Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Tecnica radiologica che esamina l’albero bronchiale. Si effettua tramite l’introduzione nella trachea di un mezzo di contrasto radiologico che, defluendo nei bronchi, permette di visualizzare le diramazioni più distali, con più risoluzione rispetto alla broncoscopia. L’esame è utile per evidenziare infezioni, lesioni dei bronchi terminali, emorragie, malformazioni dei bronchi o tumori.
Secrezione di grandi quantità di muco bronchiale che si osserva, ad esempio, in pazienti con bronchite cronica.
Tecnica di indagine diagnostica che consente la visualizzazione diretta della trachea e dell'albero bronchiale. Si esegui tramite un broncoscopio flessibile a fibre ottiche. Durante l'esame è anche possibile l'esecuzione di prelievi bioptici polmonari, con aspirazione delle secrezioni per l'esame citologico e colturale. Particolarmente indicata nella diagnostica delle neoplasie del polmone; si utilizza anche in terapia per la rimozione di corpi estranei e l'instillazione di medicamenti.
Sindrome che si instaura in seguito a una lesione trasversa di una metà del midollo spinale. I l quadro clinico è costituito da paralisi e perdita della sensibilità profonda del lato del corpo omolaterale alla lesione e perdita percezione del dolore e del calore sulla parte del corpo controlaterale.
Batterio di forma coccoide o bacillare, Gram-negativo, asporigeno e immobile. È l'agente eziologico della Brucellosi.
Nome comprensivo delle malattie dell'uomo e degli animali, determinate da batteri del genereBrucella. Le più note, per diffusione e gravità, sono la cosiddetta febbre melitense (febbre di Malta o ondulante o mediterranea o anche setticemica del Bruce) dell'uomo, sostenuta dalla Brucella melitensis, e l'aborto epizootico, che colpisce specialmente i bovini, provocato dallaBrucella abortus, Brucella suis, bacillo di Bang). Nell'uomo, la malattia nella forma generalizzata di carattere setticemico, i primi sintomi sono sudorazione, mialgia, febbricola serale intermittente che poi evolvono in febbre elevata, astenia marcata e epatosplenomegalia. Nella sua forma secondaria, spesso cronica, si presenta con forme osteoarticolari (artosinovi, osteoartriti, spondilite), epatitica, endocarditica, orchitica e meningo-encefalica. La prognosi è in genere favorevole anche se grave per le forme acute. La terapia nelle forme acute è basata su tetracicline in associazione con rifampicina; nelle forme croniche recidivanti su vaccino per endovena ad alte dosi progressive e nelle forme poliviscerali il farmaco di elezione è il prednisonone.
patologia rara in cui si ha atrofia muscolare, rigidità delle articolazioni, deformità e rottura multiple per fragilità ossea
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