Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Intervento chirurgico sul cervello atto a interrompere alcune connessioni cerebrali alterate sezionando fibre nervose della sostanza bianca nel lobo interessato dall'alterazione. La tecnica ha conosciuto una certa diffusione in passato, soprattutto la lobotomia prefrontale, nel trattamento di psicosi e sindromi dolorose. Oggi è stata soppiantata dall'uso di psicofarmaci e altri trattamenti psichiatrici.
Termine anatomico con cui si indicano le parti più o meno ben individuate in certi organi risultano suddivisi, individuabili grazie alla presenza sulla superficie di solchi o scissure. Sono divisi in lobi ad esempio i polmoni, il cervello, il fegato, la prostata e la tiroide.
Tubercolosi polmonare postprimaria, che interessa tutto un lobo del polmone o la maggior parte di esso, delimitata da una scissura interlobare.
Asportazione chirurgica di un lobo polmonare. Si rende necessaria in caso di affezioni che abbiano compromesso in modo irreversibile la funzionalità della zona colpita. Può rendersi necessaria in seguito a tubercolosi, ascessi polmonari cronici, cisti bronchiali o tumori. Rispetto all’asportazione totale di un polmone, ha il vantaggio di conservare al paziente una maggiore capacità respiratoria.
Colorazione bluastra assunta dalla cute in conseguenza di traumi contusivi (vedi ecchimosi).
Di E.F. (del 15/04/2013 @ 09:21:29, in Lettera L, visto n. 2565 volte)
La livedo reticolare è una affezione della pelle riconoscibile dalle chiazze violacee a forma di rete che si creano attorno a zone di cute normali. Si riscontra generalmente sugli arti, soprattutto quelli
inferiori ed è causata dall'abbassamento della temperatura locale, ad esempio quando il soggetto si toglie gli indumenti. Scompare al mancare della causa scatenante.
Nel momento in cui la livedo reticolare non sparisce può essere indizio di una patologia più grave.
Può essere congenita o associata a malattie di tipo reumatico o infettivo.
Dal nome del chirurgo ortopedico britannico William John Little. È una affezione neurologica relativamente frequente nel bambino la cui causa è sconosciuta. Si manifesta sin dalla nascita e migliora progressivamente verso i 5 anni. È anche chiamata paralisi cerebrale infantile sebbene non sia presente un vero e proprio quadro paralitico. È presente ipopaplasia del sistema piramidale. I bambini affetti da questa sindrome presentano un aumento del tono muscolare soprattutto a carico degli arti inferiori, con persistenza della posizione a lama di forbice degli arti inferiori quando il bambino viene sollevato per le ascelle. La terapia si avvale di rieducazione motoria.
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