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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
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Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di riccardo (del 28/02/2014 @ 12:38:54, in Lettera T, visto n. 1007 volte)
Infiammazione del tendine del muscolo bicipite brachiale. La causa di tale infiammazione è da riscontrarsi in una stimolazione eccessiva tramite attività, specialmente reiterative del bicipite o della spalla. I sintomi e i segni clinici presentano forti dolori alla spalla, con aumento dello stesso sotto sforzo. Inanzittutto riposo della persona soggetta da tale infiammazione con assunzione di FANS e RICE, farmaci specifici. Viene trattata anche con mezzi di pronto soccorso, quali impacchi di ghiaccio, fasciatura e costrizione del braccio affetto ad una posizione elevata rispetto al resto del corpo.
 
Di riccardo (del 28/02/2014 @ 12:29:14, in Lettera T, visto n. 966 volte)
Rilievo carnoso posto alla base del pollice sulla faccia palmare della mano. È costituito, in ordine dal superficiale al più profondo: - muscolo abduttore breve del pollice; - muscolo flessore breve del pollice, capo superficiale; - muscolo opponente del pollice; - muscolo flessore breve del pollice, capo profondo. Il tenar è anche conosciuto col soprannome di monte di Venere, usato nella chiromanzia e diffusosi a livello popolare.
 
Di riccardo (del 28/02/2014 @ 12:26:38, in Lettera T, visto n. 949 volte)
Dolore da sovraccarico localizzato a un tendine, quasi sempre dovuto a un processo infiammatorio (tendinite e peritendinite) con conseguente limitazione dei movimenti dell'articolazione o del segmento di arto interessato. Si presenta localizzato nella sede interessata, è aumentato dalla pressione locale, causa una limitazione funzionale, talora si accompagna a tumefazioni del sottocutaneo e migliora marcatamente con il riposo. Quando è molto forte sono coinvolti anche i muscoli che reagiscono facendo assumere al paziente un atteggiamento antalgico. Il trattamento è di tipo integrato e può prevedere un approccio medico, con antinfiammatori, fisioterapico e talora chirurgico in ambito ortopedico.
 
Di riccardo (del 28/02/2014 @ 12:18:24, in Lettera T, visto n. 929 volte)
Formazione anatomica che è in relazione con la tempia.
 
Di riccardo (del 28/02/2014 @ 12:22:41, in Lettera T, visto n. 936 volte)
Osso pari e simmetrico che forma la base della scatola cranica e, in piccola parte, la volta. È situato tra l'osso parietale, collocato al di sopra, l'osso sfenoide, posto davanti ad esso, e l'osso occipitale, situato dietro. È composto da una parte squamosa che delimita la regione temporale del cranio, da cui si dipartono i processi zigomatico e mastoideo e il meato acustico esterno; una porzione timpanica, posta inferiormente alla squama e una porzione petrosa. L'osso temporale contiene al suo interno e protegge la coclea e i canali semicircolari, organi deputati rispettivamente all'udito ed all'equilibrio, in una cavità denominata labirinto; al suo interno contiene inoltre gli ossicini dell'udito, posti in una cavità posta lateralmente al labirinto, detta cavo del timpano, separata dal canale auricolare esterno dalla membrana del timpano.
 
Di riccardo (del 28/02/2014 @ 12:19:56, in Lettera T, visto n. 946 volte)
Muscolo masticatore appartenente ai mimici del volto che ha la funzione di elevare la mandibola. Origina dal processo zigomatico per inserirsi sul muscolo orbicolare della bocca.Si inserisce con un robusto tendine al processo coronoideo mandibolare. È ricoperto dalla fascia temporale e viene innervato dal nervo trigemino. Il muscolo temporale è coperto dalla fascia temporale, conosciuta anche con il nome di aponeurosi temporale.
 
Di riccardo (del 28/02/2014 @ 12:15:13, in Lettera T, visto n. 1005 volte)
La temperatura dell'organismo dipendente da un equilibrio fra la quantità di calore prodotta in esso e la quantità di calore dispersa. La temperatura corpòrea media rettale è di 37,2 °C, quella ascellare di 36,9 °C, quella orale di 36,85 °C. Intorno a questi valori possono verificarsi delle oscillazioni nei diversi individui; è considerata patologica una temperatura corpòrea rettale superiore a 37,5 °C. Le variazioni giornaliere della temperatura corpòrea sono presumibilmente in rapporto con il ritmo dell'increzione ormonale, con le variazioni dello stato di attività, con l'ingestione di cibo ecc. (vedi anche termoregolazione).
 
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