Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Sinonimo di dolcificanti: sostanze utilizzate per addolcire alimenti e altri prodotti che entrano in contatto con il cavo orale, ad esempio i farmaci o il collutorio. Alcuni di essi si trovano in natura, altri vengono sintetizzati in laboratorio. I dolcificanti stimolano il pancreas a sintetizzare l'insulina, l'ormone che regola il comportamento delle cellule facendogli assorbire il glucosio. Di conseguenza la concentrazione di glucosio nel sangue (la glicemia) diminuisce. L'iperinsulinemia stimola l'appetito, creando così un paradosso. Chi vuole dimagrire utilizza i dolcificanti per risparmiare calorie, ma deve poi far fronte a un senso di fame accentuato.
Sigla di elettroencefaloaudiometria.
Elettroencefaloaudiometrìa. Tecnica diagnostica per mezzo della quale vengono studiate le modificazioni dell'attività elettrica della corteccia cerebrale provocate da uno stimolo acustico. Consente di verificare se la via acustica è integra; è molto importante nei bambini di età inferiore a due anni ai quali vada applicato precocemente un apparecchio acustico, per accertare l'esatto livello di soglia acustica. La risposta è influenzata dal sonno, fisiologico o indotto con farmaci, ed è condizionata da fenomeni di abitudine.
Sigla di elettroencefalogramma. Elettroencefalografìa. Tecnica attraverso la quale è possibile registrare dal cuoio capelluto l'attività elettrica cerebrale spontanea, a riposo. Questa registrazione (elettroencefalogramma) viene eseguita derivando tramite elettrodi applicati su vari punti prestabiliti del cranio le variazioni di potenziale elettrico degli elementi nervosi, amplificate in modo opportuno. Le oscillazioni dei potenziali cerebrali si possono riunire in diverse bande a seconda della frequenza. Nell'adulto normale, a riposo a occhi chiusi, prevale il ritmo alfa, con una frequenza di 8-13 Hz, che scompare dopo una stimolazione improvvisa (reazione d'arresto, mediata dalla sostanza reticolare ascendente del tronco encefalico). Sono presenti in quantità molto minore i ritmi beta (12-14 Hz), theta (4-7 Hz) e delta (0-3 Hz). Nell'infanzia e nell'adolescenza il ritmo di base è scarsamente regolare e pieno di ritmi lenti (theta e delta). L'indicazione più importante all'elettroencefalografìa è l'epilessia ma fornisce anche informazioni indicative sulla malattia di Alzheimer-Perusini. Viene molto utilizzato per lo studio della fisiologia del sonno.
Farmaco immunomodulatore che presenta un effetto sui linfociti T, molto promettente nella cura della psoriasi moderata-severa.
L'efedrina è un alcaloide e uno dei principi attivi, insieme alla pseudoefedrina, delle piante del genere Efedra, usata dai popoli indigeni per scopi medicinali.
In ambito medico accademico, l'efedrina viene tuttora utilizzata per contrastare stati ipotensivi causati ad esempio da dosi eccessive di farmaci con effetti di abbassamento della pressione sanguigna.
In naturopatia, l'efedrina è indicata come decongestionante nasale e broncodilatatore nei casi di asma.
Vi può essere un abuso di efedrina come stimolante, dal momento che favorisce la concentrazione in misura maggiore rispetto alla caffeina.
Piccola macchia cutanea giallo-brunastra, rotondeggiante o di forma ovale, a superficie liscia; ha origine da un aumento del pigmento melanico. Le efèlidi vengono localizzate in modo diffuso alle zone scoperte del corpo (viso, collo, arti superiori) e divengono più evidenti nel periodo primavera-estate per la maggiore esposizione ai raggi solari, mentre nel periodo invernale hanno la tendenza ad attenuarsi. Si manifestano in soggetti giovani, con pelle poco pigmentata e capelli biondi o rossi; tendono a sparire dopo i 40 anni.
Detto di fibra e nervo che servono a trasmettere all'organo effettore gli impulsi generati dai centri nervosi, oppure di condotto che veicola un liquido fuori da un organo oppure da un distretto corporeo.
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