Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Farmaco inibitore non selettivo della monoaminossidasi, indicato soprattutto come antidepressivo, soprattutto delle forme di depressione endogena di natura psicotica. Può dare effetti collaterali come ipotensione e vertigini. Inoltre deve essere utilizzato con cautela dai pazienti affetti da malattie epatiche e renali.
Farmaco anoressizzante che agisce sul sistema nervoso centrale. Si usa come cloridrato. La fenfluramina modula l’assunzione del cibo e agisce sulle vie serotoninergiche inducendo il rilascio di serotonina dalle sinapsi nel sistema nervoso centrale. Ritirata dal mercato mondiale perché responsabili di indurre lesioni alle valvole cardiache, inoltre il farmaco ha azione deprimente sul SNC e causa sonnolenza.
Fenetilbiguanide, è un agente ipoglicemizzante appartenente alla classe dei biguanidi. È indicato soprattutto nel diabete dell’età adulta, stabilizzato e non complicato da chetoacidosi o da processi infettivi. Può essere usato da solo o in associazione con l’insulina o con gli altri antidiabetici attivi per via orale. Fra gli effetti collaterali nausea, vomito, anoressia. Errori di dosaggio possono portare a crisi ipoglicemiche. Deve essere somministrato con cautela negli epato-nefropazienti e durante la gravidanza.
La fenilalanina è un amminoacido non polare che partecipa alla costituzione delle più comuni proteine alimentari.
Nell'organismo umano, la fenilalanina è un amminoacido essenziale. Può essere convertito nella tirosina (da parte dalla fenilalanina idrossilasi), che a sua volta può essere trasformata nella L-DOPA, nell'epinefrina e nella norepinefrina.
Di fronte all'incapacità di metabolizzare la fenilalanina, si ha la malattia genetica denominata fenilchetonuria. L'accumulo dell'amminoacido nel sangue, nelle urine e nei tessuti può provocare, dall'età neonatale alla pubertà, un mancato sviluppo del sistema nervoso centrale e di conseguenza un ritardo neuromotorio e psichico.
La fenilalanina si trova nei formaggi, in frutti come le banane, l'avocado e le mandorle e come composto dell'aspartame, il dolcificante utilizzato in particolare nelle bevande gassate.
Farmaco derivato sintetico del pirazolone, è un antireumatico, analgesico e antipiretico. L’azione antireumatica è simile a quella dell’aminofenazone, ma più intensa e duratura, mentre sono minori l’effetto analgesico e antipiretico. Appartenente alla classe dei FANS, è di uso oggi limitato alle spondiliti e alle artriti reumatoidi solo se non può essere sostituito da altre terapie meno tossiche. Ha rilevanti effetti collaterali a livello midollare, neurologico, cardiovascolare, gastrointestinale, genitourinario. Induce frequentemente reazioni allergiche con eruzioni cutanee.
O oligofrenia fenilpiruvica, o PKU, è una malattia genetica rara, che viene trasmessa come un carattere autosomico recessivo. È caratterizzata dall’assenza dell’enzima fenilalanina-idrossilasi che trasforma la fenilalanina in tirosina. Di fronte all'incapacità di metabolizzare la fenilalanina, si ha accumulo dell'amminoacido nel sangue, nelle urine e nei tessuti che può provocare, dall'età neonatale alla pubertà, un mancato sviluppo del sistema nervoso centrale e di conseguenza un ritardo neuromotorio e psichico. Se la patologia è diagnosticata alla nascita e trattata tempestivamente non si manifesta nessun sintomo. Il trattamento consiste essenzialmente nella somministrazione di una dieta povera di fenilalanina. Tale regime alimentare va seguito continuativamente perché l’iperfenialaninemia causa deficit intellettivi nei bambini ma può dare alterazioni anche negli adulti.
Composto di sintesi con azione simpaticomimetica, analogo all'adrenalina. Agisce direttamente sui recettori adrenergici, prevalentemente su quelli di tipo a. Non ha effetti sul sistema nervoso centrale, ha invece azione vasocostrittrice. Si utilizza nelle forme di insufficienza circolatoria, per via orale e parenterale. Localmente si usa come decongestionante nasale, come midriatico e vasocostrittore locale.
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