Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Parassiti dixeni che infestano frequentemente i cani che ne espellono le uova con le feci contaminando il terreno. I bambini possono infettarsi ingerendo le larve con la terra sviluppando patologie che si risolvono in genere spontaneamente. Tuttavia la localizzazione oculare può essere causa di patologie retiniche che si possono presentare con strabismo e riduzione della vista.
La diagnosi si effettua tramite Elisa e Immunoblot per ricerca di Ab, oppure tramite biopsia e tecniche istologiche.
Il calamaro è un mollusco del genere Loligo, simile al totano, da cui si differenzia per la presenza di alette sui lati del corpo. È dotato di corpo snello lungo circa 50 cm, con un mantello cilindrico sopra il capo che contiene gli organi interni; presenta una conchiglia cornea interna (il calamo) allungata a forma di lancia, dieci tentacoli, di cui due più lunghi e prensili e una borsa del nero, che contiene liquido scuro, simile all'inchiostro, che l'animale secerne a scopo di difesa.
Il corpo ha due pinne unite a formare un rombo (nel totano, spesso confuso con il calamaro, le pinne formano un triangolo), il capo ha due occhi laterali. Il calamaro ha in tutto dieci braccia con ventose: otto più corte e due tentacoli più lunghi con estremità a forma di clava. Sono note in tutto ventidue specie di calamari del genere Loligo diffuse nei mari di tutto il mondo.
Nel Mediterraneo ne vivono due specie: Loligo forbesi e Loligo vulgaris. Nel nostro mare la lunghezza massima dei calamari è di 40 cm, mentre sono molto comuni gli esemplari di 15-25 cm. Lungo le nostre coste il calamaro si pesca quasi ovunque, ma le quantità maggiori sono pescate in Sicilia (il 43% del totale nazionale) e in Adriatico (il 35%). I calamari sono venduti freschi o congelati; è preferibile scegliere molluschi piccoli (più giovani) perché sono più teneri e gustosi. In questo caso non è necessario prepararli prima di consumarli; negli esemplari più grandi si devono invece eliminare intestini, fegato, eventuali uova, becco e la conchiglia. Le carni sono magre, con un buon contenuto di vitamine e sali minerali, ma sono ricche di tessuto connettivo, per cui richiedono una buona masticazione. Gli esemplari freschi hanno un colore intenso e brillante; quando non sono freschi tendono a ingiallire.
A causa del basso contenuto calorico e del relativamente alto indice di sazietà, il calamaro è un'ottima fonte di proteine a basso tenore calorico. Ovviamente è preferibile astenersi dal consumarlo fritto, come invece è tradizione; preferibilmente, va gustato in insalate di mare con poco olio oppure in umido con altri molluschi.
Ved. anche Frutti di mare.
INFO AL. - Carboidrati: 0,6; proteine: 12,6; grassi: 1,7; acqua: 80; calorie 68.
Parte edibile: 65; calorie al lordo: 44.
Sostanze irritanti o velenose.
Denota la presenza nel sangue di elevate concentrazioni di sostanze tossiche di origine endogena dovuta alla mancata escrezione da parte dell'apparato urinario della sudorazione della respirazione.
Branca della farmacologia che studia le sostanze tossiche e le modificazioni biochimiche patologiche nell'organismo. La tossicologia si pone il compito fondamentale di definire i limiti di sicurezza per gli organismi umani nell'assunzione di qualsiasi sostanza anche quelle ad azione fisiologica o terapeutica alle quali solo un eccesso di dose fa assumere il ruolo di veleno. La tossicologia fornisce tutte le cognizioni inerenti i veleni sulla loro struttura chimica e sui metodi di identificazione chimica tossicologica sulle caratteristiche e i meccanismi della loro azione farmaco-tossicologia sugli aspetti diagnostici e terapeutici delle intossicazioni tossicologia clinica su quelli preventivi igiene tossicologica e medico-legali.
Nome con cui viene popolarmente chiamata la pertosse.
malattia batterica acuta che interessa tutto l’albero tracheobronchiale, causata dai batteri Bordetella pertussis. Altri nomi con cui è nota la pertosse, oltre che tosse asinina, sono tosse convulsa e tosse canina (in effetti esiste una tosse secca nel cane causata da un altro ceppo di Bordetella).
Il torrone è il dolce tipico di Cremona, citato nella tradizione cremonese in occasione del banchetto nuziale di Francesco Sforza e Bianca Visconti. Oltre alla ricetta classica del torrone duro, oggi sono stati proposti sul mercato prodotti leggermente diversi per ottenere maggior consenso del pubblico (varietà morbida, ricoperta di cioccolato o con aggiunta di altri ingredienti, come frutta candita, pistacchio). Gli ingredienti principali della ricetta originale sono miele, zucchero, tuorlo d’uova, mandorle e nocciole.
INFO AL – CIBO DINAMICO - Carboidrati: 49,5; proteine: 10,8; grassi: 26,8; acqua: 6,9; calorie: 482.
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