Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Arteria del circolo cerebrale che si forma dalla confluenza delle due arterie vertebrali; scorre entro il cranio tra il ponte di Varolio e la base dell'osso occipitale, per dare poi origine, alla sua biforcazione alle arterie cerebrali posteriori.
Detto anche morbo di Graves, o gozzo tossico diffuso, è una forma di ipertiroidismo molto diffusa. Colpisce maggiormente le donne attorno ai 40 anni;. È una malattina immunologica cioè un fattore immunitario, forse geneticamente determinato, scatena nel soggetto una reazione anticorpale contro i propri tessuti tiroidei (autoimmunità). È stata determinata in effetti una predisposizione familiare a sviluppare la malattia.
La sintomatologia del morbo di Basedow comprende agitazione, ansia, insonnia, tachicardia, eccessiva sudorazione e intolleranza al caldo. Talvolta è presente oftalmopatia o orbitopatia, l'interessamento oculare interessa circa un terzo dei malati. Possono essere presenti anche tremori, soprattutto alle mani, stanchezza e alterazione del ciclo mestruale, mentre il peso corporeo frequentemente diminuisce. Per diagnosticare la malattia si effettuano gli esami del sangue per evidenziare i livelli elevati degli ormoni tiroidei (fT3 ed fT4) e l'ormone tireostimolante (Tsh) completamente soppresso (valori vicino allo zero). Per confermare la malattia si esegue il dosaggio degli anticorpi, ecografia e scintigrafia tiroidea. La terapia di tipo farmacologico si basa sull'uso di tioamidi per annullare l'iperproduzione degli ormoi tiroidei. La terapia chirurga mira a rimuovere la tiroide. Infine la terapia radiometabolica con l'isotopo radioattivo iodio 131 è quella attualmente più usata.
Tumore maligno della cute che deriva dalle cellule basali dell'epidermide. E' un tumore correlato a diversi fattori tra cui la prolungata esposizione solare, la pelle chiara, la familiarità. A differenza dello spinalioma non insorge su lesioni precancerose. Ha una evoluzione molto lenta (cresce nel giro di anni). La malignità è "locale" ed è principalmente correlata alla sede di insorgenza. La sua evoluzione è caratterizzata da un progressimo aumento di dimesioni, con erosione dei tessuti circostanti e profondi. Non è seguito da metastasi linfonodali o a distanza, in quanto le cellule sono strettamente collegate tra loro e allo stroma circostante. Clinicamente si presenta come una chiazza rossastra, circondata da una bordo perlato al confine esterno della lesione. La terapia è chirurgica e consiste in una asportazione della lesione mediante biopsia escissionale. Ha comunque una elevata frequenza di recidive locali.
Sono due ghiandole esocrine situate una per lato sulle grandi labbra della vagina; presiedono alla secrezione di un liquido viscoso, incolore, ad azione lubrificante, che viene prodotto durante il coito.
Infiammazione delle ghiandole di Bartolino, spesso associata a infiammazione vulvo-vaginale.
Sistema fisiologico di separazione fra circolazione sanguigna e liquido cefalorachidiano, è una membrana selettiva che regola gli scambi fra sangue, encefalo e liquor permettendo il passaggio di alcune sostanze ma non di altre. La barriera ematoencefàlica controlla costantemente che nel sistema nervoso centrale vengano introdotti i metaboliti necessari e rimosse le sostanze dannose. È costituita dai capillari cerebrali, dai plessi corioidei e dall'aracnoide. Diverse condizioni patologiche e alcune sostanze possono alterare la normale funzionalità della barriera ematoencefalica, quali ischemia, stato ipertensivo acuto, crisi convulsive, meningiti, etc.
Danno fisico riprtato in seguito a cambiamenti di pressione atmosferica, a carico di tessuti corporei. Un barotrauma colpisce tipicamente spazi aerei intracorporei nel momento in cui il si effettuano bruschi passaggi da o verso ambienti a pressione più elevata, come nel caso di immersioni subacquee o atterraggi o decolli aerei. In corso di un’immersione è importante compensare, cioè aumentare il volume di aria nelle trombe di Eustachio per bilanciare la compressione in volume dell’aria, ed esalare aria dai polmoni, per evitare una eccessiva distensione, in fase di risalita per evitare il barotrauma. Gli organi più soggetti a barotrauma in occasione di immersione subacquee sono l’orecchio medio, i seni paranasali, i polmoni, gli occhi e la cute.
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