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Retroflessione dell'utero rispetto al collo dello stesso e retroversione associata dell’organo rispetto alla vagina. Questa condizione si manifesta nel 10-15% delle donne, specialmente fra quelle che hanno partorito. Si parla di retrodevizione mobile quando con manovre bimanuali, eseguibili durante una esplorazione vaginale, si può riportare l’utero in asse. E di retrodeviazione fissa quando, a seguito di aderenze, la condizione anomala non può essere corretta con le manovre.
Spostamento della sommità di un organo all'indietro rispetto alla sua posizione anatomica normale. È frequente nell'utero, il cui corpo può spostarsi in senso antero-posteriore incrementando l'angolo più o meno ottuso del suo asse rispetto a quello del collo, che resta in normali rapporti con la vagina e con gli altri organi del bacino. La retroflessione dell'utero può essere corretta mediante intervento chirurgico (isteropessia).
Posizionamento anomalo dell'utero che forma un angolo aperto posteriormente rispetto al collo dello stesso. Spesso associato ad un certo grado di retroversione, si parla di retroversoflessione dell’utero. La retroflessione può essere corretta con intervento chirurgico (isteropessia).
Regione dell'addome compresa tra il peritoneo parietale posteriore e la parete posteriore della cavità addominale. In tale regione vi è abbondante tessuto connettivo adiposo. Nel retroperitoneo sono contenuti reni, ureteri, vasi gonadici, surreni, pancreas, seconda e terza porzione del duodeno, colon ascendente e discendente nonchè aorta addominale, vena cava inferiore, catene linfonodali lombo-aortiche, plessi del sistema neuro-vegetativo e periferico.
Tecnica diagnostica radiologica dei reni e delle logge renali, eseguita mediante l'introduzione di ossigeno nello spazio retroperitoneale. Attualmente è superata dall'ecografia e dalla TAC.
Posizione anomala dell'utero, differente dalla retroflessione in quanto l'utero intero viene a formare con la vagina un angolo aperto all'indietro. Può essere mobile o fissa; in quest'ultimo caso la mobilizzazione dell'utero, a causa delle aderenze contratte con i tessuti circostanti in seguito a fenomeni infiammatori, è dolorosa o impossibile.
Virus con genoma a RNA appartenente alla famiglia Retroviridae. Vi fanno parte tutti i virus tumorali. Essi sono in grado, iniettando il genoma virale nelle altre cellule, di trasformarle in cellule tumorali. È un retrovirus anche il virus HIV.
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