Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Termine risalente a Paracelso che indica una preparazione officinale di oppio che contiene l'1% di morfina. Può essere somministrato per via orale con funzioni sedative e antidiarroiche oppure utilizzato come analgesico per applicazioni cutanee.
Zucchero disaccaride. Viene digerito dai batteri del colon producendo acido lattico, acido acetico e acido formico, provocando così aumento della pressione osmotica nel lume intestinale con conseguente richiamo di acqua. Esercita un'azione lassativa.
Presenza di lattosio nelle urine. È un fenomeno normale negli ultimi giorni di gravidanza, o durante l’allattamento. In casi diversi può essere la manifestazione di un deficit congenito del metabolismo, caratterizzato dalla mancanza dell'enzima che metabolizza il lattosio, la lattasi. Chi ha questo deficit e introduce lattosio nella dieta ha disturbi quali dolori intestinali e diarrea, la situazione si risolve eliminando il lattosio dall'alimentazione.
Zucchero formato da glucosio e galattosio. È contenuto primariamente nel latte dei mammiferi. Il lattosio per essere assorbito dall'intestino deve essere scisso nei due zuccheri semplici che lo compongono. Questa reazione è ad opera dell'enzima lattasi.
Mantenimento della produzione di latte durante il periodo dell’allattamento. Regolata dall'ormone prolattina e dal continuo svuotamento della ghiandola mammaria grazie alla suzione operata dal neonato.
Produzione di latte da parte della ghiandola mammaria. La montata lattea inizia di solito 3 o 4 giorni dopo il parto, il latte si sostituisce al colostro. La lattogenesi è regolata da diversi fattori ormonali. Gli estrogeni e il progesterone diminuiscono e sbloccano la produzione di prolattina, che stimola la ghiandola mammaria.
È una tecnica che analizza il latte anziché il siero di sangue per effettuare accertamenti diagnostici. Di solito si usa per individuare alcune malattie infettive, nelle quali i germi si localizzano nelle ghiandole mammarie (per esempio la brucellosi). Il principio e la tecnica sono gli stessa della sierodiagnosi.
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