Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Vedi Comportamentismo
Farmaci
Becotide, Clenil, Clenilexx, Clipper, Menaderm Simplex, Prontinal, Rinoclenil, Topster, Turbinal
Indicazioni
Trattamento dell'asma bronchiale. Controllo della evoluzione della malattia asmatica e delle condizioni di broncostenosi. Riniti allergiche e vasomotorie. Affezioni infiammatorie delle cavità nasali e del tratto rinofaringeo. Dermatosi steroido-sensibili, eczemi da contatto, disidrosi, punture da insetto. Colite e proctosigmoidite ulcerosa in fase di primo attacco o di riacutizzazione.
Controindicazioni
Controindicato nei soggetti con infezioni virali e tubercolari attive o quiescenti locali, nel primo trimestre di gravidanza e nelle affezioni virali della cute.
Interazioni
Non sono state evidenziate interazioni con altri farmaci
Farmaci usati per il trattamento della tosse, soprattutto quando questa crei molto fastidio, ad esempio impedisce il sonno. Tali farmaci agiscono sulle strutture nervose che intervengono nel riflesso.
Acronimo che indica un insieme di pratiche relazionali e/o preferenze sessuali basate sulla dominazione e la sottomissione:
Bondage & Disciplina (B&D);
Dominazione & Sottomissione (D&S o DS);
Sadismo & Masochismo (S&M o SM).
Queste pratiche, che fuori da un contesto di piena consensualità sono comunemente assimilate alla violenza sessuale, diventano, all'interno del BDSM, fonte di soddisfazione reciproca nonché stimolo per la costruzione di un più profondo rapporto interpersonale.
Nel BDSM il "sottomesso" accetta di essere tale; inoltre, i limiti e le regole del rapporto sono definite sulla base di un accordo paritario accettato da ambo le parti in maniera consapevole e consensuale. Anche nel caso di un rapporto TPE, in cui il dominante ha il totale controllo sul sottomesso, sussiste la possibilità, per il sottomesso, di ritirare il proprio consenso in qualsiasi momento. In mancanza di tali requisiti qualsiasi pratica SM è da considerarsi un grave abuso ed è illegale.
Lo scopo è un'interazione bidirezionale positiva per entrambi. Non necessariamente tuttavia questa soddisfazione deve essere intesa come pari opportunità di raggiungere il piacere sessuale: in alcune tipologie di rapporti BDSM (in particolare relazioni 24/7) il piacere sessuale di un partner è limitato in funzione del piacere dell'altro, in questo caso la soddisfazione del partner sottomesso è soprattutto di natura psicologica.
l piacere tratto da un rapporto BDSM è legato alla dinamica del potere che intercorre fra sottomesso e dominante. L'umiliazione e la libertà di disporre del sottomesso esalta e gratifica il senso di potere del dominante, mentre il sottomesso è gratificato dall'assenza di potere (al quale è associato una certa quota di stress, come ad esempio quella legata all'azione e al dover prendere decisioni) e dalla sensazione di impotenza dinanzi al partner supervalutato, sottolineata e amplificata dall'essere inerme di fronte agli stimoli che il dominante infligge o elargisce agendo da soggetto attivo.
In un rapporto BDSM non mancano mai però momenti di grande tenerezza, in cui non c'è né dolore né tensione emotiva, ma solo grande rilassamento per entrambi i partner. Solitamente al termine di un rapporto BDSM il partner dominante pratica l'aftercare nei confronti del sottomesso, ovvero si dedica con affettuosa attenzione alla sua cura elargendogli spesso anche dei "premi". Nei rapporti non continuativi è la "riappacificazione" alla fine di un gioco di dominazione, mentre nei rapporti 24/7 questi momenti possono essere più casuali e non collegati a qualche specifica situazione.
Una ricerca basata sulla somministrazione di questionari psicologici sia a soggetti praticanti il BDSM che ai non praticanti, ha evidenziato che gli amanti del BDSM risultano più estroversi, più aperti a nuove esperienze, più coscienti di sé e meno nevrotici rispetto ai cosiddetti "normali".[2] Secondo i ricercatori, gli appassionati di BDSM avrebbero una maggiore consapevolezza dei propri bisogni e desideri sessuali, con la conseguente diminuzione della frustrazione nelle relazioni fisiche ed emotive che tutto ciò implica.
