Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Definita anche tachipnea transitoria del neonato, è un disturbo respiratorio del neonato che colpisce prevalentemente i nati con intervento o comunque prematuri, fattore di rischio costituisce la presenza di diabete nella madre.
Fra i sintomi e i segni clinici ritroviamo respirazione accelerata, cianosi.
Il trattamento consiste nella somministrazione di ossigeno, nei casi più gravi occorre una ventilazione meccanica, dopo pochi giorni dalla nascita solitamente si normalizza la situazione.
Farmaci
Liponorm, Medipo, Sinvacir. Sivastin, Zocor.
Indicazioni
Trattamento dell'ipercolesterolemia primaria che non risponde al solo impiego della dieta. Nei pazienti con cardiopatia coronarica è indicato per ridurre eventi acuti e rallenta la progressione della aterosclerosi coronarica.
Controindicazioni
Contrindicata nel periodo di gravidanza, durante l'allattamento e in quei soggetti con insufficienza epatica e alcolismo.
Interazioni
Sono conosciute interazioni con antifungini, anticoagulanti cumarinici, niacina o acido nicotinico ad alte dosi, ciclosporine, derivati dell'acido fibrico come fenofibrato e gemfibrazil.
Vedi Ortosimpàtico.
La silimarina è un composto di flavonolignani formato da silibina, silicristina e silidianina. Si trova in molte piante e in particolar modo nel cardo mariano, pianta utilizzata per le sue proprietà fitoterapiche nei confronti del fegato.
In effetti, le capacità epatoprotettive della silimarina sono state dimostrate più volte; la sostanza appare in grado di aumentare la sintesi delle proteine epatiche e di inibire quella dei radicali liberi.
Viene utilizzata come coadiuvante nel trattamento di epatiti e intossicazioni epatiche. Non ha particolari controindicazioni, se non un certo effetto lassativo quando viene assunta in dosi elevate.
Farmaci
Legalon, Silimarina.
Indicazioni
Trattamento degli stati di sofferenza del parenchima epatico di varia origine e natura, epatiti acute infettive e tossiche, stati post-epatitici, epatopatie da cause metaboliche, tossiche e infettive, cirrosi epatica e steatosi.
Controindicazioni
Controindicata nei casi di ipersensibilità accertata verso il prodotto e in soggetti con gravi ostruzioni delle vie biliari.
Interazioni
Non sono state evidenziate interazioni con altri farmaci.
La sifilide è una malattia infettiva a trasmissione sessuale diffusa in tutto il mondo. Secondo la tradizione, fu introdotta in Europa dai marinai di Cristoforo Colombo di ritorno dall'America e, in Italia, dalle armate dei soldati di Carlo VIII nel '400 che causarono un'epidemia.L'infezione è causata dall'agente Treponema pallidum, una spirocheta (dal greco speira, spirale) lunga 6-15 m, ovvero un batterio dalla caratteristica forma di bastoncino ricurvo elicoidale. Nel 2001 è stata completata l'intera sequenza del genoma di questo batterio. Si contrae quando c'è un'erosione cutanea o di mucosa, quasi sempre attraverso il rapporto sessuale, ma anche tramite l'utilizzo di oggetti contagiati, come bicchieri, rasoi ecc., mediante trasfusione di sangue o plasma infetto e per via transplacentare.
La malattia evolve in tre fasi distinte: nella prima compare sui genitali (sul prepuzio negli uomini o sulle grandi labbra nelle donne) un nodulo duro e indolore (sifiloma), localizzato sul rivestimento cutaneo o mucoso, in corrispondenza del punto d'ingresso del treponema. Tale lacerazione va presto incontro a ulcerazione e si ha anche un'adenopatia a carico delle linfoghiandole della regione. L'inequivocabilità dei sintomi di questa prima fase permette di intervenire terapeuticamente, prima che inizi il periodo secondario.
In seguito compare la febbre e un'eruzione cutanea generalizzata, con il gonfiore che interessa le ghiandole linfatiche. La malattia a questo punto può evolvere in modo benigno, in un terzo dei casi, con la guarigione spontanea, oppure rimanere latente (il test al Treponema risulta sempre positivo) o, nell'ipotesi infausta, evolvere verso la fase terziaria (dopo pochi mesi o anche molti anni, fino a 25), quando le lesioni attaccano le valvole cardiache, il cervello e il midollo spinale e potenzialmente tutti gli organi del corpo. Se la sifilide non viene curata adeguatamente nelle prime fasi, la malattia diventa letale. Le gomme luetiche sono le caratteristiche espressioni anatomopatologiche di questo periodo e consistono in noduli duri di diverse dimensioni e a lento ritmo di accrescimento che con il tempo possono rammollirsi, riempirsi di un liquido gommoso pieno di spirochete e ulcerarsi. L'infiltrazione di queste gomme nel sistema nervoso centrale, nelle viscere e nelle ossa porta a lesioni la cui gravità varia in relazione all'organo colpito.
