Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Il termine balanopostite viene utilizzato in dermatologia genitale per indicare i fenomeni infiammatori a carico di glande e prepuzio, sia di tipo infettivo (es. balanopostite da candida) che non infettivo (es. balanopostite psoriasica). In presenza di una balanopostite è importante evitare l'applicazione di creme steroidee, antibiotiche o antimicotiche, in attesa di una vera e propria diagnosi dermatologica. Qualora di sospetti una causa infettiva e le caratteristiche cliniche della balanopostite non sono patognomoniche, può essere utile un tampone per la ricerca dell'agente eziologico. In molti casi di balanopostite, si tratta di fenomeni infiammatori (es. balanopostite irritativa, balanopostite traumatica, eczema genitale, etc) in cui manca una vera e propria sovrinfezione microbica. In base al tipo di balanopostite, sarà programmata al momento della visita dermatologica, la terapia più adatta, variabile da paziente a paziente.
Processo infiammazione del e del prepuzio che può avere diverse cause, da quella traumatica a quella chimica all'infettiva. Generlamente l'agente causale è lo streptococco o lo stafilococco. L'infiammazione si presenta con chiazze rosse, erose in superficie, dalle quali trasuda un liquido sieroso o sieropurulento. La balanopostite candidosica è caratterizzata da prurito intenso e colpisce soprattutto chi soffre di diabete.
Infiammazione superficiale del glande. Può interessare anche il prepuzione e in tal caso si parla di balanopostite. Può presentarsi come un semplice eritema fino alla erosione oppure come lesioni papulo-pustole. La balanite può avere cause chimiche (balanite semplice), batteriche (Escherichia coli), candidosiche, traumatiche, da protozoi (balanite da Trichomonas) o allergiche. È favorita inoltre da anomalie anatomiche (fimosi), cattiva igiene, malattie come il diabete. La terapia varia in relazione alla causa scatenante.
Patologia che interessa i polmoni causata dall'inalazione di polvere di canne da zucchero trinciate. Provoca difficoltà respiratorie, tosse e febbre. Il processo infiammatorio si cronicizza ed evolve lentamente in fibrosi.
Farmaco agonista del GABA sul recettore di tipo B. Viene usato come miorilassanti nei pazienti con spasticità.
Farmaci
Bimixin, Enterostop, Orobicin.
Indicazioni
Infezioni intestinali da germi sensibili.
Controindicazioni
Controindicata nei casi di ipersensibilità nota verso la neomicina e la bacitracina; insufficienza renale; sindromi miasteniche; malassorbimento, nelle donne durante la gravidanza e nei bambini al di sotto dei due anni.
Interazioni
Sono conosciute le interazioni con anticoagulanti, agenti di blocco neuromuscolare, kanamicina, gentamicina, polimixina, viomicina, colistina, cefalosporine, streptomicina e altri farmaci con potenziale nefrotossico o ototossico, diuretici.
Formazione anatomica, anche detta pelvi, situata nella parte inferiore del tronco e delimitata da un robusto anello osseo, detto cingolo pelvico, e da aponeurosi e legamenti. La parte ossea è formata anteriormente e lateralmente dalle ossa iliache (ischio, pube, ileo) e posteriormente dal sacro e dal coccige, tutte le parti ossee si articolano tra loro (nella sinfisi pubica o nelle articolazioni sacroiliaca e sacrococcigea). Il cingolo pelvico sostiene il rachide e poggia sui femori, che si attaccano all'acetabolo dell'osso iliaco (articolazione coxofemorale). Il bacino comprende anche le parti molli che coprono lo scheletro; in tal senso per bacino si intende più propriamente la parte inferiore della struttura anatomica in cui sono contenuti il retto, la vescica e, nella donna, gli organi genitali interni. Il termine bacino è usato anche per indicare l'insieme delle ossa del cingolo pelvico (per esempio, nell'espressione frattura del bacino).
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