Il sesso nella sua forma tradizionale è presente in misura minoritaria nel rapporto BDSM, se non addirittura completamente sublimato, ciò nonostante i normali rapporti di coppia sono chiamati con il termine anglosassone vanilla (vaniglia, appunto, dal gusto piacevole ma non particolarmente saporita) a sottolineare la minore intensità emotiva rispetto ai rapporti BDSM.
Sigla di Bacillodi Calmette-Guérin. È il ceppo responsabile della rubercolosi bovina che ha perso quasi completamente la sua virulenza. In genere, si adopera il vaccino liofilizzato, inoculato nel braccio per via intradermica in un’unica dose. Dal novembre 2001, la vaccinazione antitubercolare (BCG) è obbligatoria soltanto per chi opera in ambienti ad alto rischio, come il personale sanitario. Il BCG ha anche un effetto stimolante sulle reazioni immunitarie dell’organismo e per questo è usato talvolta per la cura di alcune neoplasie.
O semplicemente fago. Virus che infetta cellule batteriche. Ogni batteriofago può infettare solo una specie di batteri e poche altre a essa correlate. I batteriofagi, le cui dimensioni sono comprese ta i 200 Ã e i 1000 Ã, sono costituiti da un involucro proteico detto testa, nel quale è contenuta una molecola di acido nucleico (DNA o RNA), e da una coda cava tramite la quale il fago si fissa alla superficie del batterio e inietta l’acido nucleico all’interno di esso. Quando l’acido nucleico penetra in un batterio, vengono sintetizzati nuovi batteriofagi che determinano la lisi e la morte della cellula infettata. Esistono batteriofagi virulenti, che provocano la lisi del batterio infettato, e batteriofagi temperati che convivono con il batterio senza danneggiarlo.
microrganismi unicellulari, procarioti, detti anche schizomiceti (per la loro somiglianza biologica con i funghi), di dimensioni variabili da 0,2 a 10 micronmetri. Sono caratterizzati dalla presenza di una parete cellulare e dall’assenza di clorofilla. Dalla loro forma, conferita dalla parete cellulare, spesso deriva il nome.
Cocchi e bacilli
I tipi morfologici fondamentali sono due: microrganismi sferici, detti cocchi, e microrganismi cilindrici, detti bacilli. Sia i cocchi sia i bacilli spesso non si trovano isolati, in quanto durante la divisione cellulare la separazione di ciascuna cellula può risultare incompleta: si hanno così cocchi a coppia (diplococchi), o a catena (streptococchi), o a grappolo (stafilococchi), o cocchi a tetrade (sarcine). Anche i bacilli possono avere morfologie alquanto diverse: si distinguono forme a bastoncino (bacilli propriamente detti), forme streptobacillari (quando i bacilli si moltiplicano ma non si distaccano, dando luogo a formazioni simili a canne di bambù), forme assottigliate alle estremità (bacilli fusiformi), bacilli con una o due curve (vibrioni o spirilli), o elementi con molte curve ( spirochete). I batteri possono essere mobili o immobili, e la motilità è dovuta alla presenza di appendici filamentose, dette flagelli o ciglia, che possono variare per posizione, numero e lunghezza. La struttura dei flagelli batterici è diversa da quella delle ciglia delle cellule eucariotiche, mentre la composizione chimica risulta la stessa. Una ulteriore modalità classificativa è data dal diverso comportamento dei batteri di fronte a una colorazione con violetto di genziana e soluzione iodio-iodurata (vedi colorazione di Gram), che li divide in gram-positivi e gram-negativi.
Moltiplicazione batterica e spore
La moltiplicazione batterica avviene in genere per scissione binaria: da una cellula se ne formano due con identico genotipo; questo meccanismo di riproduzione favorisce la trasmissione inalterata delle caratteristiche ereditarie. Alcuni batteri, che per tale ragione vengono chiamati sporigeni, hanno però sviluppato, nel corso dell’evoluzione, un particolare ciclo vitale, che comporta la formazione di corpi intracellulari contenenti tutti i costituenti essenziali dei batteri, con tegumenti particolari, non riscontrabili nella forma vegetativa da cui hanno preso origine, e che conferiscono loro grande resistenza agli agenti fisici e chimici: a questo particolare elemento si dà il nome di spora o endospora. Si tratta di una forma cellulare quiescente, che può vivere per secoli senza bisogno di nutrizione, e quindi rappresenta un grande vantaggio sul piano ecologico per le specie batteriche interessate. Nei confronti degli ospiti, al contrario, l’esistenza delle spore costituisce un grave problema: essendo molto resistenti, esse non sono facilmente eliminabili e rappresentano un pericolo continuo di infezione, con implicazioni relative alla medicina preventiva e curativa, o in campo chirurgico, o nell’industria alimentare e farmaceutica.
