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Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di E.F. (del 19/04/2013 @ 10:14:01, in Lettera L, visto n. 1753 volte)
Le arterie lombari sono rami collaterali parietali dell’aorta addominale. Formano, da ciascun lato, una serie in continuità con quella delle arterie intercostali. Sono in numero di 5 per lato: le prime 4 coppie nascono dall'aorta, la quinta invece proviene dall'arteria sacrale media.
 
Di E.F. (del 19/04/2013 @ 09:55:38, in Lettera L, visto n. 1241 volte)
Regione pari, simmetrica, situata ai lati delle vertebre lombari. E' delimitata in alto dai margini inferiori della dodicesima costola ed in basso da una linea orizzontale che passa all'altezza della quinta vertebra lombare. In profondità di tale zona si trovano i reni, i surreni e gli ureteri.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 19/01/2011 @ 16:10:57, in Lettera L, visto n. 1240 volte)
Sinonimo di rachicentesi.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 19/01/2011 @ 16:05:39, in Lettera L, visto n. 1314 volte)
Plesso costituito dai rami ventrali dei primi quattro nervi spinali lombari dopo la loro uscita dal midollo spinale e dalla colonna vertebrale; ha forma triangolare, è situato nello spessore del muscolo psoas; dal plesso lombare originano i nervi ileoipogastrico, ileoinguinale, genitofemorale, femorale e otturatore.
 
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 16:27:14, in Lettera L, visto n. 2963 volte)
Le patologie della schiena riguardano soprattutto le degenerazioni della colonna vertebrale. La colonna vertebrale è il complesso di ossa che forniscono il sostegno mediano e posteriore del corpo. È divisa in colonna cervicale (sette vertebre), dorsale (dodici vertebre), lombare (cinque vertebre), sacrale (cinque vertebre) e coccige. Nel canale vertebrale, situato al suo interno, scorre il midollo spinale. Fra le vertebre sono presenti strutture elastiche (dischi) che permettono alla colonna di sopportare carichi notevoli. La colonna vertebrale ha quattro deviazioni fisiologiche (cervicale, dorsale, lombare e sacro-coccigea) che consentono carichi dieci volte superiori rispetto a una struttura rettilinea. Il disco intervertebrale è formato da un nucleo polposo (molto ricco d'acqua, quasi il 90%) e da un anello fibroso esterno che contiene il nucleo. La struttura del disco funziona da ammortizzatore. La pressione subita dai dischi dipende ovviamente dalla posizione: è minima in posizione orizzontale, intermedia in posizione verticale e massima quando si è seduti o si è piegati in avanti con un peso in mano che sposta ulteriormente il baricentro. I dischi sono praticamente privi di innervazione; ciò se da un lato consente di muoversi senza provare dolore, dall'altro non permette di accorgersi delle degenerazioni discali se non quando il quadro è diventato sufficientemente grave. Con l'età il disco s'impoverisce d'acqua (l'abbassamento di statura con l'invecchiamento è dovuto in gran parte alla diminuzione di volume dei dischi) a seguito di processi degenerativi che colpiscono i mucopolissaccaridi che hanno il compito di trattenere l'acqua assicurando l'elasticità della struttura. Il processo degenerativo che colpisce i dischi è detto condrosi, mentre si parla di osteocondrosi quando sono coinvolte anche le vertebre. L'osteocondrosi agisce anche sul sistema nervoso spinale provocando dolore (il 10% ca. dei pazienti presenta una grave invalidità). Il processo degenerativo può produrre anche altre patologie (la spondiloartrosi, cioè la degenerazione delle articolazioni intervertebrali poste dietro ai dischi). L'ernia del disco è la patologia classica dei dischi intervertebrali. A seguito della diminuzione del contenuto acquoso del disco (a settant'anni ci può essere una riduzione anche del 10% della quantità d'acqua), le vertebre si avvicinano (il disco è meno elastico); per rispondere alla nuova situazione il disco cerca di trattenere più acqua e si gonfia (protrusione discale), pur non avendo più le strutture perfettamente integre per contenerla. Se il nucleo polposo si rompe l'ernia non si verifica, ma se è invece l'anello che si crepa a seguito della pressione del nucleo interno, si verifica il prolasso, cioè l'ernia costituita dai materiali generati dalla rottura. Quando questi materiali toccano le innervazioni il paziente prova dolore. L'ernia del disco è molto frequente nella regione lombare, meno nella cervicale, rara nella dorsale.
 
Di riccardo (del 12/09/2013 @ 12:56:43, in Lettera L, visto n. 1044 volte)
Sinonimo di lombalgia.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 19/01/2011 @ 13:45:41, in Lettera L, visto n. 1169 volte)
Flusso verbale eccessivo, continuo ed irrefrenabile. È tipico di alcune forme maniacali e si riscontra anche durante stati di ebbrezza o come effetto di sostanze psicostimolanti.
 
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