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 Informazione medica libera per una salute senza condizionamenti... di Admin
Vogliamo creare uno strumento aperto a tutti che consenta a ognuno di noi, di qualunque estrazione sociale e grado d'istruzione, di qualunque tendenza politica e religiosa, di accedervi liberamente esprimendo le proprie considerazioni.

Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
 
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 23/12/2010 @ 15:38:15, in Lettera G, visto n. 1111 volte)
Il genotipo di un individuo è il suo corredo genetico, è quell'insieme di informazioni che sono scritte nel suo DNA. Rappresenta il complesso di caratteri ereditari trasmessi dai genitori ed è quindi immutabile. Il fenotipo, invece, è l'insieme dei caratteri che l'individuo manifesta e dipende dall'interazione fra il suo genotipo ed i fattori ambientali esterni; dunque può variare.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 23/12/2010 @ 15:32:53, in Lettera G, visto n. 1224 volte)
L'intero patrimonio ereditario, ovvero il corredo cromosomico, contenuto in ogni cellula di un organismo. Le cellule somatiche lo possiedono in coppie di cromosomi omologhi mentre quelle germinali, o gameti, ne hanno una sola. Il genoma umano contiene approssimativamente 24 mila geni che sono stati mappati e sequenziati grazie al progetto Genoma Umano, conclusosi nel 2000 e durato circa 10 anni.
 
Di dr.ssa Anna Carderi (del 13/02/2014 @ 12:22:55, in Lettera G, visto n. 1615 volte)
Strumento diagnostico compiuterizzato, consente una diagnosi differenziale tra disfunzione erettile neurogena o psicogena. La disfunzione erettile neurogena è associata alla mancanza di fibre nervose autonome di piccolo calibro che possono essere valutate tramite il GSA. Il GSA rappresenta una valida alternativa al Biotesiometro. Il Genito Sensory Analyze fornisce le misurazioni quantitative della sensibilità delle zone cutanee studiate e può essere utilizzato come nuovo strumento diagnstico per le disfunzioni neurologiche. Questo strumento diagnostico ci permette di indagare le vie neurologiche responsabili della sensibilità vibratoria e termica (caldo-freddo); il riscontro di alti valori di soglia sensoriale ci induce a studiare il paziente (in genere diabetico od alcolista ) con l'esecuzione di test neurologici più approfonditi ( studio dei potenziali sacrali evocati, velocità di conduzione del nervo dorsale del pene, risposta simpatico-cutanea, potenziali evocati somatoestesici del nervo dorsale del pene). Il GSA trova una importante applicazione per quanto riguarda lo studio delle Disfunzioni Sessuali Femminili intra e perivaginali comprese le sensibilità del clitoride.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 23/12/2010 @ 13:32:57, in Lettera G, visto n. 1308 volte)
Insieme di organi fisiologici preposti alla riproduzione sessuale; l'apparato genitale si divide in tre organi: gonadi, (testicoli e ovaie), genitali esterni e gonodotti. Nella femmina l'apparato riproduttivo è formato da ovaie, tube uterine, utero, vagina e vulva (formata da clitoride, piccole e grandi labbra); nel maschio comprende testicoli, rete testis, vie spermatiche (epididimo, che è il serbatoio per gli spermatozoi che maturano al suo interno, dotto deferente, vescicola seminale, dotto eiaculatore, prostata, ghiandole bulbouretrali, uretra), pene, scroto e rivestimenti del pene.
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 03/01/2011 @ 16:44:57, in Lettera G, visto n. 1355 volte)
È il più voluminoso tra i muscoli estrinseci della lingua. Origina dalla spina mentoniera: i suoi fasci raggiungono l'apice e il dorso linguale, il margine superiore del corpo dell'osso ioide e la base dell'epiglottide. Il genio-glosso è il muscolo è interessato nel caso della sindrome delle apnee ostruttive del sonno.
 
Di dr.psico (del 08/09/2007 @ 12:14:20, in Lettera G, visto n. 1473 volte)
Per gengivite si intende l'infiammazione dei tessuti gengivali, caratterizzata da gonfiore, arrossamento, calore e sanguinamento conseguenti all'accumulo di placca. La malattia è reversibile dopo rimozione delle cause responsabili. Tutte le specie batteriche che compongono la placca, depositandosi sulle superfici dure del dente, possono causare la patologia. Anche alcuni ormoni possono favorire e soprattutto esacerbare la gengivite: prove scientifiche hanno dimostrato l'importanza dei livelli dei cosiddetti ormoni sessuali: androgeni, estrogeni, progesterone. L'accumulo di placca lungo il margine gengivale scatena una reazione infiammatoria dei tessuti molli. I batteri responsabili sono perlopiù streptococchi e actinomiceti. Il tartaro non sembra svolgere un'azione diretta contro la gengiva, ma favorendo l'adesione e l'accumulo batterico generalmente aggravia il quadro clinico. Il deposito di batteri sulle superfici dentali è da solo responsabile dell'infiammazione. I primi segni clinici si riscontrano dopo circa 7 giorni. Il gonfiore aumenta gradualmente, fino a quando non viene rimosso lo stimolo. Superato un tempo limite, variabile in funzione del sistema immunitario dell'individuo e dell'aggressività delle specie batteriche coinvolte, la gengivite reversibile sfocia in parodontite irreversibile, in quanto l'infiammazione non è più contenuta nella gengiva bensì coinvolge tutti i tessuti parodontali. I sintomi consistono in gonfiore, rossore, calore e facilità al sanguinamento. Il dolore è generalmente assente. La terapia e la prevenzione della gengivite si praticano con un'impeccabile igiene orale. Lo spazzolamento corretto dei denti, due-tre volte al giorno, e l'utilizzo del filo interdentale per rimuovere la placca dalla zona gengivale è sufficiente ad evitare la gengivite e permettere la guarigione. La prescrizione di antibiotici (penicillina o metronidazolo) è indicata solo nei casi più gravi (gengivite ulcerativa necrotizzante o gengivite di vecchia data).
 
Di Dr.ssa Maglioni (del 23/12/2010 @ 13:25:26, in Lettera G, visto n. 1435 volte)
È l'escissione chirurgica della gengiva a livello dell'attacco per la creazione di una nuova gengiva marginale che consiste nell’asportazione della parete molle della tasca gengivale per ottenere la guarigione del processo infiammatorio e un nuovo attacco epiteliale sul dente. Può essere completata con la gengivoplastica. Si esegue in caso di parodontopatia.
 
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