Di seguito tutti i lemmi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Chinacrina
È un medicinale inibitore ad azione vasodilatatrice che trova impiego contro l’insufficienza cardiaca congestionata
È uno steroide anabolico assunto generalmente per via orale
O orticaria gigante, è una forma di orticaria che colpisce il viso, a volte i genitali, rendendo la pelle pallida e non pruriginosa. Regredisce in genere nel giro di 48 ore ma è soggetto a recidive. Può interessare anche le mucose del tratto superiore delle vie respiratorie con rischio di ostruzione a livello della laringe. È un evento che solitamente è scatenato da cibi o farmaci contro cui si instauri una reazione allergica. La terapia è a base di cortisonici o antistaminici.
Estrogeno di sintesi impiegato nella cura della menopausa, dei sintomi postmenopausa e per l'interruzione della lattazione
Chinetazone.
Detta anche eritema infettivo o megaloeritema, è un comune esantema infantile causato dal Parvovirus B19(PV- B19), il più piccolo virus DNA patogeno per l’uomo.
E’ tipicamente una malattia dei bambini (3-15 anni di età), ma può manifestarsi anche in età adulta. Più frequente a fine inverno-inizio primavera, tende ad avere cicli epidemici ogni 4-7 anni.
Nella forma classica infantile si risolve spontaneamente mentre negli adulti, nei soggetti immunocompromessi, nei pazienti anemici o nelle donne gravide il decorso può essere severo.
Dopo un periodo di incubazione di 4-14 giorni possono comparire sintomi simil-influenzali quali cefalea, rinite, febbricola (sotto i 38° C), faringite, malessere che persistono per 2-3 giorni ma spesso sono talmente lievi da passare inosservati. Questa fase coincide con la viremia che dura una settimana: questo è il periodo di contagiosità, essendo il virus eliminato in grande quantità attraverso la via respiratoria per messo di goccioline aerosolizzate (goccioline di Flugge).
Terminata la fase viremica, la malattia si manifesta nei suoi aspetti clinici prevalentemente cutanei e articolari. Lo sviluppo dell’eritema infettivo si ritiene che non sia dovuto al virus circolante ma sia conseguenza della normale risposta anticorpale specifica (IgM) dell’organismo nei confronti del Parvovirus che porterebbe alla formazione e deposizione di immunocomplessi nella cute e nelle articolazioni.
Cute
Sulla cute si osservano tre fasi:
prima fase: l’esantema inizia al viso col classico aspetto "a guance schiaffeggiate" (slapped-cheek). L’eritema, rosso vivo, appare improvvisamente alle guance con risparmio della piega nasolabiale, della base e del dorso del naso, della regione periorale e periorbitale, della fronte e del mento. Assomiglia all’eritema solare. Scompare nel giro di 2-4 giorni.
seconda fase: dopo 1-4 giorni dalla comparsa dell’esantema al viso, l’eruzione, non pruriginosa, si estende alle superfici estensorie degli arti (dorso del braccio, regione postero-laterale dell’avambraccio e dorso della mano, regione antero-laterale delle cosce) ed ai glutei, risparmiando gomiti, pieghe di flessione, dorso e torace; la regione palmo-plantare è colpita in maniera incostante. Si tratta di lesioni maculo-papulose, isolate o confluenti, con margini di colore rosso-acceso e centro rosa pallido leggermente cianotico. Il sovrapporsi ed il confluire delle lesioni, unitamente all’impallidimento del centro delle lesioni dà origine al caratteristico aspetto reticolato, merlettato, in un disegno a ghirlande ed arabeschi. Nonostante il nome " malattia dalle guance schiaffeggiate" sia sinonimo del quadro morboso, l’aspetto reticolare dell’esantema è la caratteristica distintiva, potendone essere anche la sola manifestazione.
terza fase: può durare da 3 giorni a 3 settimane, in un succedersi di remissioni e riaccensioni che si manifestano se il bambino non sta a riposo, se si espone al sole, se fa il bagno in acqua calda, se piange o se intervengono fattori emotivi. La malattia si risolve spontaneamente in 1-2 settimane, talvolta con esiti pigmentari, peraltro transitori.
