Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Tumore maligno della cute che deriva dalle cellule basali dell'epidermide. E' un tumore correlato a diversi fattori tra cui la prolungata esposizione solare, la pelle chiara, la familiarità. A differenza dello spinalioma non insorge su lesioni precancerose. Ha una evoluzione molto lenta (cresce nel giro di anni). La malignità è "locale" ed è principalmente correlata alla sede di insorgenza. La sua evoluzione è caratterizzata da un progressimo aumento di dimesioni, con erosione dei tessuti circostanti e profondi. Non è seguito da metastasi linfonodali o a distanza, in quanto le cellule sono strettamente collegate tra loro e allo stroma circostante. Clinicamente si presenta come una chiazza rossastra, circondata da una bordo perlato al confine esterno della lesione. La terapia è chirurgica e consiste in una asportazione della lesione mediante biopsia escissionale. Ha comunque una elevata frequenza di recidive locali.
Detto anche morbo di Graves, o gozzo tossico diffuso, è una forma di ipertiroidismo molto diffusa. Colpisce maggiormente le donne attorno ai 40 anni;. È una malattina immunologica cioè un fattore immunitario, forse geneticamente determinato, scatena nel soggetto una reazione anticorpale contro i propri tessuti tiroidei (autoimmunità). È stata determinata in effetti una predisposizione familiare a sviluppare la malattia.
La sintomatologia del morbo di Basedow comprende agitazione, ansia, insonnia, tachicardia, eccessiva sudorazione e intolleranza al caldo. Talvolta è presente oftalmopatia o orbitopatia, l'interessamento oculare interessa circa un terzo dei malati. Possono essere presenti anche tremori, soprattutto alle mani, stanchezza e alterazione del ciclo mestruale, mentre il peso corporeo frequentemente diminuisce. Per diagnosticare la malattia si effettuano gli esami del sangue per evidenziare i livelli elevati degli ormoni tiroidei (fT3 ed fT4) e l'ormone tireostimolante (Tsh) completamente soppresso (valori vicino allo zero). Per confermare la malattia si esegue il dosaggio degli anticorpi, ecografia e scintigrafia tiroidea. La terapia di tipo farmacologico si basa sull'uso di tioamidi per annullare l'iperproduzione degli ormoi tiroidei. La terapia chirurga mira a rimuovere la tiroide. Infine la terapia radiometabolica con l'isotopo radioattivo iodio 131 è quella attualmente più usata.
Arteria del circolo cerebrale che si forma dalla confluenza delle due arterie vertebrali; scorre entro il cranio tra il ponte di Varolio e la base dell'osso occipitale, per dare poi origine, alla sua biforcazione alle arterie cerebrali posteriori.
Vaso che decorre superficialmente sulla faccia interna dell'avanbraccio, fino alla piega del gomito.
Strato dell'epidermide.
Aumento abnorme del numero dei granulociti basofili nel circolo sanguigno.
Globulo bianco con nucleo di forma irregolare al cui interno sono presenti granulazioni colorabili da coloranti basici. Per questo dello anche granulocita basofilo. Ha dimensioni di 10-15 mm di diametro, la vita media è di circa tre giorni. I basofili manifestano molti caratteri analoghi a quelli dei mastociti, presenti soprattutto nei tessuti, ma derivano da uno stesso precursore midollare, comune agli altri granulociti e ai monociti-macrofagi, detto precursore comune mieloide. I basofili aumentano nelle allergie: contengono istamina che, se liberata in eccesso nel sangue e nei tessuti, provoca sintomi fastidiosi (come il prurito o la comparsa di pomfi cutanei) per combattere i quali si usano spesso farmaci chiamati antiistaminici.
Valori normali sono: O%-1%, per uomini e donne.
Una diminuzione dei basofili può essere dovuta a cure prolungate a base di preparati contenenti cortisone o progesterone, e talora si riscontra durante la gravidanza.
Può anche essere il segnale di varie malattie, tra cui: disturbi della tiroide, orticaria, asma, febbre da fieno.
|