Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
È una complicanza cronica del diabete mellito. Può portare a cecità.
Processo patologico della retina che si sdoppia in due foglietti. Può essere un fenomeno primitivo oppure causato da disturbi nutrizionali per infiammazione della coroide. Può portare a distacco della retina.
Retinoschisi che si verifica nello strato delle fibre nervose della retina, talora con coinvolgimento della macula. Questa affezione si osserva esclusivamente nei maschi in giovane età. All’esame oftalmoscopico è presente una piccola cisti maculare con pieghe radiali a partenza dal centro. Il 50% dei pazienti presenta anche una retinoschisi periferica, più frequentemente nel quadrante infero/temporale, associata a membrane vitreali. La malattia può essere a lungo asintomatica ed essere scoperta casualmente durante una visita di controllo. La fluorangiografia è generalmente normale nei bambini ma durante l’età adulta può mostrare delle alterazioni dovute ad una atrofia dell’epitelio pigmentato. Gli esami elettrofisiologici sono compromessi.
La retinoschisi legata all'X è una malattia congenita degli occhi, dovuta ad una fissurazione anomala dello strato più profondo della retina. La sua frequenza è stata stimata intorno a 1/28.000 nel Nord della Francia e 1/17.000 in Finlandia. Questa malattia è caratterizzata da una lesione maculare cistica bilaterale del polo posteriore della retina e, in oltre un terzo dei casi, da una sopraelevazione bollosa della retina periferica. Questa sopraelevazione periferica o schisi può associarsi a veli e a un addensamento del corpo vitreo preretinico. Le lesioni possono essere presenti alla nascita oppure comparire nei primi anni di vita, con una limitata tendenza alla progressione. Mentre le lesioni periferiche si attenuano con il tempo o addirittura scompaiono, la lesione centrale progredisce verso l'atrofia. L'acuità visiva diminuisce lentamente con l'età, esitando in una ridotta visione centrale, dopo la quinta decade. Nella forma semplice non è necessario alcun trattamento. Tuttavia, la chirurgia va presa in considerazione in presenza di complicazioni, come la trazione vitreoretinica grave che può produrre emorragie, lacrime retiniche o distacco retinico. Questa malattia si trasmette come mutazione autosomica recessiva. Il gene è stato localizzato (Xp22.2-p22.1) e sono state identificate diverse mutazioni. La fisiopatologia della malattia non è ancora chiara.
Indagine diagnostica che serve a rilevare eventuali errori di rifrazione dell'occhio. Viene eseguita proiettando un fascio luminoso nell'occhio e osservando il movimento dell'ombra proiettata sulla superficie della retina nonché la rifrazione dei raggi emergenti da parte dell'occhio.
Esame di laboratorio con cui si misura il tempo necessario a ottenere la diminuzione di volume (retrazione) della rete di piastrine e fibrina formatasi in seguito al processo di coagulazione del sangue. In condizioni normali inizia entro 60-90 secondi. La mancanza di retrazione del coagulo dopo 6 ore a 37 °C oppure dopo 24 ore a temperatura ambiente è un sintomo della presenza di una piastrinopenia.
Regione posteriore del cavo orale in cui si trovano tonsille e faringe.
O borsa omentale, è quella parte della cavità peritoneale, in in comunicazione con essa tramite il forame epiploico di Winslow. È delimitata anteriormente dallo stomaco, posteriormente da pancreas e surrene sinistro e a sinistra dalla milza.
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