Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 02/12/2010 @ 15:21:34, in Lettera V, visto n. 6055 volte)
La vasculogenesi è un processo che si verifica durante lo sviluppo embrionale, mediante il quale i vasi sanguigni originano da isole ematiche. A differenza dell'angiogenesi, in cui nuovi vasi sanguigni si formano da quelli preesistenti, la vasculogenesi è la formazione di vasi sanguigni senza che ne esistano già altri.
Le prime isole ematiche dalle quali i vasi originano mediante un processo di vasculogenesi compaiono nel mesoderma che circonda la parete del sacco vitellino alla terza settimana e quindi nel mesoderma della placca laterale. Le isole ematiche si sviluppano a seguito dell'induzione del fattore di crescita FGF-2 di cellule mesodermiche a formare emangioblasti. Gli emangioblasti nel centro delle isole ematiche formeranno i precursori delle cellule del sangue, mentre quelli periferici si differenziano in angioblasti. Dopo che la vasculogenesi ha prodotto un primo abbozzo del vaso, la vascolarizzazione continua per mezzo dell'angiogenesi.
La vasculogenesi può però verificarsi anche nell'organismo adulto. Si riscontrano in circolo cellule progenitrici endoteliali (derivate da cellule staminali), in grado di contribuire alla neovascolarizzazione, ad esempio durante lo sviluppo tumorale, o per il processo di rivascolarizzazione a seguito di un trauma, ad esempio dopo un'ischemia cardiaca.
La vaselina è un idrocarburo paraffinico ottenuto dai residui della distillazione del petrolio.
Il composto fu individuato nel 1859 da Robert Chesebrough che si occupava d'impianti di sostanze paraffiniche negli impianti di perforazione. Diede alla sostanza il nome di vaselina, composto dalla parola tedesca wasser (acqua) e dalla greca elaion (olio).
Oggi la vaselina di miglior qualità è usata in campo farmaceutico per la produzione di pomate, creme, cosmetici, gel per le labbra, antifunghi, prodotti per l'infanzia e l'igiene. La vaselina viene utilizzata anche in oli da massaggio ed in oli medicinali arricchiti con zinco, acido fenico. Essendo un derivato del petrolio, una normativa europea del 2004 ha però considerato il petrolato (o paraffina o olio di vaselina), una sostanza potenzialmente cancerogena; altri studi, hanno evidenziato correlazioni tra uso di paraffina in cosmesi e tumori epatici. Poichè la natura ci offre molte sostanze demoaffini, come olii vegetali (oliva, mandorle dolci, argan, burro di karitè) è una cosa abbastanza inutile utilizzare qualcosa di sintetico.
La vaselina è una miscela eterogenea di oli pesanti (25 atomi di carbonio) e di idrocarburi paraffinici saturi, sia solidi che liquidi, ricavata dai residui del petrolio: dalla distillazione dei petroli si ottengono alcune frazioni lubrificanti, sottoposte successivamente a raffinazione. Dapprima, le frazioni ottenute vengono accuratamente lavorate con acido solforico, poi neutralizzate con la soda e lavate; nell'ultimo passaggio della raffinazione, queste vengono decolorate con appositi carboni decoloranti e, infine, filtrate.
La consistenza della vasellina è molle, cerosa al tatto ed untuosa; la struttura appare amorfa ed omogenea. In genere, la vaselina è inodore ed incolore; talvolta risulta gialla translucida-semitrasparente.
Essendo un derivato dal petrolio, è facilmente comprensibile come la vaselina sia insolubile in acqua e solubile nel benzene, nel cloroformio e negli idrocarburi aromatici in generale.
La vaselina fonde a 37°C ed il punto di ebollizione raggiunge i 302°C; il composto idrocarburico non si ossida al contatto con l'aria.
Fenomeno per cui si verifica il restringimento del lume (canale) di un vaso sanguigno.
Sinonimo di palato molle.
Vaso in cui il sangue scorre dalla periferia al cuore. Nella grande circolazione, le vene contengono sangue venoso che torna al cuore dai vari organi e tessuti, ricco di materiale di rifiuto; nella piccola circolazione polmonare, portano sangue raccolto nei polmoni e quindi carico di ossigeno.
salgono nella gamba seguendo il decorso dei rami arteriosi corrispondenti; confluiscono all'altezza dell'arcata tendinea del muscolo soleo per formare la vena poplitea.
Rami affluenti delle vene tibiali posteriori sono le vene peroniere, satelliti delle arterie omonime.
|
<
|
settembre 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| | | | | | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
|
|
|
|
|
|
|