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Infiammazione isolata a carico dei dotti escretori delle ghiandole salivari, generalmente provocata da calcolosi o secondaria a stomatiti. La scialodochite può essere fibrinosa o purulenta e colpisce soprattutto la ghiandola sottomascellare provocando tumefazione e arrossamento dello sbocco escretore; la terapia prevede l'utilizzo di antibiotici e antisettici locali.
Tecnica diagnostica che serve a individuare le patologie delle ghiandole salivari, eseguita previa anestesia locale, introducendo un mezzo di contrasto attraverso il dotto escretore principale della ghiandola e successiva radiografia. Consente di visualizzare i canalicoli e di definire limiti e dimensioni di eventuali processi espansivi intraghiandolari, ma non la loro natura, da indagare con esami più specifici.
Conosciuta anche come calcolosi salivare), è la formazione di concrezioni calcificate (calcoli) nei dotti escretori e nel parenchima delle ghiandole salivari; si manifesta più frequentemente a carico della ghiandola sottomascellare. I principali sontmi sono dolore (colica salivare) e tumefazione intermittente della ghiandola, a cui segue un quadro di scialodochite e scialoadenite cronica, con tumefazione permanente. E' prevista terapia chirurgica, con asportazione dei calcoli.
Detta anche ptialismo,o ipersalivazione, È un segno clinico che può originare dalla diminuzione della clearance di saliva. A livello fisiologico, può comparire in soggetti portatori di protesi dentali, nel periodo iniziale della messa in posa. Può essere la conseguenza di uso di farmaci (reserpina, clozapina, olanzapina, pilocarpina,ketamina, clorato di potassio,
risperidone, nitrazepam), di malattie neurologiche (morbo di Parkinson), di fenomeni infiammatori della mucosa orale, di origine virale o batterica, oppure può comparire in gravidanza, con tendenza a scomparire dopo il quarto mese di gestazione. Altre condizioni che possono provocare scialorrea sono: un eccesso di introduzione di amidi,la malattia da reflusso gastro-esofageo, pancreatite, Epatopatie, afte della bocca, infezioni del cavo orale, fratture del condilo mandibolare, schizofrenia, sindrome da serotonina. Può anche essere dovuta a difficoltà della deglutizione, dovuta a varie condizioni, in modo che la saliva permane in bocca con la tendenza a colare dalle labbra. La cura della prevede innanzitutto il trattamento della causa sottostante. Per questo, se la scialorrea è dovuta all'effetto di un farmaco, sarà necessario sospenderlo e sostituirlo con un altro.
Tecnica diagnostica utilizzata per lo studio delle ghiandole salivari, che si basa sull'uso di tecnezio 99, e serve ad evidenziare il livello di captazione delle ghiandole ed eventuali patologie.
Sinonimo di scialoadenite cronica primaria. La patologia si manifesta principalmente con ingrossamento lento e indolore della ghiandola salivare, dalla consistenza dura.
Dolore che si irradia lungo il decorso del nervo sciatico (vedi anche sciatica).
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