Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Nome scientifico Satureja montana, appartenente alla famiglia Labiate,è una pianta erbacea, utilizzata in virtù delle sue proprietà aromatizzanti come condimento in cucina; in terapia viene impiegata la pianta fiorita, che contiene un olio essenziale, composto da timolo, carvacrolo e polifenoli. Viene anche considerata un tonico stimolante, afrodisiaco, antisettico (antifungino), vermifugo e carminativo. Ne vengono utilizzati l'infuso, la tintura madre o l'olio essenziale nelle astenie generali, nell'impotenza sessuale e nella frigidità, nella parassitosi intestinale. Nell'uso esterno si applica su piaghe, punture d'insetti e nella cura di alcuni disturbi dell'udito.
Dotto pancreatico secondario che accoglie le secrezioni di parte della testa del pancreas per poi confluire nel dotto principale di Wirsung. Può essere funzionante o meno, e sbocca indipendentemente a livello duodenale, con una papilla situata superiormente rispetto allo sfintere di Oddi.
E' basata sulla proprietà della proteina amiloide (componente P) di raccogliersi sulla superficie dei depositi preesistenti di questa sostanza. se marcata con un radioisotopo come lo Iodio-123, si possono localizzare i depositi patologici nei soggetti colpiti da amiloidosi.
Prodotto cosmetico che si ottiene mescolando grassi di origine animale e vegetale con soda caustica, e utilizzato per la detersione della pelle. Se sfregato con acqua, si crea una schiuma che lega a sé lo sporco, e viene in seguito sciacquata via con acqua. Si trova in genere sotto forma di panetto solido, ma può avere amche una forma liquida, solitamente più igienica. Il sapone classico in genere non è neutro, bensì tendenzialmente basico. Per questo, se si vuole rispettare il giusto equilibrio idro-acido-lipidico della pelle è consigliabile preferire detergenti "non saponi", contenenti sostanze che non alterano il pH fisiologico della pelle.
Sensazione causata da parte di certe sostanze sull'apparato gustativo (inteso non solo come senso del gusto, ma anche come odorato e sensazioni tattili e visive provocate dall'assunzione di un alimento). Il sapore costituisce, quindi, la percezione che nasce dal processo integrativo di più componenti sensoriali da parte del cervello. I sapori fondamentali sono quattro: dolce, amaro, salato e acido, in base al tipo di proteina atta a recepire una particolare componente del sapore. Sulla superficie della lingua, le zone di sensibilità ai diversi sapori sono disposte in questo modo: la punta è maggiormente sensibile al dolce; i bordi all'acido; la base all'amaro; per il salato invece la sensibilità è omogenea. Le cellule gustative sono capaci di percepire tutti i sapori fondamentali, anche se possiedono preferenza per uno soltanto; le papille gustative, invece, possiedono sempre la stessa sensazione, al di là del sapore stimolante.
Detto anche saprofito o commensale, è un microrganismo eterotrofo, che si nutre delle sostanze organiche presenti nell'ambiente, ricavandole dai residui di altri organismi, come ad esempio la lettiera dei boschi, il legno marcescente e l'humus. Fanno parte di questo tipo di organismi molti batteri e funghi.
La sarcoidosi è una malattia rara e multisistemica caratterizzata da granulomi epitelioidi in uno o più organi. Quando interessa solo la cute, si parla di sarcoidosi cutanea, di cui si conoscono diverse varianti dermatologiche (es. sarcoidosi a piccoli noduli, a grandi noduli, dermoepidermica, giovanile, sottocutanea, etc). Un checkup specialistico multidispiplinare, consente di ricercare eventuali segni di sarcoidosi sistemica.
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