Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Vaso sanguigno destinato a portare il sangue dal cuore sinistro (sangue ossigenato) alla periferia (grande circolo) o dal cuore destro (sangue da ossigenare) agli alveoli polmonari (piccolo circolo).
Le cause di arrossamento del glande (balanite), del prepuzio (postite) o di entrambi i distretti (balanopostite), possono essere sia di natura venerea (es. sifiloma primario, infezione da candida, etc) che non venerea (es. balanopostite irritativa, balanite di Zoon, psoriasi genitale, etc). Al momento della visita dermatologica venereologica, saranno ricercate le possibili cause di rossore genitale, mediante un'attenta osservazione clinica ed eventuali esami di approfondimento diagnostico (es. esame colturale, ricerca clamidia, esami sierologici, etc). La terapia del rossore al glande, dipenderà ovviamente dalle cause scatenanti e dal tipo di diagnosi al momento della visita. Un arrossamento del glande scatenato da un'infezione da candida, sarà ovviamente curata in maniera diversa da una sifilide primaria o da un herpes genitale.
L'Arnica è un'erba medicinale della famiglia delle Asteraceae, ghiandolosa, perenne, a fusto eretto e mediamente robusto, alta 20 - 60 cm, dai grandi capolini di colore giallo aranciato con caratteristici petali "spettinati" e dal gradevole odore aromatico.
Le sue proprietà terapeutiche vengono sfruttate in forma di estratto o tintura per le ecchimosi e i dolori articolari, ma risulta velenosa se ingerita. Viene utilizzata anche come trattamento in caso di traumi e contusioni, ma in dosi eccessive può provocare anche paralisi e tachicardia. Sotto forma di crema, viene usata anche per i dolori reumatici e per l'alopecia. In omeopatia, l'Arnica si usa per alleviare gli effetti di contusioni, strappi e sindromi influenzali.
L'arginina è un amminoacido polare basico. Il nome deriva dal latino argentum, perché fu isolata per la prima volta precipitandone il sale d'argento.
Può subire processi di metilazione grazie al gruppo amminico terminale ed è fortemente rappresentata all'interno delle proteine istoniche, dove proprio grazie alla sua capacità di metilarsi, si riserva come componente fondamentale per la regolazione dell'espressione genica.
L'arginina è considerata essenziale per i bambini, nel senso che va assunta tramite l'alimentazione perché l'organismo non è ancora in grado di sintetizzarla, cosa che invece avviene in età adulta nel ciclo dell'urea.
Viene commercializzata anche come prodotto coadiuvante della oligoastenospermia, una condizione di insufficiente produzione di spermatozoi, e come stimolante per il rilascio dell'ormone della crescita.
Atrofia muscolare spinale progressiva con lento decorso. Si ha degradamento ed atrofia dei muscoli in conseguenza al deperimento delle cellule delle corna anteriori del midollo spinale. Inizialmente interessa i piccoli muscoli delle mani per poi proseguire verso i muscoli dell’avambraccio, del braccio, al cingolo scapolare e agli arti inferiori. È associata ad assenza dei riflessi propriocettivi e a fascicolazioni
La cisti aracnoidea è un’anomalie congenita che si forma durante lo sviluppo per un’alterata separazione della membrana aracnoidea. Sono situate in uno sdoppiamento dell'aracnoide (membrana che avvolge il Sistema Nervoso Centrale) e contengono liquor limpido. Le più comuni localizzazioni sono nella fossa media, vicino al lobo temporale, o in sede soprasellare, vicino al terzo ventricolo. Comunque, le cisti possono formarsi in tutto lo spazio del compartimento intracranico, inclusa la fossa cranica posteriore.
Il contenuto della cisti è un liquido limpido, di composizione chimica simile a quella del liquor. L’aumento volumetrico nel tempo della c. a. può dipendere dalla differenza tra le concentrazioni di sodio o proteine del liquido cistico e quelle del liquor, o da un meccanismo idrodinamico a valvola (penetrazione di liquor nella cisti supportata dalle pulsazioni dei vasi arteriosi); in alcuni casi le cellule aracnoidee della parete cistica hanno capacità secretorie.
Le c. a. acquisite, molto più rare, solitamente sono conseguenti a interventi chirurgici, traumi, tumori, episodi di emorragia subaracnoidea o esiti di encefaliti (nell’infanzia). La loro patogenesi riconosce il sequestro di una certa quantità di liquor a causa di una cicatrice gliale; si accrescono in modo simile alle congenite. Le c. a. sono molto spesso asintomatiche e ben tollerate, e si manifestano clinicamente se crescono di dimensioni o se sono sede di complicanze: rottura della cisti, emorragia intracistica che crei rapidamente effetto massa o un ematoma sottodurale. I segni focali (dipendenti cioè dalla localizzazione) sono da compressione delle aree nervose adiacenti.
L'appendicite è una malattia infiammatoria acuta, cronica o ricorrente, che interessa l'appendice cecale (un diverticolo cavo lungo circa 1 cm che si trova nell'intestino ceco, sotto la valvola ileo-cecale). L'appendice, poiché è di piccolo diametro ed è ricca di tessuto linfatico, può ostruirsi con una certa facilità ed essere invasa dai batteri presenti nell'intestino, con conseguente formazione di ulcere. Questa patologia colpisce più frequentemente soggetti di sesso maschile, di età compresa fra i 10 e i 30 anni, soprattutto nei paesi industrializzati. I sintomi iniziali sono dolore addominale e malessere non localizzati, mentre con l'aggravarsi della patologia il dolore diviene più intenso e localizzato nel quadrante inferiore destro dell'addome, accompagnato da febbre, nausea, vomito, diarrea o stitichezza. Se non si interviene per tempo, nei casi più gravi l'addome si contrae e si può arrivare anche a uno stato di shock.
L'appendicite acuta si distingue in varie forme. Quella catarrale presenta un organo integro, ma arrossato e gonfio; se l'infiammazione non guarisce può evolvere verso l'appendicite flemmonosa. In questo caso vi è la formazione di pus e la sua diffusione nei tessuti circostanti, con il rischio di causare una peritonite. La forma più grave di appendicite acuta è la gangrenosa, caratterizzata da necrosi e ingrossamento dell'appendice, che può perforarsi e provocare una peritonite acuta diffusa. Le appendiciti cronica e ricorrente danno origine a sintomi meno chiari e più difficilmente classificabili.
Le forme meno gravi possono essere affrontate con una dieta appropriata e una terapia antibatterica. Per le forme acute (ma anche per quelle meno gravi, ma che non guariscono con terapie antibatteriche) la terapia prevista è quella chirurgica, con asportazione dell'appendice cecale. Nei casi più gravi si deve intervenire con una terapia antibiotica alcuni giorni prima di effettuare l'intervento. I farmaci antidolorifici e antispastici sono sconsigliati, perché possono ostacolare una diagnosi precisa.
|
<
|
ottobre 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|