Lo stato di salute si mantiene buono durante tutto il decorso. Articolazioni. Quando invece è l’adulto ad essere infettato dal PV-B19, la malattia si manifesta, più che col classico esantema, con una poliartrite periferica, simmetrica delle articolazioni delle mani, dei polsi, delle ginocchia e delle caviglie, accompagnata da dolore articolare che peggiora durante il giorno.
La risoluzione avviene, di solito, nell’arco di due settimane.
Per quanto riguarda e possibili complicazioni, essendo il PV-B19 un virus che necessita di cellule mitoticamente attive ed un recettore cellulare particolare, le cellule midollari progenitrici della serie rossa eritrocitaria sono il target preferito (seguito dalle cellule endoteliali e placentari).
E’ possibile quindi che sopravvenga una crisi aplastica transitoria (10 giorni) in pazienti con anemia falciforme, sferocitosi, talassemia, deficit di G6PD, deficit di piruvatochinasi, anemia emolitica auotimmune. Nei soggetti in normali condizioni di salute non vi sono conseguenze dal momento che la vita di un globulo rosso è di 120 giorni.
Oltre che diffondersi con le goccioline di Flugge, il virus PV-B19, potendo attraversare la placenta, può trasmettersi dalla madre al feto, con effetti citotossici sui globuli rossi fetali. A carico del feto si potrà così avere grave anemia, cardiopatia congestizia, idrope fetale, morte intrauterina.
Dal punto di vista della prevenzione purtroppo la fase contagiosa della malattia precede la conparsa dell’esantema solitamente di una settimana e pertanto è veramente difficile ostacolarne la diffusione. Si può solamente consigliare ai bambini di lavare frequentemente le mani e di evitare di stare a stretto contatto con altri bambini che starnutiscono e tossiscono ripetutamente.
E’ importante che i genitori di bimbi affetti da tale malattia siano avvisati dei rischi connessi all’infezione nell’adulto specie se la madre è incinta, se sono affetti da emoglobinopatia cronica o se immunodepressi. Altresì sarà corretto che avvisino le persone che sono state a contatto col bambino specie se sono portatrici di patologie potenzialmente a rischio di complicazioni in caso di contagio.
La prognosi nella forma infantile è eccellente.
Trattandosi di una malattia benigna a risoluzione spontanea, normalmente non necessita di alcun intervento terapeutico, se non eventuali sintomatici.
Riassumendo
Che cos’è?
E’ un’infezione virale dell’infanzia.
Da cosa è causata?
Dal Parvovirus B19.
Chi colpisce?
Bambini tra i 3 e 15 anni.
E’ epidemica? Si, ciclicamente ogni 4-7 anni, a fine inverno-inizio primavera.
Come si trasmette?
Per via respiratoria, attraverso goccioline aerosolizzate.
Quando?
Durante la fase prodromica della malattia, quando il bambino presenta sintomi similinfluenzali.
Quanto dura l’incubazione?
Dai 4 ai 14 giorni.
Come esordisce?
Inizialmente con sintomi generici quali febbricola, mal di testa, raffreddore, faringite, malessere, simili ad una comune influenza.
Questi disturbi quanto durano?
2-3 giorni.
Come si manifesta l’eruzione cutanea?
Inizialmente al viso col classico aspetto "a guance schiaffeggiate", in seguito con un esantema di aspetto reticolato alle superfici estensorie degli arti ed ai glutei.
Quando scompare?
L’esantema può alternare fasi di remissione e di riaccensione per un periodo anche di tre settimane, ma di solito la risoluzione avviene in 7-14 giorni.
Come è il decorso?
Nel bambino generalmente durante tutto il decorso lo stato di salute è buono. Nell’adulto invece possono manifestarsi fastidiose poliartralgie.
Può dare delle complicazioni?
Nei soggetti in buone condizioni di salute, no. Invece in coloro che sono affetti da alcune malattie del sangue vi è il rischio di una crisi aplastica, per la quale possono essere necessarie delle trasfusioni.
Se si ammala una donna incinta, c’è pericolo per il feto?
Si, perché il virus può attraversare la placenta e arrecare gravi conseguenze per il feto.
Quali norme di prevenzione conviene seguire?
Purtroppo nessuna poichè la fase contagiosa della malattia precede di una settimana la comparsa dell’esantema. Sarà però corretto avvisare le persone venute a contatto con il soggetto infetto specie se portatrici di patologie a rischio di complicazioni in caso di contagio.
Qual è la terapia?
Riposo e sintomatici.
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