Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Vedi valvola mitrale.
Sinonimo di anemia perniciosa.
Punto in cui l'aorta addominale si divide nelle due arterie iliache, localizzato all'altezza della prima vertebra sacrale.
Farmaci inibenti il riassorbimento osseo. Si utilizzano nella terapia dell'osteoporosi, delle ipercalcemie di tipo paraneoplastico e nella malattia di Paget. Fanno parte di questa categoria di farmaci l'alendronato, il pamidronato e l'etidronato.
Tipo di aritmia cardiaca caratterizzata dall'alternanza costante di una sistole con un'extrasistole.
Farmaci ipoglicemizzanti indicati nella terapia di diabete non insulino-dipendente. Sono farmaci biguanidi la metformina e la fenformina. Espletano la loro azione aumentando la penetrazione del glucosio all'interno delle cellule e diminuendone l’assorbimento.
Di Kla (del 17/07/2009 @ 10:44:15, in Lettera B, visto n. 2044 volte)
Liquido prodotto dal fegato e secreto, attraverso le vie biliari, nella cistifellea, dove viene conservato. Passando dal fegato alla colecisti, la bile si concentra, assumendo una consistenza densa e viscosa. Nella sua composizione finale essa risulta di colore giallo scuro; presenta un valore di pH neutro o leggermente alcalino e sapore amaro.
La bile contiene diverse sostanze, le più importanti delle quali sono sali biliari, pigmenti biliari (in particolare, la bilirubina), colesterolo e lecitina (un fosfolipide). I pigmenti biliari derivano dalla demolizione di sostanze di scarto accumulatesi nel fegato; in particolare, la bilirubina a livello dell’intestino viene trasformata in un composto detto stercobilinogeno. Questo viene parzialmente riassorbito; in parte viene invece eliminato tramite le feci, sotto forma di stercobilina, e l’urina, come urobilinogeno, in seguito rielaborato in urobilina.
La funzione della bile si esplica, nel corso della digestione, sui grassi, che vengono da essa emulsionati prima di potere essere attaccati dalla lipasi pancreatica, un enzima secreto dal pancreas. In altri termini, la bile agisce in modo da ridurre i grassi in minutissime gocce, aumentandone la superficie e facilitando l'azione degli enzimi che li digeriscono: ciò è possibile perché i sali biliari, molecole dotate di una parte idrosolubile e di una liposolubile, si legano ai grassi e formano piccole strutture globulari (micelle). L'emulsificazione è favorita dall'azione meccanica di rimescolamento esercitata dalle pareti intestinali.
La bile è coinvolta anche nei processi di digestione delle vitamine liposolubili (A, D, E e K). Passando dalla cistifellea, in cui viene accumulata, attraverso il dotto coledoco, la bile viene rilasciata nella porzione iniziale dell’intestino (duodeno); tale processo è regolato da due ormoni secreti dalla mucosa intestinale. Infatti, in presenza del chimo, ossia delle sostanze alimentari già in parte digerite provenienti dallo stomaco, l'intestino rilascia la secretina e la colecistochinina: la prima stimola la liberazione di bile a livello del fegato (e, a livello del pancreas, la produzione di ioni bicarbonato e acqua); la seconda stimola la secrezione della bile nel duodeno (e, a livello del pancreas, la produzione di composti precursori degli enzimi pancreatici).
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