Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Caduta di capelli o di peli causata da stati morbosi o da trattamenti chemioterapici. Un caso molto comune di alopecia è quella che viene definita seborroica. Tale forma colpisce principalmente gli individui di sesso maschile e si manifesta in età precoce (attorno ai 20 anni) con una desquamazione del cuoio capelluto, seguita dalla perdita dei capelli. La patologia ha origine nella parte frontale e superiore del capo e, normalmente, risparmia le regioni temporali e la nuca.
L'aloe è una pianta succulenta perenne a portamento arbustivo.
È una pianta autosterile, si riproduce perciò solo con l'impollinazione incrociata, in quanto i fiori maschili e quelli femminili della stessa pianta non si incrociano tra loro.
Da millenni l'aloe viene utilizzata per le sue proprietà, ma un suo sfruttamento di natura farmaceutica parte soltanto nel 1959, quando un farmacista americano, Bill Coats, mise a punto un procedimento per dar vita a una commercializzazione senza più problemi di ossidazione e fermentazione.
Tra le varie proprietà mediche riconosciute, l'aloe:
1) stimola la crescita dell'epitelio sulle ferite;
2) dona un senso di energia e di benessere generale;
3) ha proprietà cicatrizzanti e antiinfiammatorie;
4) dà sollievo in caso di ustione;
5) favorisce l'idratazione dell'epidermide;
6) dà sollievo in caso di prurito e presenta qualità analgesiche.
Le uniche controindicazioni riguardano la presenza al suo interno dell'aloina, una sostanza con effetto lassativo e irritativo del colon che si ritiene abbia anche un potere abortivo in caso di gravidanza.
1 Pianta perenne della famiglia delle Liliacee a cui appartengono molte specie soprattutto africane. 2 Denominazione dell'agave americana che ha foglie molto simili a quelle delle piante di aloe. 3 Droga medicinale che si ricava dal succo delle foglie di alcune specie di aloe che viene condensato tramite evaporazione.
Aloe vera
Varietà di aloe (Aloe Barbadensis Miller). I riferimenti terapeutici risalgono a 5.000 anni fa (nel 1862 G. Ebers ne scoprì traccia in un papiro egiziano). L'unico campo in cui l'aloe vera ha dimostrato un'efficacia reale e notevole è quello dermatologico. Il suo impiego risale al 1942 quando un ingegnere chimico americano, R. Stockton curò una grave ustione dovuta al sole della Florida con una polpa gelatinosa estratta dall'aloe vera. Proseguì le ricerche e riuscì a stabilizzare il gel (per evitarne l'ossidazione). Dagli anni '50 sono moltissime le ricerche sull'impiego dell'aloe in dermatologia, in particolare nella cura delle ustioni dove i risultati sono eccellenti (da citare nel 1995 la cura delle vittime dell'attentato di Oklahoma City da parte di T. Moore che aveva all'attivo già 4.000 casi di ustioni trattati in tal modo). Attualmente l'aloe vera è utilizzata per curare ustioni, escoriazioni, scottature ed eritemi solari e come idratante per pelli secche, arrossate e screpolate. Molti prodotti con nomi commerciali blasonati si basano su aloe vera.
Sale costituito da solfati doppi di metalli monovalenti e trivalenti. I metalli trivalenti possono essere alluminio, cromo, manganese, ferro, cobalto, titanio, vanadio, rodio, gallio, indio, iridio. Il più noto e tipico degli allumi è l'allume di rocca o potassico, che è il solfato doppio di alluminio e potassio; viene utilizzato come astringente, emostatico e caustico.
Stato di allucinazione in una persona per altro normale.
Sostanza naturale o sintetica, che provoca disturbi del sistema nervoso centrale con conseguente comparsa di allucinazioni. In Asia e nelle Americhe, le popolazioni autoctone utilizzano fin dall'antichità allucinogeni di origine vegetale (come la mescalina) a scopo rituale durante le cerimonie religiose. I conquistatori e i mercanti europei li diffusero anche nel vecchio continente a partire dal XVII sec. Tali sostanze, utilizzate in medicina a scopo psicoterapeutico, si sono in seguito diffuse con fini esclusivamente voluttuari. Attualmente gli allucinogeni più diffusi sono le anfetamine e il potentissimo LSD (composto dell'acido lisergico, derivato dalla segale cornuta).
Percezione in assenza di eccitamento dei recettori sensoriali. L'allucinazione può essere semplice o multipla e può essere costituita da percezioni visive, uditive, olfattive, gustative e cenestesiche, cioè di movimento. Chi soffre di allucinazioni può vedere persone, udire voci, sentire odori e gusti, percepire sensazioni provenienti da organi interni, senza che in realtà esistano i corrispondenti stimoli.
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