Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Vasta gamma di psicoterapie nelle quali vengono utilizzati principalmente esercizi del corpo, finalizzati al conseguimento della salute mentale e del benessere e a volte a far mutare all'individuo l'immagine di sé o la propria personalità.
Le più conosciute sono:
- bioenergetica elaborata da Lowen, allievo dello psicoanalista austriaco W. Reich;
- metodo dell'integrazione strutturale, o metodo Rolfing, di I. Rolf;
- metodo dell'integrazione funzionale di M. Feldenkrais;
- metodo Hakomi di R. Kurtz.
Tecniche psicoterapeutiche che si basano sui principi teorici del comportamentismo e in modo particolare sulla sua concezione dell'apprendimento. Si occupa esclusivamente del comportamento che - secondo il punto di vista dei terapeuti comportamentisti - è stato appreso all'interno del proprio ambiente o nel corso di particolari esperienze di vita. Piuttosto che analizzare le cause inconsce che motivano il comportamento dell'individuo, il terapeuta comportamentale vuole aiutare il paziente a modificare i suoi comportamenti/sintomi problematici.
La terapia comportamentale origina dagli studi di psicologia sperimentale sul condizionamento classico di Ivan Pavlov (1849-1936) e sul condizionamento operante di Burrhus Skinner (1904-1990); ad essi si aggiunsero i contributi di Joseph Wolpe (1915-1997) sulla desensibilizzazione e di Hans Eysenck (1916-1997) sulla "Teoria dei Tratti" (primo ponte funzionale verso l'integrazione tra approcci comportamentisti e del primo cognitivismo). Dagli anni '70, si parla appunto di neocomportamentismo per definire la rielaborazione operativa degli originari contributi teorici di Pavlov e Skinner in un'ottica specificatamente clinica. Dopo una prima fase di sviluppo avvenuta prevalentemente negli Stati Uniti (tra gli anni '60 ed i primi anni '80), si è poi diffusa progressivamente anche in Europa e nel resto del mondo.
Lo scopo delle terapie comportamentali è il rafforzamento dei comportamenti adattivi e la diminuzione di quelli disadattivi.
Le tecniche fondamentali sono:
- desensibilizzazione sistematica (J. Wolpe, 1954);
- terapia implosiva (H. Leitenberg, 1976); - training assertivo (A. Lazarus, 1966) e la sua variante denominata "addestramento alla libertà emotiva".
- condizionamento/decondizionamento (finalizzato all'estinzione o rimodulazione di risposte comportamentali e psicofisiologiche);
- flooding;
- tecniche di stop del pensiero e diversione dell'attenzione;
- tecniche di rilassamento (come il rilassamento muscolare progressivo di Jacobson, le tecniche di controllo della respirazione o il training autogeno);
- Biofeedback (BFB).
In ambito riabilitativo, si avvale di tecniche quali la "Token Economy".
Tumore maligno particolarmente aggressivo, formato da cellule staminali embrionali andate incontro a proliferazione incontrollata. Data la pluripotenza di tali suddette cellule staminali, all'interno del teratocarcinoma si possono trovare i più svariati tipi di tessuti, uno ammassato sull'altro.
La terapia di norma è chirurgica per le forme benigne. Nelle forme immature si associa la chemioterapia in adiuvante (questi tumori sono radioresistenti).
Induzione di malformazioni o mostruosità da parte di cause esterne (per esempio, infezioni, agenti fisici, chimici, meccanici) che agiscono sull'embrione.
tumore dei tessuti embrionali, benigno (cisti dermoide), maligno o borderline. Ha origine da cellule indifferenziate, di derivazione embrionale, ancora in possesso della capacità di evolvere verso la formazione di tessuti diversi da quelli dell'organo in cui si sviluppano. Nel teratoma adulto o maturo la neoformazione ha la forma di una cisti in cui è prevalente la parte cutanea (cisti dermoide): in essa si possono trovare abbozzi d'organo, per esempio, pelle e annessi cutanei (peli, ghiandole sebacee), denti, tessuto nervoso, fasci muscolari, epitelio respiratorio ecc. Nelle forme maligne, immature, gli elementi embrionali sono indifferenziati e hanno un comportamento tumorale maligno: vengono anche definiti carcinomi embrionali e sono tipici degli organi germinali (ovaie e testicoli).
La terapia di norma è chirurgica per le forme benigne. Nelle forme immature si associa la chemioterapia in adiuvante (questi tumori sono radioresistenti).
presenza di spermatozoi atipici maggiore di 80%
Farmaco antimicotico utilizzato sotto forma di compresse e crema nelle infezioni cutanee da dermatofiti e da Candida albicans. È controindicato in gravidanza e in età pediatrica.
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