Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Elemento facente parte dell’apparato respiratorio, di forma tubolare. I bronchi formano un complesso detto albero bronchiale. Dai due bronchi principali (di 1° ordine), che sono situati nel mediastino fra i due polmoni e al disotto della trachea, originano i bronchi lobari (di 2° ordine). A loro volta questi questi danno origine ai rami segmentari (di 3° ordine) e questi infine si dividono in rami subsegmentari (di 4° ordine). Le ramificazioni proseguono via via restringendosi fino a rapportarsi con gli alveoli polmonari. Il bronco di destra è più corto rispetto a quello di sinistra. I bronchi sono costituiti da una serie di anelli cartilaginei incompleti posteriormente, dove si trova il muscolo bronchiale; la mucosa che li avvolge è rivestita da epitelio ricco di ghiandole mucose; esternamente i grossi bronchi sono avvolti da una tunica fibrosa. I bronchi penetrati nei polmoni, attraverso gli ili. Ai bronchi più sottili fanno seguito i bronchioli.
Processo patologico infiammatorio dei bronchi e degli alveoli polmonari. Si presenta, oltre ai sintomi classici delle bronchiti, l'edema della parte alveolare con rischio di crisi ipossiche.
Raccolta delle secrezioni bronchiali a scopo terapeutico e/o diagnostico che viene eseguita introducendo con il broncoscopio un sottile tubo metallico connesso con un aspiratore ad aria o ad acqua. Dall'analisi del secreto bronchiale si possono evidenziare eventuali processi patologici a carico della mucosa.
Sostanze la cui azione fa contrarre la muscolatura liscia bronchiale e quindi provoca una riduzione del lume dei bronchi. Sono per questo controindicati nei soggetti con patologie broncopolmonari. Tra i broncocostrittori ci sono gli alcaloidi della segale cornuta, l'istamina, la serotonina, l'acetilcolina e le sostanze colinergiche, tra cui vari insetticidi organofosforici, e i farmaci betabloccanti.
Farmaci utilizzati per agevolare la respirazione nelle patologie da ostruzione cronica delle vie respiratorie, quali bronchite cronica, asma e enfisema. Tra i broncodilatatori ci sono i beta2-agonisti e gli anticolinergici. I primi utilizzati per il trattamento dell’asma, i secondi dell’enfisema e della bronchite cronica.
Tecnica radiologica che esamina l’albero bronchiale. Si effettua tramite l’introduzione nella trachea di un mezzo di contrasto radiologico che, defluendo nei bronchi, permette di visualizzare le diramazioni più distali, con più risoluzione rispetto alla broncoscopia. L’esame è utile per evidenziare infezioni, lesioni dei bronchi terminali, emorragie, malformazioni dei bronchi o tumori.
Secrezione di grandi quantità di muco bronchiale che si osserva, ad esempio, in pazienti con bronchite cronica.
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