La nutrizione dei batteri
I batteri per crescere e riprodursi hanno bisogno sia di una sorgente di energia sia di composti contenenti carbonio e azoto. Per quanto concerne la nutrizione, una prima distinzione può essere fatta tra batteri autotrofi e batteri eterotrofi: i primi utilizzano il carbonio e l’azoto sotto forma inorganica; i secondi necessitano per la propria nutrizione di composti organici. Agli eterotrofi appartengono parte dei batteri non patogeni e tutti quelli patogeni. Una seconda distinzione viene fatta per la fonte di energia: alcuni batteri si servono a tale scopo della luce (fototrofi), altri invece traggono energia da legami chimici (chemiotrofi). In base alle esigenze nutritive, i batteri si distinguono in due gruppi: saprofiti, se vivono su sostanze prive di vita (si tratta per la maggior parte di specie largamente diffuse nel suolo, nelle acque e in tutta la natura); e parassiti, se si sono adattati a vivere su organismi viventi, da cui traggono le sostanze nutritive.
Batteri patogeni
I parassiti si differenziano ulteriormente in commensali (simbionti), se albergano nell’ospite senza determinare malattia, e patogeni, se sono in grado di determinarla. Questi ultimi possono essere patogeni facoltativi, se causano malattia solo in particolari condizioni, oppure patogeni obbligati, se la loro presenza è sempre causa di una forma morbosa. La distinzione tra commensali e patogeni non è assoluta. Quando i patogeni penetrano in un organismo e inducono modificazioni funzionali e anatomiche, si dice che è in atto un’infezione. La maggior parte delle infezioni in organismi umani è causata da microrganismi trasmessi direttamente da un individuo all’altro, oppure indirettamente attraverso l’acqua, gli indumenti, gli insetti ecc. Caratteristica di tutti i batteri patogeni è la virulenza, il cui grado può variare notevolmente non solo fra i diversi ceppi appartenenti alla stessa specie microbica, ma anche nei confronti di uno stesso stipite in rapporto a diverse condizioni ambientali. Un batterio patogeno diminuisce di virulenza se trasferito dal suo ambiente naturale a un terreno di coltura artificiale. Un ceppo con virulenza diminuita è definito attenuato: se per successivi passaggi su terreni artificiali si ha la totale perdita della virulenza, si parla di ceppo avirulento. La virulenza dei batteri è influenzata da diversi fattori enzimatici (ialuronidasi, coagulasi, lecitinasi ecc.) e tossici (detti esotossine, se liberati nell’ambiente dall’organismo vivente; endotossine, se presenti nel corpo cellulare e liberati solo dopo lisi dei batteri).
Funzioni dei batteri
I batteri sono distribuiti su tutta la superficie terrestre. La loro importanza è enorme; molte specie, vivendo su materiali organici, utilizzano i prodotti di rifiuto del metabolismo di altri organismi e mediante processi di fermentazione liberano carbonio, azoto e idrogeno, che influenzano la composizione dei terreni e dell’atmosfera. I batteri influenzano la fertilità del suolo, fissando l’ azoto atmosferico e trasformandolo in composti azotati impiegati dalle piante per la sintesi delle proteine. La loro applicazione in campo industriale sfrutta le numerose attività chimiche (fermentazioni, idrolisi ecc.). Alcuni batteri sintetizzano, spendendo glucosio e composti amidacei, il butandiolo, sostanza utilizzata nell’industria della gomma sintetica. I destrani, impiegati in terapia come succedanei del plasma sanguigno, sono elaborati da un particolare batterio. Fra gli enzimi prodotti dai batteri si annoverano: amilasi, proteinasi, streptochinasi ecc. Alcuni batteri sintetizzano il cortisone e il delta-idro-cortisone; altri sintetizzano antibiotici.
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