Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Espressione latina usata che indicare una grave alterazione dello stato di coscienza ad insorgenza acuta caratterizzato da forte agitazione, allucinazioni e delirio. Può comparire negli alcolisti cronici o essere scatenato da malattie e traumi. Le allucinazioni sono per lo più visive e spesso terrificanti. Il trattamento si basa sulla somministrazione di vitamine del gruppo B, di insulina, glucosio e estratti corticosurrenali.
Grande muscolo superficiale della spalla. Esso copre l’articolazione scapolo-omerale, si inserisce ad un'estremità sulla scapola e sulla clavicola e all'altra sull'omero. È necessario per abdurre ed elevare il braccio, è innervato dal nervo ascellare.
La demenza è la perdita delle funzioni intellettive (il pensare, il ricordare, il ragionare) di severità tale da interferire con gli atti quotidiani della vita di un individuo. Non è una malattia, ma piuttosto un insieme di sintomi che possono accompagnare alcune malattie o condizioni fisiche. La causa e il grado di progressione delle demenze possono variare. Alcune delle malattie più note che provocano la demenza sono: la malattia di Alzheimer, la demenza multi-infartuale, la malattia di Huntington, la malattia di Pick, di Creutzfeldt-Jakob e il Parkinson. Altre condizioni che possono causare o imitare la demenza sono la depressione, tumori cerebrali, deficienze nutrizionali, traumi cranici, idrocefalo, infezioni (AIDS, meningite, sifilide), reazioni ai farmaci e problemi tiroidei.
Perdita della guaina mielinica che riveste le fibre nervose. Tale processo si verifica in numerose malattie neurologiche, ed è caratteristico delle sindromi così dette “demielinizzanti”, come la sclerosi multipla.
Eliminazione eccessiva da parte dell'organismo di sostanze minerali o sali. Si può verificare per uso prolungato di alcuni farmaci o per patologie croniche. Ad esempio nell'osteoporosi e nell'osteomalacia si ha demineralizzazione delle ossa.
Perdita dei componenti minerali dello smalto dentale.
Paura irrazionale di trovarsi in luoghi affollati, con persone estranee. Dal greco démos, gente, e phóbos, paura.
|