Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Malattia caratterizzata da dolore alla parte bassa della schiena, che si estende alla faccia posteriore ed esterna della coscia, alla fascia laterale della gamba e al piede (sciatalgia). È dovuta alla compressione o all’infiammazione del nervo sciatico. Quest’ultimo, che si distribuisce all’arto inferiore, ha origine da radici nervose che fuoriescono dalla colonna vertebrale in corrispondenza dell’ultima vertebra lombare e di quelle sacrali. Le cause più frequenti di sciàtica sono discopatie, l’ernia del disco e l’artrosi vertebrale. Il trattamento si avvale della fisioterapia, in particolare di una ginnastica specifica, di manipolazioni chiropratiche, di corsetti. È indispensabile il riposo. Utili sono gli analgesici e gli stiramenti della colonna.
Dolore che si irradia lungo il decorso del nervo sciatico (vedi anche sciatica).
Sinonimo di scialoadenite cronica primaria. La patologia si manifesta principalmente con ingrossamento lento e indolore della ghiandola salivare, dalla consistenza dura.
Tecnica diagnostica utilizzata per lo studio delle ghiandole salivari, che si basa sull'uso di tecnezio 99, e serve ad evidenziare il livello di captazione delle ghiandole ed eventuali patologie.
Detta anche ptialismo,o ipersalivazione, È un segno clinico che può originare dalla diminuzione della clearance di saliva. A livello fisiologico, può comparire in soggetti portatori di protesi dentali, nel periodo iniziale della messa in posa. Può essere la conseguenza di uso di farmaci (reserpina, clozapina, olanzapina, pilocarpina,ketamina, clorato di potassio,
risperidone, nitrazepam), di malattie neurologiche (morbo di Parkinson), di fenomeni infiammatori della mucosa orale, di origine virale o batterica, oppure può comparire in gravidanza, con tendenza a scomparire dopo il quarto mese di gestazione. Altre condizioni che possono provocare scialorrea sono: un eccesso di introduzione di amidi,la malattia da reflusso gastro-esofageo, pancreatite, Epatopatie, afte della bocca, infezioni del cavo orale, fratture del condilo mandibolare, schizofrenia, sindrome da serotonina. Può anche essere dovuta a difficoltà della deglutizione, dovuta a varie condizioni, in modo che la saliva permane in bocca con la tendenza a colare dalle labbra. La cura della prevede innanzitutto il trattamento della causa sottostante. Per questo, se la scialorrea è dovuta all'effetto di un farmaco, sarà necessario sospenderlo e sostituirlo con un altro.
Conosciuta anche come calcolosi salivare), è la formazione di concrezioni calcificate (calcoli) nei dotti escretori e nel parenchima delle ghiandole salivari; si manifesta più frequentemente a carico della ghiandola sottomascellare. I principali sontmi sono dolore (colica salivare) e tumefazione intermittente della ghiandola, a cui segue un quadro di scialodochite e scialoadenite cronica, con tumefazione permanente. E' prevista terapia chirurgica, con asportazione dei calcoli.
Tecnica diagnostica che serve a individuare le patologie delle ghiandole salivari, eseguita previa anestesia locale, introducendo un mezzo di contrasto attraverso il dotto escretore principale della ghiandola e successiva radiografia. Consente di visualizzare i canalicoli e di definire limiti e dimensioni di eventuali processi espansivi intraghiandolari, ma non la loro natura, da indagare con esami più specifici.
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