Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
E'l'insieme dei tendini dei muscoli sartorio, semitendinoso e gracile che dalla coscia convergono sulla superficie mediale dell'epifisi superiore della tibia.
Lo zampone è un insaccato cotto di carne suina, protagonista dei menu delle festività natalizie. Secondo la leggenda, lo zampone fu inventato a Mirandola nel 1511, durante l’assedio della città da parte delle truppe di papa Gilio II.
In quella circostanza, un cuoco pensò di tritare e insaccare la carne dei suini, mescolata alle spezie, e conservarla in una guaina fatta con la pelle delle zampe anteriori del maiale. Uno dei primi documenti in cui troviamo un cenno allo zampone risale al 1667; scrive Vincenzo Tanara: “Tutto il zampetto perlessato, libero da ugna e ossa, si rovescia, si sala con pepe, si torna ad addrizzare, e ponesi in sopresso tra lardi e carne salata, e si carne di quella si dirà, s'espone all'aria, ove s'asciuga, e mangia ad ogni volontà; ma meglio radrizzato, come sopra, s'empie di grugni di porco, orecchie, altri zampetti triti e misticato con l'aggiunta di sale libre una, per ogni libra venticinque di quella roba e onzie quattro di pepe ammaccato; si chiude con ago ogni lor rottura, si liga di sopra e s'asciuga, come si dirà de' salami”.
Oggi la produzione dello zampone prevede sostanzialmente gli stessi ingredienti: una miscela di carni suine (guancia, testa, gola, spalla), con aggiunta di sali, aromi e spezie, insaccata nella pelle delle zampe anteriori suine, pulita, conciata e sgrassata. La lavorazione prosegue con l’asciugatura e la stufatura, l’eliminazione del grasso esterno e il raffreddamento. Lo zampone viene poi precotto (questo metodo ha ormai soppiantato la tradizione di vendere il prodotto fresco) e confezionato.
Lo zampone affettato si accompagna in tavola con le tradizionali lenticchie, ma anche con fagioli in umido, purea di patate, spinaci passati al burro, crauti bolliti. L’elevato apporto calorico è dovuto all'alta percentuale di grassi; in genere i prodotti industriali sono meno grassi (300 kcal/100 g contro le anche 360 kcal di quelli artigianali). La presenza di nitriti/nitrati per la conservazione è significativa come in molti salumi.
Ved. anche Salumi.
INFO AL. – CIBO DINAMICO - Carboidrati: 0; proteine: 19,1; grassi: 31,6; acqua: 45,5; calorie: 360.
La zanzara Tigre è diventata una presenza molesta che infastidisce tutti noi, per questo la ASL 3 Genovese ha deciso di intervenire nelle aree pubbliche a maggior rischio per contenere lo sviluppo di tale insetto.
La U. O. Igiene e Sanità Pubblica eseguirà interventi antilarvali:
nelle scuole pubbliche (asili, materne, elementari)
nelle aree gioco dei giardini pubblici
nelle strutture per anziani ove sono presenti aree verdi o altre cause favorenti lo sviluppo della Zanzara Tigre
Perché ciò sia efficace occorre che anche nelle aree private siano attuati i semplici accorgimenti contenuti in queste pagine.
Nel caso di forte infestazione di aree private è prevista la possibilità di interventi dietro il pagamento della tariffa regionale.
La zeaxantina è una sostanza colorante naturale di colore giallo-arancio, un carotenoide della classe delle xantofille.
Insieme al carotene è responsabile del colore nei chicchi di mais e nel tuorlo d'uovo. Si trova anche nei peperoni rossi, nel mango e nel succo d'arancia in quantità mediocri e si trova in maggiori percentuali nei cibi vegetali quali spinaci, broccoli, radicchio rosso, piselli verdi, crescione ecc.
La proprietà più nota riguarda la capacità di assorbire radiazioni solari in eccesso. A livello fisiologico, a livello fisiologico è stato dimostrato che i carotenoidi zeaxantina e luteina proteggono le cellule della retina la cui degradazione è una delle cause più diffuse di cecità negli anziani.
