Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Antibiotico appartenente alle cefalosporine di prima generazione. È inattivato dalle betalattamasi. Molto efficace nelle infezioni biliari.
Antibiotico ad ampio spettro appartenente alle cefalosporine. È usato allo stesso modo e ha gli stessi effetti collaterali del cefacetrile.
Antibiotico ad ampio spettro appartenente alle cefalosporine. Può essere somministrato per via intramuscolare ed endovenosa. Indicato nelle infezioni delle basse vie respiratorie e dell'apparato urogenitale.
Antibiotico ad ampio spettro d'azione appartenente alle cefalosporine. È inattivato dalle betalattamasi prodotte dai batteri gram-negativi. Utilizzata per le infezioni del tratto respiratorio, può determinare disturbi renali.
Si definisce tale ogni elemento anatomico in rapporto sia con la cavità cranica sia con il canale rachidiano o vertebrale.
Vedi liquor.
Il cefaloematoma è una forma specifica di ematoma che può comparire nei neonati. Tale condizione può presentarsi alla nascita così come alcuni giorni dopo il parto.
La raccolta di sangue sita tra periostio e tavolato esterno della volta cranica, compare in genere nel secondo o terzo giorno dalla nascita come una tumefazione di diametro compreso tra i 2 e i 10 centimetri. La raccolta non supera i confini dell'osso interessato, poiché il periostio rimane aderente alle suture. La sede più comune è l'angolo postero-superiore di un parietale, più spesso quello di destra. Il cefaloematoma è frequente dopo un parto spontaneo con travaglio prolungato, ed è dovuto alla pressione esercitata durante il parto dallo stretto inferiore del bacino sulla testa del neonato; può comparire anche dopo applicazione di forcipe o di ventosa. A volte si accompagna alla malattia emorragica del neonato o in piccola percentuale a una linea di frattura nell'osso sottostante. Il cefaloematoma permane per 8-10 settimane, talora mesi, senza provocare alcun danno, anche se in qualche caso possono seguire anemia o iperbilirubinemia per l'emorragia associata.
La prognosi è benigna e, salvo rari casi, non è necessario alcun trattamento. Nei casi più gravi, quando essi uno o più cefaloematomi si infettano, può essere necessario un intervento chirurgico con il posizionamento di un drenaggio chirurgico che fornisce ottimi risultati.
Le cause sono da ricercarsi in possibili traumi subiti dal feto all'atto del parto.
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