Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Admin (del 19/04/2019 @ 13:11:29, in Lettera S, visto n. 1161 volte)
La spondilite anchilosante o brevemente SPA, anche nota come morbo di Bechterew, pelvispondilite anchilopoietica o spondiloartrite anchilosante, è una forma di artrite.
Questa condizione colpisce circa una persona su cento e compare tipicamente nei giovani dai 25 anni in poi, con una frequenza due-tre volte superiore negli uomini rispetto alle donne. Non bisogna pensare che la lombalgia vada considerata sempre legata a questa situazione per cui l’importante è che il dolore si mantenga nel tempo e che venga fatta una diagnosi in questo senso In caso di malattia il quadro incide sensibilmente sul movimento della colonna vertebrale, compromettendo la funzionalità fisica e la qualità di vita del paziente. Nel 70 per cento dei pazienti che sviluppano una grave forma di spondilite anchilosante, nell’arco di 10-15 anni si verifica anche la fusione vertebrale (unione delle ossa), che riduce significativamente la mobilità. Altre caratteristiche della patologia sono l’affaticamento cronico e l’insonnia. La malattia va sospettata quando sono presenti mal di schiena costante, per più di tre mesi, con dolore particolarmente nelle ore notturne, e/o rigidità mattutina che migliora con il movimento.
La spirulina platensis è un'alga unicellulare comune nelle acque salmastre, in particolare nelle zone tropicali e subtropicali.
La spirulina è molto ricca di proteine, amminoacidi essenziali e lipidi. I suoi nutrienti sono in grado di normalizzare i livelli di colesterolo nel sangue e migliorare la funzionalità del sistema immunitario.
La spirulina ha ottime proprietà antiossidanti, riuscendo a proteggere l'organismo dai danni provocati dai radicali liberi, come l'invecchiamento precoce, le malattie neurodegenerative e alcune forme di neoplasia.
La spirulina è molto popolare fra gli sportivi e fra chi intende perdere peso. A livello sportivo, la qualità maggiore deriva dal contenuto di biotina e ferridossina, che rallenta la formazione di acido lattico prodotto dallo sforzo muscolare.
La sostanza possiede anche un effetto anti-fame, accelerando il senso di sazietà se assunta prima dei pasti.
E' una neoplasia maligna della cute e delle mucose che insorge frequentemente su lesioni precancerose. Ha una progressione rapida. Insorge più frequentemente sulle aree esposte al sole (volto, dorso delle mani) o sottoposte a traumatismi periodici (protesi mobili in bocca o di materiali diversi). Clinicamente si presenta come una lesione nodulare (forma nodulo-ulcerativa), piana (superdiciale), o vegetante. Si espande velocemente e può dare metastasi a livello linfonodale e a distanza. La terapia è chirurgica con asportazione ampia ed biopsia del linfonodo sentinella con eventuale successivo svuotamento linfonodale.
Lo spinacio (Spinacio oleracea) è una pianta erbacea che non cresce spontaneamente in Italia. Proviene dall'Asia sudoccidentale ed è stato introdotto in Europa attorno al Mille, ma ha acquistato importanza come alimento solo nel corso del XIX sec. Di questa pianta si consumano le foglie, spesse e di colore verde scuro. Lo spinacio è reperibile fresco sul mercato quasi tutto l'anno; si può comunque consumare tranquillamente anche il prodotto surgelato. È comune credere che gli spinaci servano per fornire ferro all'organismo.
In realtà è proprio il contrario e ciò dimostra come credenze comuni possano essere dannose se non verificate scientificamente. I vegetali particolarmente ricchi di acido ossalico (come gli spinaci) non solo favoriscono l'insorgenza di calcoli renali nelle persone predisposte a questa patologia (deposito di cristalli di ossalato di calcio), ma bloccano l'assorbimento di calcio (favorendo l'osteoporosi) e di ferro (favorendo anemie), due metalli che reagiscono facilmente con l'acido ossalico formando complessi che l'organismo non è in grado di utilizzare (studio di H. Kato - Università di Hiroshima).
