Di seguito i lemmi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Vedi rickettsiosi.
È una malattia virale a dovuta a virus neurotropo, ad esito letale, trasmessa all'uomo mediante la saliva degli animali infetti domestici (cani, gatti, ecc.) o più facilmente selvatici. L'incubazione può durare da 15 giorni a 3-4 mesi a seconda della vastità della ferita e della sua localizzazione (più o meno vicina ai centri nervosi). I primi sintomi si avvertono dopo 2-8 giorni con formicolii, dolori, iperestesia e anestesia in sede di morsicatura e poi depressione psichica con insonnia, malumore, malinconia, apatia a cui segue un cosiddetto periodo d'eccitazione con cefalee, grande irrequietezza, spasmi dolorosi, deglutizione con senso di strozzamento anche alla vista dell'acqua (idrofobia) poi spasmi dei muscoli respiratori e arti, con forte arsura, salivazione, fotofobia, delirio, convulsioni e paralisi muscolare che conduce a una prognosi infausta. La terapia immediata è la vaccinazione con siero antirabbia e immunoglobuline umane specifiche. Non esistono cure specifiche ma soltanto sintomatologiche (sedativi, oppiacei, miorilassanti) per alleviare le sofferenze. Nei casi sospetti in animali domestici, questi non vanno soppressi ma tenuti in osservazione per 5-10 giorni e se non manifestano segni di rabbia non si deve procedere alla vaccinazione. Nel caso si abbia la morte dell'animale è indispensabile eseguire la vaccinazione antirabbica per i soggetti che abbiano subito morsicature e la testa dell'animale infetto deve essere inviata ai laboratori preposti per l'accertamento diagnostico.È obbligatoria la denuncia alle autorità.
Condizione patologica grave in cui, a causa di un danno muscolare, si ha la liberazione nel sangue di un pigmento tossico, la mioglobina che, accumulandosi, può portare ad insufficienza renale. I primi sintomi della patologia sono i dolori muscolari.
Tumore maligno che colpisce la muscolatura liscia, è tra i più diffusi tumori delle parti molli.
Se ne individuano tre forme: il rabdomiosarcoma pleiomorfico, che colpisce soprattutto gli arti negli adulti; il rabdomiosarcoma alveolare, diffuso negli adolescenti e nei giovani adulti, che interessa i muscoli del tronco e degli arti; il rabdomiosarcoma embrionale, che si manifesta nell'infanzia, interessando maggiormente collo e nuca, il tratto genitourinario inferiore, la pelvi e gli altri. A questo gruppo viene accomunato il rabdomiosarcoma botrioide, che origina al di sotto delle mucose (soprattutto vaginali). Tutti questi tumori hanno un decorso molto aggressivo, con spiccata tendenza alla recidiva e alla disseminazione. Il trattamento è chirurgia, radioterapico e chemioterapico.
Farmaco del gruppo degli inibitori della pompa protonica (vedi omeprazolo)
Dolore diffuso alla colonna vertebrale o a un suo tratto.
Sinonimo di anestesia sottodurale, è un tipo di anestesia periferica.
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