Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Insieme dei danni subiti dal corpo quando rimane sepolto sotto grandi masse di detriti oppure schiacciato sotto pesi o automezzi. I danni sono considerati a livello muscolare, compressione del torace e fratture, ostruzione delle vie respiratorie, lesioni renali, necrosi del parenchima epatico, shock, anche con tubulopatia tossica e riduzione della secrezione urinaria.
L'aspetto più grave della sindrome da schiacciamento è il danno da riperfusione che si verifica nel momento in cui le parti compresse vengono liberate e vengono rilasciati nel flusso sanguigno prodotti risultanti dalla rabdomiolisi, ossia della distruzione delle cellule muscolari danneggiate sia direttamente, sia dall'ischemia a valle dello schiacciamento. Nello stesso momento, si ossreva un travaso di grandi volumi di liquidi (fino a otto litri per le gambe) in entrambi degli arti compressi, a cui fa seguito una drastica diminuzione del volume di sangue in circolo.
Esame radiologico utilizzato nei test di screening per verificare le affezioni tubercolotiche polmonari.
La tecnica consiste nell'assunzione di immagini radiografiche, fotografando l’immagine che si forma sullo schermo fluorescente dell'apparecchio radiologico.
Dal momento che vengono impiegate dosi di radiazioni più elevate rispetto ad un esame radiografico standard, sembra presentare più un rischio in relazione all'esposizione a radiazioni rispetto ad un vantaggio in termini di efficacia nella diagnosi precoce di tubercolosi. In ogni caso, rimane obbligatoria per le categorie lavorative a rischio di contrarre la malattia.
Detto anche protezione solare, è un prodotto cosmetico che contiene filtri di protezione dai raggi solari, con un fattore molto elevato. In genere è costituito da mix di sostanze e pigmenti opachi capaci di riflettere tutti i raggi del sole.
Il composto va applicato almeno un quarto d'ora prima dell'esposizione al sole.
Rappresentazione mentale che ciascun individuo ha del proprio corpo. Tra le alterazioni dello schema corpòreo vi sono le somatoagnosie. La rappresentazione cognitiva riguarda la posizione e l'estensione del corpo nello spazio e l'organizzazione gerarchica dei singoli segmenti corporei, che ha come fine principalmente l'organizzazione dell'azione nello spazio.
Complesso di formazioni anatomiche che ha la funzione di sostenere o di proteggere i tessuti molli del corpo mantenendone inalterata la forma caratteristica. E' costituito da due parti: lo schèletro assile, che comprende le ossa del cranio, la colonna vertebrale e lo schèletro toracico, e lo schèletro appendicolare, che comprende le ossa degli arti superiori e inferiori, con i cinti scapolare e pelvico. Lo schèletro oltre a proteggere (per esempio, con la scatola cranica e la gabbia toracica) e a sostenere (per esempio, con la colonna vertebrale) svolge, insieme con il sistema muscolare, anche funzioni motorie (per esempio, negli arti). Le singole parti dello schèletro sono tra loro variamente unite a formare le articolazioni, e offrono ai muscoli punti d'inserzione.
Lo scheletro umano è composto da 208 ossa, escluse quelle sesamoidi e wormiane, completate da alcuni elementi cartilaginei (cartilagini costali, cartilagini nasali), organizzate in modo da proteggere gli organi interni.
Schematicamente è diviso in tre parti: una assile (testa e tronco) costituita dalle ossa del cranio e della faccia, dalla colonna vertebrale, dallo sterno e dalle costole; una appendicolare superiore costituita dalle ossa degli arti superiori (braccio, avambraccio, mano); una appendicolare inferiore, costituita dalle ossa degli arti inferiori.
Le parti appendicolari si collegano alla prima tramite i cinti scapolare (scapola e clavicola), e pelvico (osso iliaco).La testa è sostenuta dalla colonna vertebrale composta da trentatre ossa (vertebre) da cui si dipartono, lateralmente, dodici paia di ossa curve (costole) che si uniscono anteriormente allo sterno e delimitano la gabbia toracica.
Lo scheletro rappresenta l'organo passivo del movimento fornendo la base d'inserzione ai muscoli che ne costituiscono la parte attiva. La maggior parte dei pezzi dello scheletro prima di ossificarsi passa per una fase cartilaginea più o meno lunga.
Osservando lo scheletro e in particolare la grandezza e la conformazione del testa, le dimensioni, la forma e della robustezza delle ossa degli arti, del rilievo delle inserzioni muscolari, un antropologo è in grado di riconoscere la razza, i costumi, lo sviluppo fisico e intellettuale. In medicina legale da uno scheletro o anche da una parte di esso, è possibile, entro certi limiti, individuare il sesso, l'altezza e le abitudini di vita.
Il triangolo femorale detto anche triangolo di Scarpa (da Antonio Scarpa) è una fossa di forma piramidale situata nella parte anteriore della radice della coscia: nella parte superiore è delimitato dal legamento inguinale che va dalla cresta iliaca fino alla sinfisi pubica. Ai lati, è delimitato dal muscolo sartorio dalla spina iliaca antero-superiore alla superficie mediale della tibia, medialmente rispetto alla tuberosità tibiale.Medialmente dal muscolo adduttore lungo che si estende dalla faccia anteriore del ramo superiore del pube alla linea aspra del femore.L'apice è diretto inferiormente e corrisponde alla sovrapposizione dei muscoli sartorio e adduttore lungo. Prosegue nella parte inferiore con il canale dei vasi femorali.
La parete posteriore è caratterizzata, in senso lateromediale, dal muscolo iliaco, grande psoas e pettineo. Nell'area tra i muscoli pettineo e psoas si forma la fossa ileopettinea, rivestita dalla fascia ileopettinea.La parete anteriore è costituita dalla fascia lata, presenta centralmente la fascia cribrosa per il passaggio di numerosi vasi sanguigni (tra cui la vena grande safena) e linfatici.
Nel triangolo femorale si trova inoltre la lacuna vasorum in cui si trova:ai lati l'arteria femorale; medialmente: la vena femorale; medialmente alla vena: linfonodi inguinali profondi.
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