Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 12/01/2012 @ 12:06:35, in Lettera U, visto n. 1210 volte)
Composto chimico detto anche carbammide. Si presenta come un solido cristallino incolore, solubile in acqua. L’urea è presente nel sangue e nell’urina ed è il prodotto finale della degradazione metabolica delle proteine e metabolita terminale della degradazione dell’azoto. La sua sintesi avviene nel fegato attraverso una sequenza, detta ciclo dell’urea e successivamente passa nel sangue.
Un’elevata concentrazione di urea nel sangue è sintomo di disfunzione dei reni (uremia). La sostanza si diffonde attraverso le membrane del glomerulo e dei tubuli. L’elevata concentrazione nell’urina è la conseguenza dell’attivo riassorbimento tubulare di acqua e sali che supera in intensità il passaggio di urea dall’ultrafiltrato al sangue, per diffusione passiva. In caso di malattie renali l’eliminazione dell’urina è ridotta con conseguente aumento di sangue. La determinazione di urea nel sangue viene effettuata per valutare l’azoto totale non proteico (azotemia).
Di Admin (del 12/01/2012 @ 12:21:18, in Lettera U, visto n. 1896 volte)
Estere della colina nella struttura simile alla acetilicolina di cui possiede parte delle azioni farmacologiche. Viene somministrata per via orale o per via sottocutanea. Produce vasodilatazione, diminuzione della frequenza cardiaca, aumento del tono e della motilità della muscolatura liscia gastrointestinale e delle vie urinarie, stimolazione della secrezione salivare, lacrimale, sudoripara, gastrica (sia di pepsina che di acido cloridrico). Si differenzia dalla acetilcolina in quanto non viene scissa idroliticamente dalle colinesterasi, per cui ha un’azione prolungata. L’azione parasimpaticomimetica è particolarmente forte a livello dell’apparato gastroenterico e della vescica urinaria, per cui il suo impiego è utile nella ipotonia gastrointestinale, nell’ileo paralitico, nella ritenzione urinaria e in tutti i disturbi gastrointestinali in cui si richieda stimolazione del parasimpatico.
Di Admin (del 12/01/2012 @ 12:51:50, in Lettera U, visto n. 1593 volte)
Sindrome tossica che si instaura quando, per effetto di processi patologici di varia natura, l’attività funzionale dei reni è diventata insufficiente rispetto alle necessità dell’organismo. Può dipendere da lesioni renali dirette (glomerulonefrite, pielonefrite, nefropatie vascolari, ecc.) o indirette, da ostacoli al deflusso dell’urina (ritenzione urinaria) o da cause generali che interessino il circolo sanguigno renale (shock, coma diabetico, sindrome da schiacciamento, ecc.). I primi sintomi si manifestano quando la capacità di filtraggio dei reni si riduce sotto il 20-35% e si caratterizzano per aumento dell’azotemia, associato a ipertensione e anemia, mentre al di sotto del 20-25% si verificano disturbi a carico dell’apparato digerente (perdita appetito, nausea, vomito, diarrea), dell’apparato nervoso e muscolare (sonnolenza, apatia, perdita della memoria e negli stati terminali coma), dell’apparato circolatorio (insufficienza cardiaca, pericardite), dell’apparato endocrino e del metabolismo (alterazioni della funzione delle paratiroidi, amenorrea, disturbi del metabolismo del glucosio, dell’insulina, dei lipidi), alterazioni dell’equilibrio idroelettronico e alterazioni cutanee. L’uremia, se non curata, ha un decorso progressivo e può portare alla morte. La terapia è mirata ad abbassare la pressione arteriosa, controllare l’anemia e lo squilibrio idroelettronico. Nei casi più gravi si ricorre al trapianto del renale o alla dialisi.
Di Admin (del 15/06/2011 @ 16:40:53, in Lettera U, visto n. 1436 volte)
Condotto che collega la pelvi renale, ovvero la prima porzione delle vie urinarie, con la vescica. I due ureteri sono simmetrici e la loro funzione è di trasportare l'urina prodotta dal rene verso la vescica. La sua lunghezza è variabile attorno ai 28-29 centimetri per quello destro e di 29-30 per quello sinistro. L'intero tragitto che compie può essere suddiviso in porzione addominale, pelvi e vescicale.
Di Admin (del 12/01/2012 @ 13:06:12, in Lettera U, visto n. 3127 volte)
In chirurgia, asportazione totale o parziale dell’uretere. Si ricorre a questo intervento in presenza di affezioni di diversa natura dell’uretere. La via urinaria interrotta dall’ureterectomia viene ripristinata con una anastomosi termino-terminale tra i due monconi ureterali sani, o attraverso il reimpianto dell’uretere. In questo caso, si può confezionare chirurgicamente una neovescica utilizzando, per esempio, un’ansa duplicata di intestino tenue. L’ureterectomia è parte di un intervento demolitore più esteso che interessa parte o tutto l’organo, il rene e parte della vescica.
Di Admin (del 12/01/2012 @ 13:24:08, in Lettera U, visto n. 4245 volte)
Anomalia congenita a carico dell’apparato urinario. Consiste nella dilatazione cistica dell’estremità ureterale, per cui l’uretere protrude entro la cavità della vescica. E’ ortotopico se si trova alla base della vescica, ectopico se si trova sul collo vescicale o nell’uretra.
I sintomi più frequenti sono infezioni urinarie e formazioni di calcoli. Altri sintomi sono un ritardo di crescita, disturbi gastrointestinali e sovradistensione della vescica.
E’ possibile diagnosticare tale condizione attraverso l’urografia endovenosa.
Nei pazienti affetti si consiglia l’intervento chirurgico. Nei bambini si può tentare l’approccio endoscopico che ha successo in circa la metà dei casi.
Di Admin (del 12/01/2012 @ 13:30:15, in Lettera U, visto n. 1634 volte)
Indagine diagnostica che permette di osservare radiologicamente gli ureteri mediante un mezzo di contrasto introdotto o per via endovenosa o mediante cateterismo.
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