Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Farmaci
Legalon, Silimarina.
Indicazioni
Trattamento degli stati di sofferenza del parenchima epatico di varia origine e natura, epatiti acute infettive e tossiche, stati post-epatitici, epatopatie da cause metaboliche, tossiche e infettive, cirrosi epatica e steatosi.
Controindicazioni
Controindicata nei casi di ipersensibilità accertata verso il prodotto e in soggetti con gravi ostruzioni delle vie biliari.
Interazioni
Non sono state evidenziate interazioni con altri farmaci.
La silimarina è un composto di flavonolignani formato da silibina, silicristina e silidianina. Si trova in molte piante e in particolar modo nel cardo mariano, pianta utilizzata per le sue proprietà fitoterapiche nei confronti del fegato.
In effetti, le capacità epatoprotettive della silimarina sono state dimostrate più volte; la sostanza appare in grado di aumentare la sintesi delle proteine epatiche e di inibire quella dei radicali liberi.
Viene utilizzata come coadiuvante nel trattamento di epatiti e intossicazioni epatiche. Non ha particolari controindicazioni, se non un certo effetto lassativo quando viene assunta in dosi elevate.
Vedi Ortosimpàtico.
Farmaci
Liponorm, Medipo, Sinvacir. Sivastin, Zocor.
Indicazioni
Trattamento dell'ipercolesterolemia primaria che non risponde al solo impiego della dieta. Nei pazienti con cardiopatia coronarica è indicato per ridurre eventi acuti e rallenta la progressione della aterosclerosi coronarica.
Controindicazioni
Contrindicata nel periodo di gravidanza, durante l'allattamento e in quei soggetti con insufficienza epatica e alcolismo.
Interazioni
Sono conosciute interazioni con antifungini, anticoagulanti cumarinici, niacina o acido nicotinico ad alte dosi, ciclosporine, derivati dell'acido fibrico come fenofibrato e gemfibrazil.
Definita anche tachipnea transitoria del neonato, è un disturbo respiratorio del neonato che colpisce prevalentemente i nati con intervento o comunque prematuri, fattore di rischio costituisce la presenza di diabete nella madre.
Fra i sintomi e i segni clinici ritroviamo respirazione accelerata, cianosi.
Il trattamento consiste nella somministrazione di ossigeno, nei casi più gravi occorre una ventilazione meccanica, dopo pochi giorni dalla nascita solitamente si normalizza la situazione.
Fa parte delle neuropatie da intrappolamento o compressione ed,in particolare,è dovuta alla compressione del nervo mediano quando questo attraversa il tunnel o canale carpale del polso.
È la patologia più frequente della mano e dell’arto superiore;si verifica maggiormente nelle donne in età menopausale.
Ma cos’è il tunnel carpale? È un canale osteofibroso formato dalle ossa del carpo,sulle quali è teso il legamento traverso del carpo;inoltre,lo spazio a disposizione del nervo mediano e limitato dalla presenza nel tunnel anche dei tendini dei flessori e dalle loro guaine.
Le principali CAUSE possono essere di natura occupazionale; in particolare lavori che obbligano a movimenti ripetitivi di flesso-estensione del polso;ciò provoca un aumento di pressione all’interno del tunnel e il ripetuto allungamento di muscoli e tendini che da qui vi passano possono dar luogo ad una infiammazione che riduce ulteriormente le dimensioni del tunnel provocando la compressione del nervo mediano. Quindi a causare la sindrome si combinano fattori anatomici,traumatici(occupazioni particolari),e fattori patologici vari(acromegalia,obesità,artriti,ecc).
Per quanto riguarda i SINTOMI,possiamo dire che la fase iniziale di compressione del nervo,che può essere definita “irritativa” e che può durare anche degli anni,è caratterizzata da disturbi sensitivi aspecifici ed episodici che si verificano soprattutto la notte o al risveglio. Se la compressione non viene adeguatamente trattata evolve;avremo allora un peggioramento della sintomatologia sopradescritta accompagnata da disturbi della sensibilità tattile e da una diminuzione della forza. Il dolore si localizza alle prima tre dita della mano;la pressione,attraverso per esempio un martelletto, sul polso può scatenare il dolore e le parestesie(segno di Tinel). Inoltre tenendo in flessione o estensione forzatamente il polso per circa trenta secondi si provoca formicolio nel territorio del nervo mediano(test di Phalen).
Le cause del perché i sintomi si manifestino prevalentemente la notte e al risveglio sono molteplici:di notte il polso può rimanere a lungo iperflesso o iperesteso; la posizione sdraiata può determinare una ridistribuzione dei liquidi corporei con aumento agli arti superiori e quindi anche nel tunnel carpale sottoposto in questo modo a maggior pressione; il riposo stesso della mano non permette il drenaggio dei liquidi all’interno del tunnel.
DIAGNOSI:quando il paziente riferisce parestesie e/o dolore,spesso irradiato all’avambraccio,prevalentemente notturno o mattutino,la diagnosi di sindrome del tunnel carpale è la più probabile. È quindi importante fare a questo punto un corretto esame obiettivo neurologico(utilizzando i test di Tinel e Phalen sopra descritti) e,successivamente,un esame elettromiografico(EMG) e elettroneurografico(ENG). L’esame ENG viene eseguito con elettrodi di superficie e piccole scosse elettriche e permette di valutare la velocità sensitiva(che è alterata nella sindrome),la velocità motoria ed altri parametri. L’EMG viene eseguito per valutare la gravità della sindrome ed escludere compromissione nervose;viene eseguito con piccoli aghi che registrano l’attività muscolare.
TERAPIA. Prima di tutto è necessario cambiare attività lavorativa ; si possono effettuare delle cure usando ultrasuoni,ionoforesi,laser che possono migliorare i sintomi. Se tutto ciò non porta a dei miglioramenti,si deve ricorrere alla chirurgia. L’intervento può essere eseguito ambulatorialmente,in anestesia locale. Attraverso un’incisione sul palmo della mano si interrompe il legamento traverso del carpo e si provvede a liberare dall’esterno il nervo mediano(neurolisi).
Di Admin (del 05/06/2009 @ 17:00:27, in Lettera T, visto n. 5603 volte)
Per sindrome del tunnel cubitale, in campo medico, si intende un insieme di manifestazioni che riguardano il nervo ulnare del gomito, provocate da una compressione del nervo o da una trazione dello stesso. Questa patologia colpisce più raramente rispetto alla sindrome del tunnel carpale, localizzata, invece, al polso.
La sindrome del tunnel cubitale si manifesta a seguito di movimenti ripetitivi e anomali dei gomiti, come il continuo appoggiarsi su di essi o continue stimolazioni, come ad esempio eccessive flessioni. Per quanto riguarda le patologie che possono influire su questa sindrome, troviamo la presenza di cisti gangliare e arteriti, ma la genesi può essere anche di tipo traumatico.
I sintomi prevedono parestesia (mancanza di sensibilità), torpore al gomito e dolore diffuso.
Col passare del tempo si evidenziano casi di ipostenia (debolezza muscolare) di diversi muscoli della mano, che ne impediscono il corretto funzionamento: ad esempio diventa difficile la stretta di mano.
Il trattamento della sindrome del tunnel cubitale prevede l'immobilizzazione del gomito tramite l'uso di tutori che vengono utilizzati durante il sonno (vengono bloccati in posizione piegate a 45 gradi), mentre durante la fase di veglia si poggiano i gomiti su superfici soffici come cuscini. Solo occasionalmente, nei casi peggiori, è richiesto un intervento chirurgico di decompressione dei nervi.
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