Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
E'la bramosia, il godimento smodato dei sensi, la sessualità incontrollata. Sta divendando un problema sociale.
La radice latina della parola lussuria, luxus, coincide con quella della parola lusso - ovvero eccesso, esuberanza - e quella della parola lussare - che significa spostare, dislocare.
Se ci rifacciamo alle definizioni tradizionali, questo termine porta al significato di un comportamento sessuale peccaminoso secondo la morale cattolica.
La lussuria è per i cattolici uno dei sette vizi, o peccati capitali, e rappresenta l'egoistico amore di sé, l'incapacità di controllare le proprie passioni.
Nella dottrina cattolica classica, la lussuria è frutto della concupiscenza della carne. Anche in altre confessioni religiose, ma non in tutte, la lussuria è considerata un peccato, in quanto menomazione della volontà individuale e del discernimento tra il bene e il male, più che come comportamento in sé riprovevole.
La lussuria è quindi l'abbandono lascivo al piacere sessuale. La definizione di lussuria, alla luce delle mutazioni culturali intervenute nel corso dei secoli, è stata oggetto di variazioni interpretative. Un laico oggi avrebbe grosse difficoltà a ritenersi un lussurioso, nell'accezione dispregiativa di cui il termine si è caricato nel tempo. Così come, ad esempio, nel linguaggio dei giovani si usa dire che una cosa è lussuriosa quando essa è bella ed attrae, quando si tratta di qualcosa che si desidera.
Nella società odierna il termine lussuria comunque non è più molto usato, in quanto si ritengono normalmente accettabili i comportamenti sessuali che coinvolgono adulti consenzienti.
Anche in ambito sessuale non si parla di "lussuria", ma di piacere e di desiderio. Ed esso per quanto voluttuoso non è considerato negativo se "giocato" fra esseri adulti nel rispetto reciproco.
A meno che, la persona non si faccia travolgere dalla propria bramosia, perdendo completamente il controllo di sé ed esercitando coercizione nei confronti dell'altro.
Il cosiddetto "voluttuoso diletto" rappresenta l'espressione di un problema solo quando diventa una ricerca - irrequieta, compulsiva e viziosa (nel senso di esserne schiavi) - di esperienze sessuali anomale, degradanti e distruttive.
È la perdita dei rapporti articolari tra i capi di un’articolazione. La lussazione può essere intracapsulare, se il capo lussato resta compreso nella capsula articolare, o extracapsulare se invece, attraverso una rottura della capsula, ne fuoriesce. Se il capo articolare esce solo parzialmente dalla sua sede si parla di sublussazione. Le articolazioni che vanno incontro più frequentemente a lussazione sono quella scapolomerale, quelle metacarpofalangee e interfalangee delle mani e le articolazioni di piede, gomito e ginocchio. Le lussazioni traumatiche recenti possono essere ridotte con manovre di trazione. Quando la riduzione incruenta immediata non sia possibile si rende necessario intervenire chirurgicamente. Le lussazioni patologiche si differenziano da quelle traumatiche perché sono determinate dalla distruzione dell’apparato capsulolegamentoso periarticolare e non dall’azione di traumi.
Il lupus è una misteriosa malattia che coinvolge molti organi del corpo umano. Più propriamente la si definisce lupus eritematoso sistemico; è un'affezione dermatologica di varia natura a tendenza invasiva e distruttiva che interessa diversi organi e apparati e di cui non si conoscono le cause. Predilige soprattutto i soggetti femminili in età tra i 20 e i 50 anni. Il decorso patologico è caratterizzato da una produzione anomala di anticorpi diretti contro il nucleo delle cellule dell'organismo stesso. Il lupus è una malattia autoimmune, cioè l'aggressione del sistema immunitario a organi e tessuti, ma non è ancora chiara la causa di questa rivolta (anche se il ruolo della predisposizione genetica e degli ormoni estrogeni sembra importante, ma si pensa anche a infezioni virali o all'azione dei raggi ultravioletti). Fra i primi sintomi la fotosensibilità, la perdita di capelli (anche a ciuffi), l'anemia con eventuale carenza di piastrine, astenia e febbricola, secchezza della mucosa della bocca e degli occhi e fenomeno di Raynaud (le dita esposte al freddo diventano pallide con formicolio per assumere una colorazione violacea con dolore quando si ripristina la circolazione). È contraddistinto da eritema a farfalla del dorso della mano e delle guance o da lesioni articolari, cardiovascolari, renali, gastrointestinali o nervose, accompagnate da febbre, astenia e anemia. La malattia è differente da persona a persona, sia per i sintomi sia per la gravità; accanto a forme molto gravi, ne coesistono altre molto lievi in cui l'aspettativa di vita è del tutto analoga a quella di persone sane (per molti casi la gravidanza non è più proibita, specie nelle fasi di quiescenza della malattia). I farmaci usati sono principalmente i cortisonici, di cui occorre controllare gli effetti collaterali (in caso di gravidanza non nuocciono al bambino perché inattivati dalla placenta); alternative sono i citostatici (in caso di danni renali) e, nei casi più resistenti, l'infusione in vena di immunoglobuline, il trapianto di midollo osseo e la plasmaferesi.
Affezione cutanea a decorso cronico.
Si presenta con papule eritematose o placche fermamente aderenti alla cute sottostante.
Queste lesioni persistono per anni e tendono a espandersi lentamente. Solo il 5-10% dei pazienti affetti da lupus eritematoso discoide (LED) soddisfa i criteri diagnostici per il lupus eritematoso sistemico (LES), ma tipiche lesioni discoidi sono spesso osservabili nei pazienti affetti da LES.
Il trattamento è focalizzato sul controllo delle lesioni cutanee e consiste, primariamente, nella protezione delle aree esposte dalla luce solare (fotoprotezione) e nell'uso di cortisonici topici o per via intralesionale. Se la terapia locale si rivela inefficace, può essere indicato un trattamento con farmaci antimalarici (idrossiclorochina, clorochina, quinacrina), dapsone o isotretinoina (farmaco teratogeno: divieto nelle gestanti e cautela in generale!).
Autoanticorpo dotato di affinità per la protrombina, spesso presente nei soggetti affetti da lupus. Può legarsi anche a proteine di membrana delle piastrine, causandone l'attivazione e conseguenti fenomeni trombotici. Il lupus anticoagulant è associato a trombosi ricorrenti e ad aborto abituale. La terapia si basa sull'impiego di acido acetilsalicilico a basso dosaggio, eparina sottocutanea, e basse dosi di cortisone.
Porzione basale biancastra e ricurva dell'unghia dovuta ad accumulo di cellule dello strato onicogeno; la lùnula nelle valvole semilunari del cuore è invece ciascuno dei due tratti di margine libero, separati da un nodulo.
Diametro del vaso sanguigno attraverso cui scorre il sangue.
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