Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Disturbo dell'alimentazione caratterizzato da fame eccessiva e conseguente aumento della quantità di alimenti ingeriti. Può essere legata a disturbi organici o psichici. È spesso collegata a malattie gastriche, come l'ulcera o a sindromi sistemiche, come il diabete o la gotta o ancora a malattie dell'apparato endocrino. Nella bulimia di origine psicologica gli individui sono organicamente sani ma presentano una fame insaziabile, perciò si abbuffano ma spesso tendono a mettere in atto metodi di compensazione in seguito al senso di colpa, come l'induzione del vomito o l'uso di lassativi. Si ricorre in questi casi a psicoterapia (terapia comportamentale) e/o a terapia farmacologica.
Detto anche bulbo rachidiano o midollo allungato. È la porzione dell'encefalo posta tra il ponte e il midollo spinale. Il bulbo spinale ospita numerosi nuclei nervosi, vi si trovano infatti i nuclei motori sensitivi di diversi nervi cranici (V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII paio), e in questa regione emergono anche le radici di alcuni di questi nervi. Inoltre la metà superiore della faccia posteriore del bulbo partecipa alla costituzione del pavimento del IV ventricolo, una cavità di forma piramidale compresa fra il bulbo spinale, il ponte e il cervelletto. Nel bulbo spinale si trova anche la sostanza reticolare. È inoltre sede dei centri regolatori che presiedono alle attività del respiro, dell'attività del cuore, della vasomotilità ecc.
Il bulbo rachidiano ha origine da una delle tre vescicole (quella posteriore) in cui, negli stadi più precoci dello sviluppo embrionale, risulta espansa la parte anteriore del bulbo neurale,abbozzo del sistema nervoso centrale. Lesioni del bulbo spinale possono causare alterazioni della sensibilità, della motilità, e anche morte, nel caso in cui la compromissione colpisca centri vitali quali i centri cardiaco e respiratorio.
Formazione alla base del pelo contenente la matrice e la papilla dermica.
Formazione anatomica di forma olivare situata nel polo anteriore della faccia inferiore dell’emisfero cerebrale. Costituisce un punto di passaggio delle vie olfattive, al bulbo olfattivo arrivano infatti le fibre dalla mucosa olfattiva e da qui le informazioni vengono inviate ai centri dell’olfatto cerebrali, tramite il nervo olfattivo.
vedi Occhio.
Vedi corpuscoli di Krause.
Sindrome causata da lesioni del bulbo spinale (o midollo allungato). Può essere causata da infezioni, lesioni ossee, compressione da tumore o lesioni vascolari. In relazione alla porzione di bulbo colpita dalla lesione si distinguono diversi quadri clinici: la sindrome di Bonnier, con vertigini, nausea, ronzii auricolari, anisocoria; la sindrome di Déjérine (o bulbare anteriore), che porta a paralisi di metà della lingua e paralisi spastica degli arti controlaterali; la sindrome di Wallenberg (o della fossetta laterale del bulbo), con sintomatologia variabile in rapporto al tratto colpito, si può avere ipotonia e atassia omolaterali, analgesia e termoanestesia controlaterali; infine la sindrome emibulbare di Babinski-Nageotte, caratterizzata da sintomi variabili.
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