Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Termine con il quale si indica un’imperfezione della laringe; è una piccola sacca piena d’aria, un’ernia pneumatica, nel laringocele interno (endolaringea), in regione cervicale (laringocele esterno) o in ambedue (laringocele misto). Può essere ereditario o acquisito per tumore, tosse o malattia professionale. Il principale sinotmo è la disfonia e, raramente, disfagia e dispnea; come terapia si ha l'intervento chirurgico o laserterapia in microlaringoscopia.
Estroflessione della mucosa della laringe nello spessore della parte interna o esterna. Più frequente negli uomini adulti piuttosto che nelle donne. La causa è generalmente una debolezza congenita della parete laringea ed eventualmente favorita da sforzi respiratori continui. Il laringocele determina disturbi della fonazione e solo quando raggiunge notevoli dimensioni può ostacolare anche la respirazione e la deglutizione. La terapia è esclusivamente chirurgica.
Semplice laringite di lieve entità chiamata anche pseudocrup.
Processo di tipo infiammatorio acuto o cronico della laringe. La laringite può avere un decorso acuto e cronico. La prima è caratterizzata da forme catarrale, edematosa, suppurativa o pseudomembranosa; tra i sintomi si riscontrano raucedine, disfonia, tosse secca e stizzosa; come terapia possono essere fatte inalazioni balsamiche, o antibiotici, vitamine, cortisonici. Malattie dell'età infantile, carenze vitaminiche (vitamine A e del gruppo B) , gravidanza, malattie del ricambio (diabete mellito, gotta), errate impostazioni vocali, inquinamento dell'aria, fumo, infiammazioni laringee recidivanti o croniche sono invece le condizioni predisponenti per la laringite cronica aspecifica. Tra le cause che la determinano si riscontrano: processi infiammatori acuti o recidivanti laringei e processi suppurativi cronici naso-sinusali; ci sono forme diffuse e circoscritte. Come sintomi si hanno disfonia, tosse, parestesie laringo-faringee, rara dispnea; la terapia è causale. Si hanno anche laringiti croniche specifiche e papillomatosi multiple, che presentano come sintomi disfonia, dispnea edisfagia, in base alle strutture che vengono colpite
Infiammazione acuta o cronica della laringe. La laringite acuta si manifesta nelle forme catarrale, edematosa, suppurativa o pseudomembranosa; la sintomatologia consiste in raucedine, tosse secca e edema della mucosa che può giungere alla compromissione respiratoria; la terapia delle laringiti acute prevede riposo vocale, nell’eliminazione degli stimoli irritativi (fumo), e nella somministrazione di decongestionanti e antinfiammatori, e soprattutto in trattamenti locali mediante inalazioni o aerosol con decongestionanti, fluidificanti o cortisonici. Raramente è necessaria la somministrazione di antibiotici. Nell’edema acuto della laringe, quando i farmaci non arrecano benefici, occorre assicurare la pervietà delle vie aeree mediante intubazione o praticare una tracheotomia. Le laringiti croniche sono più frequenti nel sesso maschile e in età avanzata, possono far seguito a ripetuti episodi infiammatori acuti e sono favorite dall’abuso della voce, da fumo e alcol, così come dall’inalazione prolungata di gas o polveri irritanti.
Fasci di nervi che appartengo al nervo vago e innervano la muscolatura laringea. Si distinguono in nervi superiori, in genere sensitivi, che raggiungono solo il muscolo cricoaritenoideo e la mucosa laringea, e quelli inferiori o ricorrenti che si occupano della fonazione che viene fortemente compromessa in caso di paralisi dei nervi. I nervi inferiori si originano dal nervo vago e formano un'ansa risalendo poi nel collo ai lati dell'esofago per raggiungere la laringe
È una tecnica chirurgica grazie alla quale si può avere l’asportazione parziale o totale della laringe che si esegue solo nel caso in cui ci si trovi in presenza di tumori maligni. L’intervento di laringectomìa parziale mira ad una guarigione definitiva e alla conservazione o restaurazione dell'importante funzione sfinterica dell'organo e quindi della respirazione, della fonazione e della deglutizione . Si distinguono laringectomie “verticali" o "orizzontali". L’intervento di laringectomìa totale, invece, consiste nella demolizione delle strutture laringee, cui consegue una netta separazione tra le vie aeree e le vie digestive; la trachea viene infatti direttamente collegata all’esterno con un tracheostoma permanente. In questo modo la principale funzione persa è quella vocale. Si può educare però il paziente utilizzando l'esofago e il neofaringe come sorgente sonora, realizzando quindi, con l'aria ingerita nello stomaco, la cosiddetta "voce esofagea".
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