Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La cirrosi epatica è una malattia cronica del fegato.
In passato, non conoscendo ancora l'importanza dei virus dell'epatite B e C, si pensava che la causa più comune fosse l'alcolismo cronico (cirrosi alcolica). Ora sappiamo che l'alcolismo può portare alla cirrosi alcolica, ma ancora più frequentemente è una concausa aggravante di preesistenti (di cui magari non si è a conoscenza) epatiti virali croniche B o C. L'abuso di alcol può dimezzare il tempo di insorgenza della cirrosi in un paziente già affetto da epatite virale cronica (da circa 20-30 anni a 10-15 anni). In particolare per quanto riguarda l'alcol, si considera potenzialmente dannosa un'assunzione di più di 50 g di alcol al giorno per più anni.
Cause importanti possono quindi essere:
* una epatite virale cronica (ad esempio HBV e HCV)
* l'alcol
* l'esposizione ad agenti tossici o la reazione avversa a farmaci
* l'ostruzione delle vie biliari che porta alla cirrosi biliare
* malattie autoimmuni, che colpiscano direttamente il fegato (epatiti autoimmuni) o le vie biliari (cirrosi biliare primitiva)
Durante lo stadio iniziale della malattia, la cirrosi è asintomatica (è chiamata cirrosi compensata). È possibile vivere diversi anni senza accorgersi dei danneggiamenti che il fegato sta subendo. Ciò è dovuto al fatto che la pressione sanguigna della vena porta non è ancora eccessivamente alta e al fatto che esista ancora un buon numero di epatociti capaci di svolgere le loro funzioni in modo adeguato. Se durante questo periodo non viene iniziata alcuna terapia e non viene eliminata la causa della malattia, la pressione della vena porta continua ad aumentare e sempre un minor numero di epatociti potrà sopperire a quelli inizialmente già distrutti. I primi sintomi avvertibili dopo una continua degenerazione epatica sono: perdita di appetito, di peso e di massa muscolare. Negli stadi avanzati della malattia compaiono ittero, prurito, piastrinopenia, alterazioni della coagulazione con facili sanguinamenti.
Frequenti sono i problemi alla cute (eritemi palmari, angiomi), ginecomastia nell'uomo, rarefazione dei peli, aumento di volume dell'addome (ascite), edemi agli arti inferiori.
La terapia prevede nelle fasi iniziali della malattia la riduzione o eliminazione dei fattori di rischio e degli agenti eziologici (astensione dall'alcool, terapia anti-virale per i virus B e C) e in una dieta equilibrata che aiuti la rigenerazione del fegato; occorre anche una terapia farmacologica che riduca il rischio di complicanze.
La prognosi della cirrosi è differente in base al fatto che la cirrosi sia in uno stadio scompensato oppure in uno stadio compensato.
Si dice di ciò che provoca cirrosi; fattori cirrogeni sono, per esempio, l'alcolismo e l'epatite virale.
Papille che, in numero da 7 a 11, si trovano disposte a V, con vertice posteriore, alla base della lingua. Contengono i calici gustativi, sono innervate dal glosso-faringeo e fanno parte dell'organo del gusto.
Sottili sporgenze tortuose di forma e dimensioni varie, delimitate da solchi e scissure, presenti sulle superfici degli emisferi cerebrali.
Particolarmente numerose e sviluppate nel cervello umano, permettono un considerevole aumento della superficie della corteccia cerebrale. Le circonvoluzioni cerebrali sono sede di importanti attività fisiologiche e si ritiene che il loro numero sia in diretto rapporto con le capacità intellettive dell'individuo. Prendono, in genere, il nome dal lobo cui appartengono (per esempio, prima circonvoluzione), dalla disposizione (per esempio, circonvoluzione frontale ascendente), dalle scissure o dai solchi prossimali che le delimitano (per esempio, circonvoluzione prerolandica) oppure dal nome dell'anatomista che ne studiò struttura e funzioni (per esempio, circonvoluzione di Broca).
Si dice di arteria, nervo o condotto che si ripiega su se stesso.
Movimento complesso che coinvolge diversi gruppi muscolari per ottenere la rotazione di un segmento corporeo combinata con spostamenti antero-posteriori e laterali.
Intervento chirurgico di resezione del frenulo e ablazione parziale o totale del prepuzio, seguita da una sutura mucosocutanea; in seguito a essa il glande resta sempre scoperto, libero dal prepuzio. Si esegue in caso di fimosi o baleniti e per ragioni religiose (per esempio, dagli ebrei). Può essere eseguita ambulatoriamente, in anestesia locale o generale. L'intervento non presenta difficoltà, soprattutto nell'infanzia e nell'adolescenza. Pare che contribuisca alla diminuzione della frequenza del tumore al collo dell'utero.
Sebbene la circoncisione abbia modesti effetti sulle prestazioni sessuali, la diminuzione di sensibilità può combattere certi casi di eiaculazione precoce.
Alcuni soggetti circoncisi lamentano riduzione della sensibilità complessiva, dovuta alla perdita di tessuti erogeni. Si registrano poca maneggevolezza del pene, difficoltà masturbatorie, insensibilità del glande (che, rimanendo sempre scoperto, non è più protetto dallo sfregamento sugli indumenti) e della zona del frenulo (per molti la più importante, ai fini del piacere), con conseguente difficoltà orgasmica.
Vi sono periodi refrattari maggiori anche perché diventa necessaria una forte stimolazione dei tessuti che, "stressati", possono rendere dolorosi e frustranti i rapporti sessuali penetrativi e la masturbazione.
Tali effetti non sono presenti in tutti i maschi circoncisi e sono correlati con la tecnica chirurgica utilizzata (da cui dipende anche la quantità di pelle rimossa), con l'esperienza del chirurgo e con l'età del maschio a cui è praticata (in periodo perinatale, a sviluppo psicofisico in corso, a sviluppo ultimato).
La circoncisione è eseguita nella medicina moderna per porre rimedio ad alcune disfunzioni del pene, come fimosi e balaniti. Può essere praticata anche in alcuni casi di cancro al pene e infezione delle vie urinarie. È praticata anche in alcuni casi di eiaculazione precoce (il 10% dei casi di eiaculazione precoce ha infatti origine fisica).
Tale pratica è applicata con frequenza dipendente dalla cultura medica dominante: negli Stati Uniti, per esempio, è più frequente che in Europa e viene eseguita a titolo preventivo.
In caso di fimosi è talvolta eseguita anche la rimozione del frenulo; la finalità è liberare pelle nella zona del frenulo quando è troppo corto.
La maggior parte delle operazioni relative alla fimosi hanno esito positivo, portando a un miglioramento della vita dell'individuo, consentendogli rapporti sessuali più piacevoli.
L'intervento lascia una lieve cicatrice. Se è eseguito su un giovane e in strutture adeguate, la cicatrice si riassorbe quasi sempre in breve tempo senza lasciare tracce.
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