparato urinario.
L'indagine si basa sull'eliminazione di urina contenente mezzi di contrasto iodati che la rendono opaca e permettono quindi di rendere visibile le cavità naturali deputate alla sua eliminazione: bacinetto renale, uretere, vescica urinaria.
Prima di procedere con l’esame devo essere fatti alcuni esami clinici (es. elettrocardiogramma, azotemia, glicemia, creatininemia, protidogramma elettroforetico) ed è inoltre indispensabile svuotare l’intestino (purganti e climi il giorno prima).
E’ indicata una dieta a base di alimenti che non contengono scorie nei giorni precedenti l’esame ed è previsto un digiuno di almeno 8 ore prima dell’esame stesso.
Le controindicazioni previste si limitano ad un eccesso di azotemia, cardiopatie gravi o mieloma e a volte può verificarsi una reazione allergica (nausea, vomito, prurito, tosse, eruzioni cutanee) di lieve entità ai mezzi di contrasto utilizzati.
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