Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Patologia che comporta formazioni papulo-verrucose sul dorso e torace, oltre che volto collo ascelle. È nota anche come Cheratosi follicolare
Linguaggio usato dai sordomuti per comunicare, utilizzando segni convenzionali delle mani. Conosciuto più comunemente come alfabeto muto.
Studio delle creste epidermiche presenti sulla superficie dei polpastrelli delle dita. In ogni impronta si distinguono tre gruppi di segni: quello basilare, formato dalle linee trasversali parallele alla piega interdigitale; quello marginale, formato dalle linee arcuate che seguono il margine esterno del polpastrello; e quello centrale, costituito dal vortice o ansa, al centro. L'impronta varia da individuo a individuo, anche nei gemelli monozigoti.
È un antibiotico usato come antineoplastico, si somministra nella terapia della leucemia acuta, è dotato di attività citotossica e antimitotica e tra i suoi effetti collaterali c'è l’azione depressiva sul midollo osseo.
Tale proteina, chiamata anche NAP, ha la capacità di stabilizzare e riparare le funzioni compromesse della rete di microtubuli, quella porzione del cervello responsabile dello scambio di segnali tra i neuroni.
Tale proteina potrebbe rivelarsi essenziale nella cura delle malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer, il Parkinson e anche la SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Uno studio condotto su topi da laboratorio affetti da SLA, infatti, ha provato che un trattamento a base di NPA ha ripristinato e normalizzato il trasporto assonale di proteine e altri materiali tra una cellula nervosa e l’altra all’interno della rete. I risultati dello studio sono stati resi disponibili nella rivista Neurobiology of Disease.
È una malattia che interessa il pene caratterizzata da una fibrosi circoscritta della guaina che riveste i corpi cavernosi del pene, la tunica albuginea. L’area interessata dalla fibrosi viene definita placca e provoca una perdita di elasticità durante l'erezione e determina una curvatura verso il versante malato. Si pensa che le causa possano essere traumi o microtraumi ripetuti nel tempo a carico del pene eretto. La malattia colpisce prevalentemente uomini tra i 50 e i 65 anni, e frequentemente è associata a malattie quali diabete, gotta, ipertensione e aterosclerosi. La terapia non chirurgica può essere farmacologica generale, farmacologica locale, o una terapia con mezzi fisici. Queste terapie sono efficaci per arrestare i processi di formazione della placca. La terapia chirurgica si attua solo nei casi più gravi e consiste in interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, principalmente di due tipi: rimozione di tessuto sano dalla parte opposta alla curvatura e quindi raddrizzamento del pene, senza escissione della placca; oppure rimozione della placca e sostituzione con un lembo di pelle.
Tenosinovite subacuta o stenosante dell'abduttore lungo e dell'estensore breve del pollice.
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