Gli spinaci sono invece efficaci per chi soffre di stipsi e per il loro contenuto in acido folico, una sostanza utile per varie funzioni dell'organismo; è sconsigliato a chi soffre di patologie epatiche e renali o di gastrite. Per conservare al meglio i suoi principi nutritivi conviene consumarlo crudo o cotto in poca acqua bollente.
INFO AL. - Carboidrati: 2,8; proteine: 34; grassi: 0,7; acqua: 90,1; calorie: 31.Pare edibile: 83; calorie al lordo: 26.
Il branzino (o spigola) è un pesce di mare (Dicentrarchus labrax) di colore bianco e argentato che raggiunge un metro di lunghezza. Vive presso le rive del Mediterraneo e dell'Atlantico ed è comunemente allevato. I branzini allevati hanno un contenuto in proteine e grassi più elevato rispetto a quelli pescati in mare aperto. Questo pesce ha un costo piuttosto elevato ed è molto gradito ai consumatori per il gusto delicato (e anche per la comodità: ha relativamente poche spine). Branzini normali e branzini puntati (con punti neri sul dorso) sono dunque pesci molto diffusi sulle tavole italiane.
Ved. anche Pesce.
INFO AL. - Carboidrati: 0; proteine: 16,5; grassi: 1,5; acqua: 79; calorie: 82.
Parte edibile: 54; calorie al lordo: 44.
Cellule seminali maschili, responsabili della fecondazione della cellula uovo femminile.
Lo sperma o liquido spermatico è un fluido ricco di spermatozoi che viene emesso tramine il pene durante l'orgasmo maschile. Viene prodotto dagli organi riproduttivi maschili, di colore biancastro di aspetto lattiginoso, denso, vischioso. Può divenire rossastro solo in caso di emorragie locali, prostatite, varici o traumi locali. Subito dopo l'eiaculazione, lo sperma è piuttosto denso, ma in breve tempo si fluidifica.
è costituito da una parte liquida (plasma seminale) e da una corpuscolata (cellule germinali o spermatozoi). Il plasma seminale - prodotto dall'epididimo, dalle vescichette seminali e dalle ghiando -le accessorie - per le sue caratteristiche chimico fisiche ha una funzione fondamentale di veicolo e di nutrimento per gli spermatozoi. Gli spermatozoi contribuiscono per il 5% al volume del liquido seminale, la prostata con il liquido prostatico contribuisce a circa il 20% del volume, le vescichette seminali al 60% producendo una sostanza vischiosa e molto ricca di fruttosio, il maggior nutriente per gli spermatozoi. Il restante 10-15% del volume del liquido seminale è fornito da altre strutture (epididimo, deferenti, ghiandole bulbo-uretrali).
Lo sperma è un liquido altamente alcalino, con pH compreso tra 7,6 e 8. Ciò serve a neutralizzare l'acidità dell'uretra dell'uomo e l'acidità della vagina. L'ambiente vaginale infatti, troppo caldo e troppo acido, è deleterio per gli spermatozoi che morirebbero se non ci fosse il liquido seminale a proteggerli da questo agente aggressore.
Tra le più interessanti proprietà biologiche del liquido seminale vi è un'elevata attività ialuronidasica che consente agli spermatozoi di penetrare nell'ovulo da fecondare. Altro fattore importante è il contenuto in carnitina del liquido seminale che svolge un ruolo fondamentale nella fase di maturazione degli spermatozoi in cui essi acquisiscono la motilità. Un suo deficit può determinare una diminuita motilità. La spermina, invece, è la sostanza che gli conferisce l'odore caratteristico. Oltre a queste sono presenti un gran numero di sostanze chimiche quali la mucina, la spermatina, le prostraglandine e i sali minerali.
Il volume medio di sperma espulso in ogni eiaculazione varia dai 3 ai 5 millilitri (un cucchiaio circa) e in ogni eiaculazione possono essere emessi dai 120 ai 600 milioni di spermatozoi. Una quantità di sperma molto inferiore al volume medio risulta insufficiente a neutralizzare l'acidità vaginale, mentre una sua quantità eccessiva determina la dispersione degli spermatozoi.
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