Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Infiammazione di una ghiandola, a cui consegue un aumento di consistenza per proliferazione di tessuto connettivo scleroso-cicatriziale.
Detta anche sclerotica, la sclera costituisce parte della tonaca fibrosa dell'occhio, che ne ricopre il segmento posteriore e si prolunga fino alla cornea. Si presenta come una membrana fibrosa opaca, composta da collagene e fibre elastiche. Per il colore biancastro conferitole dalle fibre, è definita anche bianco dell'occhio e la sua parte anteriore è visibile fra le palpebre.La sclera presenta una superficie convessa in rapporto esternamente con la capsula di Tenone, dalla quale viene separata attraverso uno spazio sottile riempito da trabecole connettivali che consentono l'unione delle due strutture ma lasciano spazio a movimenti del bulbo rispetto alla capsula.
La parte interna della sclera si trova a ridosso della coroide, al corpo ciliare e all'iride anche qui separata da tali strutture per mezzo di una rete trabecolare connettivale che circoscrive numerose lacune le quali complessivamente formano lo spazio pericoroideodove passano vasi e nervi. Nella parte anteriore,
continua nella congiuntiva bulbare.
Le arterie della sclera sono costituite dai rami delle arterie ciliari anteriori e delle posteriori brevi che vanno a formare un plesso sclerale fitto intorno alla cornea.Le vene confluiscono nelle vene ciliari e nelle vene vorticose.Gli spazi fra le fibre comunicano con i vasi linfatici delle membrane vicine.
La struttura della sclera è connettivale, formata da diversi strati di fasci di fibre elastiche e connettivali che formano un intreccio dando sostegno e protezione alle membrane adiacenti[1]. Tali fasci concorrono alla struttura delle formazioni tendiee dei muscoli oculari[1].
La sclera è composta da due strati: quello più esterno, denominato episclera, ricco di tessuto connettivo e vasi sanguigni; quello più interno, che rappresenta la sclera propriamente detta, costituita da un tessuto connettivo lasso.
Nella parte profonda e posteriore della sclera, i fasci di fibre si intrecciano nel foro d'uscita del nervo ottico fino a formare la lamina cribrosa.I nervi sono costituiti per la maggior parte da rami dei nervi ciliari la cui terminazione è costituita da arborizzazioni libere nel connettivo.
La funzione della sclera è di natura strutturale e protettiva: mantiene la forma del bulbo oculare e allo stesso tempo protegge le strutture in esso contenute; consente inoltre l'inserzione dei muscoli cosiddetti estrinseci (che regolano il movimento degli occhi) e prosegue nella parte anteriore con la cornea.Le patologie che riguardano la sclera possono essere soprattutto infiammazioni, come ad esempio le scleriti.
In caso di assottigliamento, può assumere un colore tendente al blu, per via di malattie di origine genetica, come l'osteogenesi imperfetta, legate alla proteina collagene (proteina che dà resistenza meccanica ai tessuti), e più precisamente al collagene di tipo I e di tipo III. Nel caso in cui si presentino anomalie delle proteine collagene, la sclera diventa di colore bluastro perché diventa meno spessa e lascia quindi trasparire la membrana uveale al di sotto, molto ricca di vasi sanguigni.
Infiammazione della pleura circoscritta a una o più scissure dei lobi polmonari. Rappresenta quindi una pleurite circoscritta che può essere causata da varī processi morbosi che investono i corrispondenti lobi polmonari; radiologicamente è caratterizzata dalla comparsa, nella sede relativa alla scissura interessata, di una opacità che ouò essere sottile o più o meno spessa (a nastro, a lente biconvessa, a fuso) in base al tipo e allo stadio dellaffezione.
Fenditure profonde che dividono i polmoni in lobi.
Incisioni che segnano la superficie inferiore del fegato; sono tre(due longitudinali e una trasversale, che si uniscono tra loro a formare una sorta di H)e accolgono la cistifellea, il coledoco e i vasi sanguiferi.
Profondi solchi che dividono la corteccia cerebrale in circonvoluzioni. Si distinguono: la scissura interemisferica che separa i due emisferi cerebrali, la scissura di Rolando, che si trova fra il lobo frontale e il parietale; la scissura di Silvio, in particolare, rappresenta la scissura cerebrale che nasce sulla faccia inferiore dell'emisfero cerebrale e si dirige prima a lato e poi indietro, dividendosi in due rami, uno anteriore e l'altro posteriore, che possono essere riconosciuti sulla superficie laterale dell'emisfero.
Forma di adenocarcinoma e di epitelioma caratterizzata da una consistenza particolarmente dura, causata dalla maggiore presenza di stroma connettivale, a sua volta originata dalla diminuita quantità di parenchima. Viene chiamata talvolta scirro anche una forma di tumore del seno.
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