Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Danno fisico riprtato in seguito a cambiamenti di pressione atmosferica, a carico di tessuti corporei. Un barotrauma colpisce tipicamente spazi aerei intracorporei nel momento in cui il si effettuano bruschi passaggi da o verso ambienti a pressione più elevata, come nel caso di immersioni subacquee o atterraggi o decolli aerei. In corso di un’immersione è importante compensare, cioè aumentare il volume di aria nelle trombe di Eustachio per bilanciare la compressione in volume dell’aria, ed esalare aria dai polmoni, per evitare una eccessiva distensione, in fase di risalita per evitare il barotrauma. Gli organi più soggetti a barotrauma in occasione di immersione subacquee sono l’orecchio medio, i seni paranasali, i polmoni, gli occhi e la cute.
Disturbo provocato da variazioni di pressione atmosferica, specialmente se improvvise.
Recettore presente nei vasi sanguigni che viene stimolato dall'incremento della pressione del sangue e che ha il compito di regolarne il livello per via riflessa. L'attivazione del recettore è dovuta a una distensione del vaso. Il termine barocettore identifica anche gli elementi nervosi deputati alla ricezione degli stimoli pressori cutanei, noti con il nome di corpuscoli di Pacini.
Sindrome causata da una carenza di vitamica C (acido ascorbico). Si manifesta soprattutto nei lattanti alimentati con latte artificiale. La vitamina C è necessaria per la biosintesi del collageno, la proteina strutturale del tessuto connettivo. I sintomi dello malattia sono molteplici tra cui: modificazioni patologiche di denti e gengive, fragilità dei vasi sanguigni e dei capillari, difficoltà di guarigione delle ferite e formazione di ulcere, tumefazioni dolorose in corrispondenza delle epifisi delle ossa lunghe e delle articolazioni costo-cartilaginee. Le coste presentano nodulazioni in parte simili a quelle che si hanno nel rachitismo. La terapia consiste nella somministrazione di vitamina C.
Forma di scorbuto infantile che si manifesta nei bambini nutriti con latte artificiale sterilizzato. È dovuto ad una carenza di vitamina C.
Termine che indica i residui di solfato di bario nel tubo digerente in seguito alla sua ingestione per esami radiografici dell'apparato digerente che usano tale sostanza come mezzo di contrasto. I barioliti possono causare disturbi, vanno perciò eliminati con la somministrazione di purgani oleosi o con clisteri.
Il carbonato, l'idrato e il cloruro di bario sono sali assorbibili fortemente tossici. I sintomi dell'intossicazione acuta sono convulsioni e tremori. La dose letale di bario assorbito corrisponde a 1 g. L'intossicazione può portare alla morte a causa della depressione cardiaca e respiratoria. La terapia, che deve essere rapida, consiste nella somministrazione orale di un solfato solubile in acqua che faccia precipitare il bario come solfato insolubile.
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