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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
Vogliamo creare uno strumento aperto a tutti che consenta a ognuno di noi, di qualunque estrazione sociale e grado d'istruzione, di qualunque tendenza politica e religiosa, di accedervi liberamente esprimendo le proprie considerazioni.

Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di riccardo (del 07/04/2014 @ 12:01:52, in Lettera T, visto n. 1191 volte)
Intervento consiste nell'incidere chirurgicamente la parete anteriore della trachea nel metterne in continuità la mucosa con la cute del collo al fine di consentire il passaggio dell'aria direttamente dall'esterno all'interno dell'organo attraverso una cannula inserita nella ferita, bypassando la glottide. Viene attuata in molte urgenze respiratorie quando, stenosi e paralisi laringee, tetano, corpi estranei, rendono impossibile la respirazione oppure quando un tumore ha reso necessaria l asportazione della laringe. La tracheostomia permanente rende impossibile l'emissione della voce dal momento che l'aria nella respirazione non passa piu dalla laringe. Le complicazioni possono essere immediate, precoci e tardive Immediate: pneumotorace o pneumomediastino, fistola tracheoesofagea, lesioni ai grandi vasi sanguigni del collo o ai nervi laringei (paralisi delle corde vocali). Precoci: secrezione di muco, spostamento della trachea, arresto respiratorio ed edema polmonare post-ostruttivo (nei pazienti con ostruzioni croniche alle vie aeree superiori, dovuto alla respirazione forzata dall'ipossia a cui questi sono assuefatti). Tardive: sanguinamento dalla fistola tracheoinnominata (può essere copioso), stenosi tracheale per l'ischemia indotta dalla cuffia del tubo endotracheale, fistola tracheoesofagea o tracheocutanea, ed eventuali deformità cosmetiche che possono presentarsi dopo la decannulazione. Complicanza frequente del metodo PercuTwist è la frattura degli anelli tracheali; mentre la desaturazione (riduzione dell'ossigeno nel sangue) si può verificare in corso della metodica di Fantoni, a causa della sua complessità operativa.
 
Di riccardo (del 07/04/2014 @ 11:58:25, in Lettera T, visto n. 1121 volte)
Esame endoscopico dell’albero respiratorio comprendente trachea e bronchi; viene realizzato a scopo diagnostico e attuato secondo le tecniche della broncoscopia.
 
Di salute (del 28/05/2008 @ 09:34:51, in LETTERA T, visto n. 7435 volte)
La tracheite è un infezione batterica della trachea. La trachea è l'organo che collega la laringe ai bronchi, è formato da anelli cartilaginei sovrapposti, aperti posteriormente e tenuti assieme da legamenti. L'infiammazione della mucosa che riveste l'organo è detta tracheite e generalmente è parte di un'infezione generale dell'apparato respiratorio. Sintomi I soggetti più a rischio di tale infezione sono i bambini piccoli di ambo i sessi, probabilmente per via delle ridotta dimensione delle loro trachee. Sintomatologia Le manifestazioni comuni sono un senso di oppressione e bruciore al torace e dietro allo sterno, stridore acuto, dispnea, stridore inspiratorio, aspetto tossico, febbre alta. La cura è quella fatta per le altre infezioni delle vie respiratorie alle quali si accompagna
 
Di riccardo (del 07/04/2014 @ 11:55:48, in Lettera T, visto n. 1067 volte)
Porzione dell apparato respiratorio compresa tra laringe e bronchi. Si tratta di un canale piuttosto elastico dalla forma cilindrica appiattito nella parte posteriore situato lungo la linea mediana davanti all'esofago formato da una serie di 16-20 anelli cartilaginei cartilagini tracheali tra loro tenuti assieme da legamenti detti anulari. Gli anelli non si saldano completamente nel quarto posteriore dove la parete e sostituita dalla membrana fibrosa ricca di fibrocellule muscolari lisce che riveste esternamente tutto il canale cartilagineo a sua volta ricoperta da un involucro di tessuto connettivo lasso. Internamente la cavità della trachea è rivestita da una sottile tunica mucosa ricca di elementi linfoidi ricoperta da un epitelio cilindrico dotato di ciglia che continuano lo strato vibratile proprio delle vie respiratorie. La trachea è irrorata da una rete di arteriole in reciproca comunicazione alimentata dalle arterie tiroidee. Le vene che raccolgono il sangue refluo fanno capo alle vene tiroidee ed esofagee. L'innervazione e garantita da rami provenienti dal ganglio stellato e dai nervi ricorrenti del vago.
 