La zecca è un piccolo artropode, parassita di numerose specie animali, uomo compreso e può talora comportarsi come vettore di importanti malattie infettive (es. malattie da rickettsie, ehrlichia, borrellia, virus, protozoi, etc). Per questo motivo in caso di puntura di zecca è importante estrarre l'insetto con una pinzetta, evitando di toccarlo con le mani (magari utilizzando dei guanti). È importante in questi casi, accertarsi di aver rimosso tutte le parti della zecca adese alla pelle e disinfettare. La visita medica è molto importante per verificare il buon esito dell'estrazione. Eventuali residui vanno rimossi mediante ago sterile e l'area cutanea interessata va sorvegliata per circa un mese. Contattare il proprio medioco in caso di arrossamento, strane eruzioni cutanee o febbre.
Le zecche sono acari che parassitano gli animali (cani, topi, uccelli, ovini, animali selvatici) e occasionalmente anche l’uomo.
Le dimensioni variano a seconda dello stadio di sviluppo (larva, ninfa, adulto) da 1 a 4mm, ma possono raggiungere anche il centimetro quando sono piene di sangue dell’ospite.
Da noi si possono incontrare prevalentemente due tipi di zecche:
la zecca dei boschi (Ixodes Ricinus) che può rendersi responsabile della trasmissione all’uomo di alcune malattie come la Malattia di Lyme
la zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus) che generalmente parassita solo il cane e solo eccezionalmente si attacca all’uomo o ad altri animali, che può rendersi responsabile della malattia chiamata febbre bottonosa.
Entrambe le malattie, individuate in tempo, sono curabili con antibiotici specifici.
Le zecche dei boschi vivono nell’erba e nei cespugli, nel sottobosco e nelle zone umide e ombreggiate, nelle foglie secche: sono presenti in diverse aree del nostro territorio.
Il periodo critico in cui la zecca si può attaccare all’uomo è quello tardo primaverile ed estivo, quando la necessità di un pasto di sangue la spingono a cercare un ospite.
La malattia di Lyme è data da un microrganismo che dall’intestino della zecca, dove si moltiplica, raggiunge le ghiandole salivari: la trasmissione all’uomo può avvenire tramite la saliva, tramite il rigurgito dei fluidi al momento del distacco o tramite le feci infette depositate sulla cute.
Se la zecca rimane attaccata all’uomo per meno di 24 ore, il rischio di infezione è basso: per questa ragione è importante la rapida individuazione del parassita.
La m.di Lyme si manifesta da 3 a 30 giorni dopo la puntura della zecca con una chiazza rossastra che si allarga progressivamente, schiarendo nella parte centrale fino a formare una immagine ad anello.Può essere accompagnato da febbre, brividi, stanchezza, ecc.
La febbre bottonosa è data da una Rickettsia.
La trasmissione può avvenire attraverso la puntura della zecca del cane, ma dato che questa zecca si nutre specificatamente del sangue del cane, l’uomo rappresenta l’ultima risorsa.
La malattia compare dopo 4/7 giorni dalla puntura con presenza di macchie rosse sulla pelle simili a piccoli bottoni.
Cosa fare per non essere punti?
indossare abiti chiari per identificare rapidamente le zecche e rimuoverle, indossare pantaloni lunghi introducendo il fondo all’ interno delle calze
durante le escursioni mantenersi sui sentieri evitando di inoltrarsi nella vegetazione, non sedersi o sdraiarsi a lungo direttamente sull’ erba o in prossimità di cespugli soprattutto all’ inizio dell’estate
utilizzare insettorepellenti
al termine di ogni giornata trascorsa in area a rischio effettuare un accurato controllo di tutto il corpo: gli eventuali parassiti presenti vanno rimossi il più presto possibile
controllare e trattare i propri cani con prodotti specifici
Cosa fare se si è stati punti?
E’ molto importante rimuovere correttamente la zecca.
Bisogna afferrarla con una pinzetta il più possibile vicino alla cute evitando di schiacciare e torcere il parassita.
Una volta estratta non va toccata a mani nude e va bruciata o gettata nel water.
La cute va lavata con acqua e sapone e disinfettata e tenuta sotto controllo per 30/40 giorni. In caso di comparsa di arrossamento o altri sintomi bisogna rivolgersi al proprio medico curante. Evitare l’impiego di olii, benzina, acetone ecc, e l’estrazione con le mani.
La Zingiber officinale, famiglia Zingiberace, è una pianta aromatica molto usata nella cucina orientale.
In terapia dello zenzero si utilizza il rizoma, che contiene resine, un olio essenziale e sostanze amare. Ha attività stimolante, tonica, stomachica, aromatica e ipolipidemizzante. Si usano l'infuso, il decotto o la tintura madre nell'anoressia, nelle dispepsie atoniche e flatulenze, e nella dislipidemia.
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