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Esame per il calcolo della lunghezza del bulbo oculare
E’ una applicazione dell’ecografia ad ultrasuoni oculare che permette di misurare la lunghezza antero-posteriore dell'occhio, la profondità della camera anteriore (soprattutto nel glaucoma), lo spessore del cristallino o di eventuali neoformazioni all'interno dell'occhio.
L'applicazione principale si ha nella chirurgia della cataratta per misurare il potere della lente intraoculare (IOL) da impiantare durante l'intervento al posto del cristallino catarattoso da asportare.
Per calcolare il potere della lente intraoculare si misura prima il potere ottico della cornea con un oftalmometro (cheratometria) e con un biometro ad ultrasuoni si misura la lunghezza assiale del bulbo oculare dopo aver anestetizzato la cornea con un collirio.
Il software presente all'interno del biometro grazie ad opportune formule ed equazioni matematiche che possono venir scelte anche di volta in volta dall'operatore permette di calcolare con una buona approssimazione il potere del cristallino artificiale da impiantare durante un intervento di cataratta o, nel caso di miopie molto elevate, il potere delle lenti intraoculari per occhi fachici, ecc.
Sinonimo di lampada a fessura
La biomicroscopia è la tecnica di esame in vivo dei tessuti oculari per mezzo di una lampada a fessura. Questa è uno strumento progettato per un’osservazione dettagliata dei tessuti oculari comprendente un sistema ingrandente. Il biomicroscopio si differenzia dagli altri microscopi per l’elevata distanza di osservazione dall’oggetto. Ciò limita l’ingrandimento massimo raggiungibile a ca. 40x. Per ingrandimenti maggiori è necessario un sistema ottico aggiuntivo che si avvicina maggiormente all’occhio.
Anche il sistema di illuminazione è particolare. Deve dare una “lama” di luce estremamente sottile e dai margini nitidi. Qualità essenziali per osservare mezzi trasparenti come quelli ottici o le lenti a contatto.
Di solito, sul medesimo tavolo scorrevole, l'oculista ha a disposizione un cheratometro di Javal che consente di avere utili informazioni sulla curvatura corneale.
Prelievo di una porzione di tessuto o di organo da organismo vivente per effettuare un esame microscopico dello stesso. È importante a scopi diagnostici; viene effettuata con tecniche diverse a seconda dell’organo da esaminare. Viene spesso eseguita nel corso di un intervento chirurgico per chiarire la natura del processo patologico in atto, come la malignità di un tumore, in modo che il chirurgo possa scegliere l'intervento più adatto.
Ogni attività biologica che si ripete in modo ciclico. Si parla di ritmo circadiano per tutte quelle attività che presentano variazioni ritmiche con oscillazioni il cui periodo si avvicina alle 24 ore. Per quelle che hanno variazioni dipendenti dall’alternarsi del giorno e della notte si parla di ritmo nictemerale. Ad esempio le variazioni della temperatura corporea essa oscillano continuamente raggiungendo valori più alti nel pomeriggio, e più bassi nelle prime ore dopo la mezzanotte. Quando questi ritmi vengono alterati, ad esempio durante i viaggi che comportando cambiamenti di fuso orario, tali alterazioni danno luogo ad una serie di disturbi, il cosiddetto jet lag.
È un segno clinico di prognosi grave. Si tratta di un tipo di respirazione caratterizzata da quattro o cinque inspirazioni consecutive di ampiezza normale e di uguale profondità, separate da un breve periodo di apnea. Si osserva nel corso di encefaliti, sindromi meningee o tumori endocranici.
Vitamina del gruppo B, idrosolubile, contenente zolfo, chiamata anche vitamina H. la Biotina è un coenzima in diverse carbossilasi, enzimi che catalizzano l’incorporazione della CO2 in molte molecole. Partecipa alla sintesi di acidi grassi, del glucosio e delle basi puriniche dei nucleotidi. È introdotta nell'organismo solo attraverso l'alimentazione, fonti di tale vitamina sono le carni di bue, vitello, maiale, agnello e pollo, cavolfiore, funghi, carote, pomodori, spinaci, fagioli, piselli secchi, mele, latte, pesce, uova e formaggi. Con la cottura dei cibi però se ne può perdere fino al 60%. Deficit di biotina, che si manifestano raramente, producono alterazioni a carico della cute (desquamazioni).
Chi soffre di questa condizione tende a presentare fasi depressive seguite da fasi maniacali.
Le fasi depressive sono caratterizzate da un umore particolarmente basso, una marcata e profonda tristezza e dalla sensazione che non ci sia più nulla in grado di dare piacere. Inoltre, durante queste fasi, il sonno può facilmente aumentare o diminuire, così come l’appetito; concentrarsi su un’attività diventa più difficile. A volte la disperazione ed il senso di vuoto sono così marcati che le persone pensano al suicidio.
Le fasi maniacali, in alcuni casi, sono esattamente il contrario delle fasi depressive. Sono caratterizzate, infatti, da un umore particolarmente euforico, dalla sensazione che tutto sia possibile e da un ottimismo eccessivo. Le idee ed i pensieri si accavallano rapidamente nella mente ed a volte diventano così veloci che spesso diventa difficile seguirli.
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