Di riccardo (del 07/04/2014 @ 11:51:40, in Lettera T, visto n. 1376 volte)
Intervento chirurgico oculistico che si effettua in caso di glaucoma. crea un "by pass" tra l'interno e la parte esterna dell'occhio (sotto la congiuntiva, coperta dalla palpebra superiore), in modo tale da far defluire negli spazi sottocongiuntivali l'umore acqueo in eccesso all'interno dell'occhio e diminuirne la pressione. Questo permette di limitare la progressione del glaucoma. Comporta l'asportazione della parte del limbus sclero-corneale contenente il trabecolato e il canale di Schlemm. E' indicata nel glaucoma cronico semplice e nel glaucoma ad angolo chiuso.
 
TPA
Di riccardo (del 07/04/2014 @ 11:48:06, in Lettera T, visto n. 1233 volte)
Sigla dell'attivatore tessutale del plasminogeno. E' una sostanza indispensabile per la formazione della plasmina, un enzima (proteina con funzioni specifiche) che distrugge molte strutture presenti nel sangue come la fibrina (proteina utilizzata nella coagulazione del sangue) ed i trombi (masse solide formate da fibrina, piastrine, globuli bianchi e globuli rossi, che si possono formare nei vasi sanguigni o nelle cavità del cuore). L'organismo non produce direttamente la plasmina, ma un suo precursore inattivo (che, cioè, non è ancora capace di svolgere le funzioni biologiche) detto plasminogeno, che è attivato da varie sostanze tra cui l'attivatore tissutale del plasminogeno (tPA). Il dosaggio del tPA è utile per valutare la fibrinolisi, il processo che avviene nel nostro organismo di dissoluzione del reticolo di fibrina (proteina responsabile della coagulazione) formatosi in conseguenza della coagulazione (solidificazione) del sangue. In pratica, la fibrinolisi garantisce che, avendosi l'arresto di un'emorragia, non si formino dei trombi, vale a dire delle masserelle di sangue addensato, che possono occludere i vasi sanguigni impedendo la circolazione (trombosi). Valori elevati sono indicativi di una fibrinolisi eccessiva (iperfibrinolisi).
 
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 16:07:56, in Lettera T, visto n. 1717 volte)
La toxoplasmosi è un'infestione, ovvero una malattia trasmessa da un microscopico parassita, il protozoo Toxoplasma Gondii. Esso alberga nell'intestino di molti animali (circa 200 specie), tra i quali molti domestici, come i gatti, i bovini, gli ovini, gli equini; nei tessuti degli animali infetti si generano le oocisti, altamente infettive. Il contagio con l'uomo può avvenire per ingestione di carne contaminata e poco cotta, in cui sopravvivono le oocisti, o per contatto con feci dei gatti (gli unici a espellere le oocisti nelle feci) o terreno infetto. Nell'uomo il protozoo si riproduce al di fuori dell'intestino, ma il corpo umano è in grado di produrre gli anticorpi. La malattia nell'uomo è generalmente asintomatica e non produce danni, mentre nelle donne in gravidanza è altamente pericolosa, in quanto, se contratta durante la gravidanza, può essere trasmessa al feto e provocare gravi malformazioni agli occhi e al cervello del nascituro (idrocefalo, calcificazioni endocraniche e corioretinite). Per questo motivo uno dei test di routine della gravidanza (Toxo Test) mira a rilevare la presenza degli anticorpi nel sangue della gestante. Se sono presenti gli anticorpi significa che la madre ha gia contratto in passato la malattia e il rischio per il nascituro è nullo. La prevenzione - Nel caso di assenza di anticorpi, la madre si trova completamente indifesa nei confronti dell'infezione e deve pertanto attuare le strategie di prevenzione per evitare il contagio: 1) mangiare carne ben cotta (almeno a 70ºC); 2) lavare molto bene frutta e verdura ed evitare nei ristoranti verdura cruda; 2) nel caso di insaccati, evitare quelli artigianali (quelli industriali sono molto controllati); 3) indossare guanti se si viene a contatto con le feci dei gatti (o il terreno circostante); 4) maneggiare la carne cruda e le verdure, fiori e piante con i guanti 4) impedire che i gatti di casa si alimentino andando a caccia e alimentarli sempre con carne cotta. Nel caso di test negativo, esso deve essere ripetuto ogni mese della gravidanza per identificare con assoluta tempestività il possibile contagio e ridurre al minimo i danno per il feto.
 
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