Dal momento che il batterio è in grado di passare la placenta e infettare il feto, si parla anche di sifilide congenita, che si osserva nel neonato, figlio di una madre affetta da sifilide, ed è piuttosto simile alla sifilide secondaria. Può avere manifestazioni precoci e tardive. Tra quelle precoci, già presenti al momento della nascita o nei primi mesi di vita, vi sono le manifestazioni cutanee, cartilaginee, viscerali e una caratteristica infiammazione della mucosa nasale. Tra le alterazioni tardive invece vi sono lesioni nervose, gravissime alterazioni sensoriali e malformazioni ossee. Se la malattia è contratta in gravidanza, può portare all'aborto e alla morte del feto.
Un tempo malattia pericolosissima e molto spesso letale, è studiata con successo dal 1905, anno in cui due ricercatori tedeschi Schaudinn e Hoffman individuarono il batterio. Nel 1910 Wassermann introdusse il test seriologico che porta il suo nome per la ricerca del Treponema nel corpo umano. La sifilide è curata adeguatamente con la scoperta della penicillina (1943) a opera di Fleming, Abraham e Chain. In particolare la terapia prevede la somministrazione di benzilpenicillina con la completa remissione della malattia e la negativizzazione dei test seriologici. La terapia non permette però di rimediare eventuali danni a carico degli organi eventualmente già in atto. Per questo motivo è importante la prevenzione, evitando rapporti con partner infetti e utilizzando sempre il profilattico e, nel caso di infezione, un tempestivo intervento per la profilassi antibiotica.
La sifilide e' una
malattia complessa sessualmente trasmissibile causata dal
batterio Treponema pallidum. Fu descritta per la prima volta nel
XVI secolo e si ritiene che sia stata importata dalle Americhe
dopo i primi viaggi degli Spagnoli. Nei Paesi industrializzati,
l'incidenza della sifilide inizio' a calare verso la fine del
1800, per poi avere un altro picco dopo la prima guerra mondiale.
Dopo la seconda guerra mondiale, grazie anche alla disponibilita'
di metodi diagnostici efficaci e al trattamento con antibiotici,
la malattia ebbe una nuova riduzione, ma negli ultimi anni la sua
incidenza e' andata aumentando sia nei Paesi in via di sviluppo
che in alcuni Paesi europei. Dopo l'Aids, la sifilide, che ha una
incidenza annua di 12 milioni di nuovi malati nel mondo, e' la
malattia sessualmente trasmissibile con il piu' alto tasso di
mortalita'.
Si tratta di una malattia genitale che causa ulcere ed
escoriazioni e facilita la trasmissione dell'Aids. Si trasmette
di persona in persona direttamente attraverso le ferite e le
ulcere che si formano nelle zone genitali, rettali e sulla bocca
a seguito di contatto sessuale. La sifilide si sviluppa in
diversi stadi, ciascuno caratterizzato da sintomi e decorso
diverso. La malattia puo' facilmente essere trasmessa fin dal
primo stadio.
Grazie a un semplice test diagnostico e a
una elevata efficacia della cura antibiotica, e' oggi una
malattia potenzialmente controllabile dai sistemi di sanita'
pubblica. Se non e' trattata adeguatamente pero' puo' causare
danni al sistema nervoso, ai vasi arteriosi, disordine mentale ed
eventualmente, morte. Le malattie sessualmente trasmissibili, e
quindi anche la sifilide, possono essere trasmesse solo da un
partner infetto a uno non infetto durante l'atto sessuale. Una
buona misura di prevenzione e' quindi l'uso di preservativi di
lattice. Tuttavia, le ferite e le ulcere cutanee possono
trasmettere l'infezione anche durante il sesso orale o qualunque
altro contatto cutaneo con le zone infette. E' quindi necessario
fare attenzione a qualunque sintomo visibile. La scomparsa dei
sintomi non e' pero' indice dell'assenza di malattia, che anzi
puo' essere in una fase progressiva verso lo stadio latente. Solo
un'efficace azione di educazione a comportamenti sessuali
responsabili e a rivolgersi ai servizi di salute per una diagnosi
e trattamento precoci possono prevenire la trasmissione
dell'infezione stessa. Il trattamento della malattia e'
facilmente ottenibile con l'uso dell'antibiotico penicillina. La
preparazione, il dosaggio e la lunghezza del trattamento
dipendono dallo stadio della malattia e dalle sue manifestazioni
cliniche. L'efficacia di questo trattamento e' stata confermata
da molteplici casi studio, da trial clinici e da cinquant'anni di
esperienza clinica.
Oltre al trattamento antibiotico, la persona infetta deve
astenersi da qualunque attivita' sessuale con nuovi partners fino
alla completa guarigione delle ferite. Inoltre, e' necessario
effettuare test diagnostici e trattamento anche sui partner
sessuali del paziente.
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