Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Il branzino (o spigola) è un pesce di mare (Dicentrarchus labrax) di colore bianco e argentato che raggiunge un metro di lunghezza. Vive presso le rive del Mediterraneo e dell'Atlantico ed è comunemente allevato. I branzini allevati hanno un contenuto in proteine e grassi più elevato rispetto a quelli pescati in mare aperto. Questo pesce ha un costo piuttosto elevato ed è molto gradito ai consumatori per il gusto delicato (e anche per la comodità: ha relativamente poche spine). Branzini normali e branzini puntati (con punti neri sul dorso) sono dunque pesci molto diffusi sulle tavole italiane.
Ved. anche Pesce.
INFO AL. - Carboidrati: 0; proteine: 16,5; grassi: 1,5; acqua: 79; calorie: 82.
Parte edibile: 54; calorie al lordo: 44.
Lo spinacio (Spinacio oleracea) è una pianta erbacea che non cresce spontaneamente in Italia. Proviene dall'Asia sudoccidentale ed è stato introdotto in Europa attorno al Mille, ma ha acquistato importanza come alimento solo nel corso del XIX sec. Di questa pianta si consumano le foglie, spesse e di colore verde scuro. Lo spinacio è reperibile fresco sul mercato quasi tutto l'anno; si può comunque consumare tranquillamente anche il prodotto surgelato. È comune credere che gli spinaci servano per fornire ferro all'organismo.
In realtà è proprio il contrario e ciò dimostra come credenze comuni possano essere dannose se non verificate scientificamente. I vegetali particolarmente ricchi di acido ossalico (come gli spinaci) non solo favoriscono l'insorgenza di calcoli renali nelle persone predisposte a questa patologia (deposito di cristalli di ossalato di calcio), ma bloccano l'assorbimento di calcio (favorendo l'osteoporosi) e di ferro (favorendo anemie), due metalli che reagiscono facilmente con l'acido ossalico formando complessi che l'organismo non è in grado di utilizzare (studio di H. Kato - Università di Hiroshima).
Gli spinaci sono invece efficaci per chi soffre di stipsi e per il loro contenuto in acido folico, una sostanza utile per varie funzioni dell'organismo; è sconsigliato a chi soffre di patologie epatiche e renali o di gastrite. Per conservare al meglio i suoi principi nutritivi conviene consumarlo crudo o cotto in poca acqua bollente.
INFO AL. - Carboidrati: 2,8; proteine: 34; grassi: 0,7; acqua: 90,1; calorie: 31.Pare edibile: 83; calorie al lordo: 26.
E' una neoplasia maligna della cute e delle mucose che insorge frequentemente su lesioni precancerose. Ha una progressione rapida. Insorge più frequentemente sulle aree esposte al sole (volto, dorso delle mani) o sottoposte a traumatismi periodici (protesi mobili in bocca o di materiali diversi). Clinicamente si presenta come una lesione nodulare (forma nodulo-ulcerativa), piana (superdiciale), o vegetante. Si espande velocemente e può dare metastasi a livello linfonodale e a distanza. La terapia è chirurgica con asportazione ampia ed biopsia del linfonodo sentinella con eventuale successivo svuotamento linfonodale.
La spirulina platensis è un'alga unicellulare comune nelle acque salmastre, in particolare nelle zone tropicali e subtropicali.
La spirulina è molto ricca di proteine, amminoacidi essenziali e lipidi. I suoi nutrienti sono in grado di normalizzare i livelli di colesterolo nel sangue e migliorare la funzionalità del sistema immunitario.
La spirulina ha ottime proprietà antiossidanti, riuscendo a proteggere l'organismo dai danni provocati dai radicali liberi, come l'invecchiamento precoce, le malattie neurodegenerative e alcune forme di neoplasia.
La spirulina è molto popolare fra gli sportivi e fra chi intende perdere peso. A livello sportivo, la qualità maggiore deriva dal contenuto di biotina e ferridossina, che rallenta la formazione di acido lattico prodotto dallo sforzo muscolare.
La sostanza possiede anche un effetto anti-fame, accelerando il senso di sazietà se assunta prima dei pasti.
Di Admin (del 19/04/2019 @ 13:11:29, in Lettera S, visto n. 1137 volte)
La spondilite anchilosante o brevemente SPA, anche nota come morbo di Bechterew, pelvispondilite anchilopoietica o spondiloartrite anchilosante, è una forma di artrite.
Questa condizione colpisce circa una persona su cento e compare tipicamente nei giovani dai 25 anni in poi, con una frequenza due-tre volte superiore negli uomini rispetto alle donne. Non bisogna pensare che la lombalgia vada considerata sempre legata a questa situazione per cui l’importante è che il dolore si mantenga nel tempo e che venga fatta una diagnosi in questo senso In caso di malattia il quadro incide sensibilmente sul movimento della colonna vertebrale, compromettendo la funzionalità fisica e la qualità di vita del paziente. Nel 70 per cento dei pazienti che sviluppano una grave forma di spondilite anchilosante, nell’arco di 10-15 anni si verifica anche la fusione vertebrale (unione delle ossa), che riduce significativamente la mobilità. Altre caratteristiche della patologia sono l’affaticamento cronico e l’insonnia. La malattia va sospettata quando sono presenti mal di schiena costante, per più di tre mesi, con dolore particolarmente nelle ore notturne, e/o rigidità mattutina che migliora con il movimento.
La più comune delle degenerazioni maculari con ereditarietà di tipo recessivo (incidenza pari a 1:10.000). E’ caratterizzata da un esordio in età giovanile con riduzione della visione centrale, da una progressiva bilaterale atrofia dell’epitelio pigmentato maculare e del neuroepitelio associata frequentemente alla presenza di chiazzette bianco/giallastre distribuite intorno alla macula e/o in media periferia retinica (fundus flavimaculato).
L’esame fluorangiografico è molto utile nelle fasi iniziali della malattia quando all’esame del fondo oculare non si evidenziano ancora alterazioni; successivamente l’atrofia dell’epitelio pigmentato si estende con grave compromissione della vista. Gli esami elettrofisiologici sono alterati.
E'la forma più comune di distrofia ereditaria della macula, con una prevalenza di circa 1:8.000-10.000.
La malattia insorge caratteristicamente nella prima o nella seconda decade di vita e si manifesta con una riduzione dell'acuità visiva.
Negli stadi precoci, la macula mostra di solito evidenti modificazioni dell'epitelio pigmentato della retina, che sono seguiti dalla comparsa di una zona ovoidale orizzontale di atrofia "bronzea".
Negli ultimi stadi, le lesioni della macula possono associarsi ad una distrofia areolare centrale della coroide. L'angiografia con fluorescina rivela una caratteristica coroide scura ("silenzio coroideo"), probabilmente dovuta all'accumulo di lipofuscina nell'epitelio pigmentato della retina. Questa malattia ha di solito un'eredità autosomica recessiva, ma sono state descritte alcune famiglie dominanti. La forma autosomica è dovuta a mutazioni nel gene ABCR, che codifica per una proteina del trasporto attraverso la membrana cellulare, espressa nei segmenti esterni dei bastoncelli.
Non è al momento disponibile nessuna terapia efficace per la malattia di Stargardt,ma ci stiamo occupando di tutto quanto la ricerca propone!!!!
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