Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Piccola lesione della mucosa degli occhi, della bocca dovuta a infezione.
Afta epizootica
Malattia che colpisce bovini, caprini, suini, cammelli, cervi ed eccezionalmente i cavalli e l'uomo. Caratterizzata da elevata temperatura corporea e da eruzioni vescicolose sulla bocca, sui capezzoli e fra le unghie, è causata da un virus (del genere Aphtovirus) di cui sono state identificate diverse varietà. Ha un periodo di incubazione che va da due a quattordici giorni; la morte dell'animale può sopraggiungere in ogni fase della patologia (la mortalità varia dal 5 al 50% a seconda della gravità delle epidemie). Poiché si diffonde con estrema facilità (l'uomo attraverso le scarpe è uno dei vettori più importanti), provoca epidemie gravissime. Il virus può essere trasmesso dal vento anche a sessanta chilometri di distanza. Il vaccino consente un'immunità di sei mesi ca. L'uomo contrae eccezionalmente l'afta epizootica (febbre aftosa) attraverso il contatto con gli animali (se sono presenti lesioni cutanee o delle mucose) o, soprattutto i bambini, cibandosi di latte non pastorizzato o non bollito o latticini. I sintomi sono febbre, cefalea, la presenza di afte nella bocca e nella gola e, secondo alcuni, anche in organi più interni. L'afta epizootica è patologia non grave, a guarigione sicura, anche se spesso lenta.
Sostanze, generalmente farmacologiche, che possono essere dotate di azione eccitante sugli istinti e sulle funzioni sessuali dell'uomo e della donna. Va rammentato che tale effetto è attestato più da credenze popolari che da dati dimostrati scientificamente.
Perdita completa della voce causata da patologie a carico delle corde vocali o di natura isterica
Perdita completa della voce che rientra nel gruppo delle alterazioni vocali designate con il termine di disfonie, delle quali rappresenta la forma più accentuata. Può essere dovuta ad alterazioni dei tre apparati che concorrono alla produzione della voce: l'apparato respiratorio polmonare, che funge da mantice; l'apparato laringeo, principale organo produttore della voce, grazie al movimento coordinato delle corde vocali; l'apparato risuonatore (bocca, faringe, fosse nasali), che assicura la modulazione della voce. In particolare l'afonia, in quanto forma estrema di disfonia, è soprattutto dovuta a lesioni acute o croniche della laringe che ne compromettono gravemente la motilità: traumi, processi infiammatori comuni o specifici, tumori, paralisi dei muscoli vocali, sia di natura miogena (infiltrazioni infiammatorie, tumori) sia di natura nervosa (paralisi dei nervi periferici da cause svariate). Esistono poi afonie funzionali, non dipendenti da lesioni degli organi vocali, ma dovute a turbe di ordine psichico (isterismo) o a stati di profonda adinamia (v.). La terapia dell'afonia è subordinata alla individuazione della causa determinante, mediante esami laringoscopici ed eventuali ulteriori accertamenti internistici, radiologici e neurologici. Questa da in genere buoni risultati. Nell'afonia da turbe di ordine psichico buoni risultati si ottengono con gli antispastici.
Di Admin (del 09/01/2012 @ 14:21:28, in Lettera A, visto n. 1084 volte)
Sostanze cancerogene elaborate da specie fungine appartenenti alla classe degli Aspicomiceti o da alcune muffe che contaminano, in particolare nei paesi caldi, i cereali conservati e le arachidi. Le intossicazioni riguardano per lo più gli animali nei quali provocano alterazioni al fegato e in alcuni casi carcinoma epatico.
Le aflatossine possono essere catalogate tra i pochi fattori di cancerogenesi alimentare nell’uomo.
Disturbo causato da lesioni cerebrali a carico dei centri del linguaggio che si manifesta con la difficoltà di articolare e comprendere le parole. L'afasia si può suddividere in motoria e sensoriale. Il primo caso è caratterizzato da un'incapacità da parte di chi ne è affetto di esprimersi verbalmente, non accompagnata da reali difficoltà percettive. Il secondo tipo, invece, inibisce le facoltà di analisi e comprensione del soggetto, impedendogli l'apprendimento delle tecniche di espressione (parola, scrittura e gestualità).
Cosa è l’afasia?
L’afasia è un disturbo della comunicazione verbale causato da una malattia cere-brovascolare acuta (ictus), da un trauma cranico, da un tumore cerebrale o da altre malattie neurologiche
Come si manifesta?
La persona mostra difficoltà:
a capire ciò che viene detto e ad esprimersi sia verbalmente che a gesti
a scrivere, leggere, fare i calcoli
a indicare le cose, riconoscere l’ora, orientarsi, usare gli oggetti
a comunicare i propri stati d’animo
A quali altri disturbi si può associare?
La persona può mostrare difficoltà:
a muovere gli arti di destra (paresi/paralisi)
a vedere un oggetto situato nella parte destra del suo campo visivo (emianopsia)
a percepire il tatto o il calore nella metà destra del suo corpo (ipoe-stesia)
a deglutire (disfagia)
La persona con afasia
si stanca più facilmente
è meno attenta
in certi momenti appare tranquilla, in altri un piccolo insuccesso nell’e-sprimersi o nel fare qualcosa può provocare irascibilità o reazioni ec-cessive
può apparire confusa se alla conversazione partecipano più persone
si esprime meglio con frasi automatiche (per esempio : "come stai?" "buongiorno"...). Imprecare, cantare, recitare preghiere sono anche questi esempi di linguaggio automatico
può ripetere facilmente alcune parole dopo averle sentite, anche se non le sa pronunciare spontaneamente
Che cosa si può fare per facilitare la persona afasica nella comunicazione?
Incoraggiare la persona a usare tutte le modalità di comunicazione (gesti, disegni, espressioni del volto)
Attirare la sua attenzione prima di iniziare a parlare (chiamarla o toccarla sul braccio)
Accompagnare le parole con i gesti; usare il disegno e la scrittura per facilitare la comprensione
Usare frasi brevi e semplici
Lasciare il tempo necessario per rispondere alle domande
Imparare a capire quello che vuole esprimere anche da una frase incompleta o da un gesto, o dalla mi-mica
Verificare sempre che la persona abbia capito ciò che si sta dicendo
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